La Roma si muove, stavolta sul serio. La fine della scorsa settimana è stata decisiva: i dirigenti si sono riuniti nello studio Tonucci e al termine dell’incontro la notizia dell’annuncio del nuovo allenatore si è avvicinata. Non è un caso che siano già filtrate indiscrezioni secondo le quali nel giro di 48 ore Rudi Garcia si insedierà a Trigoria. Ma Walter Sabatini non aspetterà quel giorno: come rivela Sky Sport, il direttore sportivo giallorosso è partito per New York dove si incontrerà con James Pallotta. Ordine del giorno, la definizione del budget di mercato per acquisti e cessioni. Significa che la Roma dà il via al nuovo corso, rappresentato dal primo vero affare che sarà quello di Mehdi Benatia, per cui la Roma ha raggiunto l’accordo: quinquennale per lui e due giocatori all’Udinese da scegliere tra Nico Lopez, Romagnoli, Viviani e Verre (più conguaglio). Il capitolo cessioni è importante: prima di pensare a comprare, infatti, bisognerà stabilire la linea che riguarda i giocatori presenti nella rosa. Partito Stekelenburg, l’altro nome caldo è quello di Daniele De Rossi, sul quale un po’ tutti stanno dicendo la loro (da Prandelli a Buffon); lui stesso ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito, senza sbottonarsi sul suo futuro ma lasciando intendere come una sorta di distacco nei confronti delle scelte societarie, come se tutto sommato essere allenato da uno o l’altro tecnico non sia poi questo gran problema. Vero che non dovrebbe esserlo a prescindere, ma la Roma è in un momento critico e da parte di un leader della squadra ci si aspettava più attaccamento; a parole, poi nei fatti, se De Rossi resterà, si vedrà.
Come detto, intanto, sembra fatta per Rudi Garcia: il tecnico francese dovrebbe aver raggiunto un accordo con il Lille sulla buonuscita, che era il vero nodo relativo al suo addio. Tuttavia, può anche essere che ci siano sorprese dietro l’angolo: alcuni dettagli relativi alla gestione tecnica del gruppo vanno limati, così come delle perplessità legate alla sua figura – la piazza è esigente e vuole risultati: sarà l’uomo giusto? – e, al contrario, i dubbi che lo stesso Garcia si trascina, perchè sa di arrivare in un contesto che assomiglia molto ad una polveriera e nel quale si può finire sepolti dalle macerie. Così, mentre Marcelo Bielsa rimane in attesa dopo essere stato appiedato dall’Athletic Bilbao, ambienti vicini alla capitale mormorano un nome nuovo: quello di Guus Hididink. Uscito con riferimento al che penserebbe a lui in caso di addio di Carlo Ancelotti, il profilo dell’olandese è di primissimo piano: trasferendosi all’Anzhi si è allontanato dal calcio che conta, ma ovunque è stato ha fatto bene, a cominciare dal Triplete con il PSV Eindhoven per proseguire con il quarto posto mondiale con l’Olanda, il terzo agli Europei del 2008 con la Russia e una storica semifinale con la Corea del Sud (a parte qualche favore arbitrale di troppo, aveva comunque mostrato un ottimo calcio). in più, quella semifinale conquistata con un Chelsea che sembrava allo sbando dopo l’esonero di Felipe Scolari. Per lui non si tratterebbe nemmeno di progetto: quando ha preso l’Australia, di sicuro non si aspettava di vincere la Coppa del Mondo. E’ un fatto di stipendio, che è decisamente elevato: per questo è difficile che possa arrivare alla Roma, ma chissà: a Sabatini i colpi a sensazione non sono mai dispiaciuti.