Sciopero dei trasporti ma non solo: quello che il sindacato autonomo Cub (Confederazione Unitaria di Base) ha proclamato per il 29 e il 30 novembre è uno sciopero generale riguardante ogni categoria. In particolare, quello dei dei mezzi pubblici è stato anticipato a oggi 29 novembre, mentre quello di ferrovieri, aeroportuali e altre categorie si terrà domani 30 novembre con manifestazioni in diverse città. Ovviamente a preoccupare di più è quello relativo ai mezzi di trasporto urbani che si sa essere una agitazione in grado di mettere in ginocchio le grandi metropoli. Ilsussidiario.net ha parlato con il segretario nazionale di Cub Trasporti Claudio Signore per farsi spiegare le motivazioni di questa ennesima agitazione: «E’ il quarto sciopero generale che proclamiamo contro questo governo, siamo l’unica organizzazione sindacale a fare questo perché siamo attivamente schierati contro un governo che fa una politica depressiva e che colpisce le fasce più deboli».
Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a proclamare questo sciopero? Le motivazioni sono molto semplici da spiegare. E’ l’ennesimo sciopero generale che facciamo contro il governo che noi chiamiamo dei “banksters” (banchieri gangster, ndr) che fa politiche depressive contro i lavoratori. Addirittura è stato siglato un accordo confederale che riguarderà la produttività e che abbasserà i salari minimi, oltre a essere una pietra tombale per i contratti nazionali. Ricordiamo poi che gli autoferrotranvieri che scioperano oggi non rinnovano il contratto da cinque anni.
Dopo i disagi dell’ultimo e recente sciopero dei mezzi pubblici, non crede che farne ancora risulti controproducente, viste le tante lamentele dei cittadini? Ogni sciopero è controproducente per chi lo fa, perché perde i soldi del salario. Ma a proposito di mezzi pubblici con tutta la forza devo dire una cosa.
Ci dica. L’Atm nella scorsa agitazione è stata brava a vendere un ennesimo guasto dei propri mezzi addossando la responsabilità allo sciopero. E’ chiaro che uno sciopero mette in crisi il trasporto locale ed è anche l’unico modo che abbiamo per far sentire la nostra voce. Ma la risposta alla sua domanda sono i cinque anni di mancato rinnovo del contratto di categoria: in altri tempi sarebbe successo di tutto.
Resta il disagio per i cittadini… Chi prende i mezzi di trasporto sono lavoratori come noi e noi non siamo contro di loro nel modo più assoluto. Quando raccontiamo loro le misere condizioni di lavoro in cui opera un lavoratore dei trasporti oggi con l’alta flessibilità e guadagna 900 euro al mese, ci capiscono. Se escono fuori le nostre ragioni chiunque può capire. Atm ha marciato sull’ennesimo guasto della metropolitana e su uno sciopero preannunciato da giorni.
Che adesione pensate di ottenere?
Noi speriamo sempre di fare il massimo ovviamente. Soprattutto in queste condizioni dove il fermento è alto proprio perché viviamo una condizione di assoluta ingiustizia per quanto riguarda i gli autoferrotranviari.
Non ci saranno però sindacati come la Cgil. Siamo l’unica organizzazione che è al quarto sciopero generale contro le politiche del governo che secondo noi è in continuità con le politiche del governo precedente. Ne siamo orgogliosi.