Il Napoli che vince 2-0 contro il Catania ha il volto sereno di Paolo Cannavaro, capitano e simbolo della squadra di Mazzarri, che segna il secondo gol ed esulta dopo un periodo negativo, cominciato con la squalifica per il caso Calcioscommesse (è stato accusato dall’ex compagno Matteo Gianello di omessa denuncia). Cannavaro è stato assolto dalla Corte Federale assieme al compagno Gianluca Grava. Quest’ultimo ieri è ritornato in campo dopo ben dieci mesi, e non ha sfigurato meritandosi i complimenti di Walter Mazzarri, tecnico del Napoli. E’ il volto sereno della squadra partenopea, che vuole acciuffare la Juventus nella lotta Scudetto: il Napoli è lontano solo tre punti, la squadra ha voglia di seguire il mister toscano verso un traguardo che sarebbe incredibile. Sabato prossimo gli azzurri affronteranno la Lazio (cha sarà priva di Klose), poche ore dopo la partita della Juventus contro la Fiorentina. Due match difficili che potrebbero cambiare le sorti della classifica. I partenopei dovranno trovare le forze giuste per battere la Lazio all’Olimpico, e sperare in un regalo da parte della Viola del napoletano Montella. In esclusiva a Ilsussidiario.net, abbiamo intervistato Enrico Fedele, agente di Gianluca Grava e Paolo Cannavaro, che ci ha parlato dei suoi assistiti.
Sabato sera è stato un giorno particolare per Napoli. Primo posto momentaneo, gol di Cannavaro e ritorno in campo di Grava… E’ stato un bel giorno e sono contento soprattutto per i due giocatori che assisto, sono due grandi personaggi del Napoli e della storia partenopea.
Grava il gregario, ritorno in campo dopo dieci mesi e prestazione super. Che sensazioni ha provato il giocatore? Sapete come si sente Gianluca? Come un uccello che per tanto tempo è stato rinchiuso dentro una gabbia. E’ molto contento e sereno del match che ha fatto.
E’ stato elogiato pubblicamente da Mazzarri… Il tecnico del Napoli ha ragione: in Serie A quanti difensori che marcano a uomo ci sono? Praticamente nessuno. Inter, Milan e Juventus non hanno un difensore come Grava che sa marcare a uomo. Il classico mastino napoletano.
Grava simbolo del Napoli che lotta sempre: le piace come immagine? Molto, perché Grava è proprio questo. Un bravo ragazzo, una persona perbene, che che ha ottenuto tutto grazie al lavoro sul campo durante gli allenamenti. E’ un “vizio” di famiglia, io assistevo anche il padre, un giocatore che dava tutto se stesso in campo e che non approdò in Serie A solo a causa di tanti pregiudizi sui difensori aggressivi.
Una grande gioia anche per Cannavaro, dopo un periodo negativo…
Un gol a chi ha cercato di infangare il suo nome. Anche lui è un professionista serio. Chi si sarebbe mai aspettato un gol dopo il brutto periodo?
Grava e Cannavaro, una storia a lieto fine… Solitamente ci sono le sceneggiate napoletane, questa è una favola napoletana.
(Claudio Ruggieri)