La giornata di ieri è stata a dir poco spumeggiante per il mercato dell’Inter, che nel giro di poche ore ha messo a segno ben quattro colpi che l’hanno portata ad essere la big più attiva sul mercato di gennaio dopo un mese di quasi immobilismo. Se il giovane uruguaiano Diego Laxalt sarà la scommessa per la prossima stagione, e il serbo Zdravko Kuzmanovic e l’italo-argentino Ezequiel Schelotto sono invece i rinforzi sicuri per aiutare fin da subito il centrocampo di Andrea Stramaccioni, è innegabile il fatto che la curiosità è quasi tutta per scoprire le qualità del croato Mateo Kovacic. Centrocampista di soli 18 anni, già titolare fisso ed addirittura capitano della Dinamo Zagabria, con presenze ed un gol in Champions League, in patria viene definito addirittura come l’erede di un certo Zvonimir Boban e tutti ne dicono un gran bene. A conferma di ciò si può sottolineare il fatto che sulle sue tracce c’erano anche tre squadroni del calibro di Real Madrid, Manchester United e Chelsea, tutti pronti ad offrire al club della capitale croata tra i 9 e i 10 milioni di euro. L’Inter è arrivata fino a quota 11, e se lo è portato a casa. Il ragazzo sembra umile e consapevole del grande salto che lo attende, che lo ha addirittura scioccato. Di sicuro ha valori umani e morali importanti, come testimonia il suo passato da chierichetto in parrocchia. In estrema sintesi, potremmo presentarlo come un playmaker molto duttile, dotato di colpi di classe e capace anche di inserirsi in attacco. Quella di oggi per lui è la prima giornata da giocatore nerazzurro, e Kovacic si è recato a Pavia per espletare le visite mediche di routine. Il ragazzo ha parlato con il canale tematico ufficiale della società, Inter Channel, ma ha voluto pure salutare tutti i suoi nuovi tifosi nel modo più semplice ed immediato, ma anche efficace. Due parole, una sola parola d’ordine: “Forza Inter!”. D’altronde Kovacic sa benissimo che ora tutti gli occhi dei tifosi nerazzurri sono puntati su di lui. Quasi tutti i sostenitori interisti fino a ieri non lo conoscevano, forse molti non lo avevano nemmeno mai sentito nominare, ora è l’astro nascente con cui rispondere a un certo Mario Balotelli, asso sfoderato dall’altra metà di Milano. A patto di non caricarlo di eccessive pressioni sull’immediato, potrebbe anche essere una sfida non così scontata…