Oggi è il giorno della finale del Mondiale per Club (che può regalare un trofeo che manca dalla bacheca nerazzurra dal 26 settembre 1964) ed è chiaro che in casa Inter tutte le attenzioni siano concentrate sulla sfida con il Mazembe, che Rafa Benitez ha definito proprio ieri “una squadra che lavora, fisicamente molto forte e con alcuni interpreti di grande qualità: insomma, un avversario tosto”.
Ma l’imminente finestra di calciomercato apre prospettive interessanti per la società di Corso Vittorio Emanuele che, nonostante il cuore ad Abu Dhabi, ha lasciato a Milano i propri uomini mercato per mettere a segno dei colpi decisivi per rinforzare una squadra finora falcidiata dagli infortuni. I nomi accostati alla causa nerazzurra, almeno nell’ultimissimo periodo, sono i seguenti: Ranocchia (Genoa), Barzagli (Wolsfburg), Xabi Alonso (Real Madrid) e Carlos Tevez (Manchester City). Con due precisazioni: una per Cassano e l’altra per Rafa Benitez.
Anche oggi, come riporta il sito della Gazzetta dello Sport, affiorano interessanti dettagli della trattativa che dovrebbe condurre Andrea Ranocchia a vestire la casacca nerazzurra già dal mese gennaio. “Gli uomini mercato si sono incontrati, ora tocca ai presidenti. Moratti e Preziosi ne parleranno in settimana: una base c’è, gli 8 milioni per la seconda metà del centrale già offerti dai nerazzurri oltre a qualche affare accessorio” (si parla della comproprietà del giovane difensore Felice Natalino).
Insomma, sembra tutto pronto per il trasferimento e le parole di Marco Branca pronunciate pochi giorni fa sembrano confermare l’affare che dovrebbe portare a Milano il giovane difensore genoano, identificato già da tempo come il sostituto ideale dell’ infortunaro Walter Samuel. Inoltre Ranocchia, già nel giro della Nazionale di Cesare Prandelli, ha solamente 22 anni e questo è un fattore fondamentale per i nerazzurri, alle prese con una squadra la cui età media è decisamente alta: Ranocchia sarebbe così l’investimento ideale per il presente e per il fututro. L’affare si farà: è questione di dettagli.
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Qualche giorno fa l’agente del calciatore, Claudio Orlandini, in una dichiarazione riportata da Tuttosport, avrebbe per la prima volta aperto le porte ad un "ritorno a casa" del difensore di Fiesole: "Se il club tedesco sarà coerente, dovrebbe consentirgli di tornare in Italia a gennaio e la Juve sarebbe una soluzione gradita, anche se non è l’unica che stiamo valutando". Tra le soluzioni che si stanno valutando c’è proprio quella della società nerazzurra che, col passare dei giorni, sta diventando sempre più una possibilità concreta: secondo il sito tedesco 4-4-2.com l’Inter sarebbe stata la prima società a formulare un’offerta ufficale alla società calcistica tedesca: si vocifera che Massimo Moratti abbia messo sul piatto 2,5 milioni di euro per convincere il Wolfsburg a lasciare partire già a gennaio il difensore Campione del Mondo nel 2006. Il difensore ex-Palermo, 29 anni, costituirebbe una valida alternativa al pacchetto arretrato della compagine nerazzurra, ma il suo approdo a Milano sembra comunque difficoltoso dato che la società nerazzurra ha innanzitutto l’urgenza di ampliare la rosa in altre zone del campo.
Uno scenario clamoroso rimbalzerebbe nella testa di Massimo Moratti, almeno secondo quanto riporta il Corriere dello Sport. Il presidente dell’Inter, nella trattativa che porterebbe Maicon a Madrid, potrebbe chiedere alla società di Madrid di inserire nell’operazione il cartellino di Xabi Alonso, vecchio pallino di Rafa Benitez già dai tempi del Liverpool. Le "merengues" infatti non mollano la pista che porta al terzino verdeoro, con la società nerazzurra che starebbe vagliando la possibilità di proporre uno scambio praticamente alla pari a Florentino Perez. Per il playmaker basco, che Benitez vedrebbe benissimo nel centrocampo interista, l’Inter sarebbe pronta a mettere sul piatto il cartellino di Maicon più un conguaglio di 5-6 milioni di euro. Resta comunque difficile credere che il Real Madrid e soprattutto Josè Mourinho si vogliano relamente privare di Xabi Alonso, uomo guida del centrocampo degli spagnoli, approdato la scorsa estate nella capitale spagnola (per oltre 40 milioni di euro) e legato al club di Perez sino al 2014.
Un matrimonio agognato quello tra Tevez e l’Inter, ma che non si farà. Infatti, nonostante avesse lasciato trasparire qualcosa nei mesi scorsi, Tevez non ha alcuna intenzione di appendere gli scarpini al chiodo: l’argentino, come evidenziato dal sito calciomercatoweb.it, ha regalato un’altra smentita, quella riguardante problemi al Manchester City e ha di conseguenza chiuso ad un trasferimento con destinazione Inter: “Qui sto bene, anche se è difficile stare lontano dalla mia famiglia. Ho preso un impegno ed intendo rispettarlo, nonostante sia un grosso sacrificio. Se ci sono problemi tra me e Mancini? No, niente di particolare. E’ tutto chiarito“. Tutto chiarito con l’ex tecnico interista, ma nel suo futuro non c’è il nerazzurro.
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Questioni e . Per quanto riguarda il tecnico, in attesa dell’esito del match di oggi pomeriggio, dobbiamo riportare le dichiarazioni del presidente Moratti, che lasciano aperto lo spazio a qualsiasi soluzione: "Benitez ha ripreso in mano la situazione. E non era facile. Tutto quello che avete detto nei giorni scorsi era vero, ma con serietà e professionalità ha fatto un buon lavoro. Ora esistono le chance per andare avanti, le abbiamo ritrovate qui, ad Abu Dhabi: Benitez è tornato ad esprimersi bene". Ma se dovesse perdere la finale contro il Mazembe? Risponde secco il patron nerazzurro: "Non siamo qui per partecipare. Vale per Benitez e anche per la squadra". Tradotto in parole povere: se si perde, il coach è perduto. Questione Cassano: l’attaccante della Sampdoria, reintegrato proprio ieri dal Collegio Arbitrale (alla metà dello stipendio) non giocherà con la casacca nerazzurra, ma con quella rossonera. Il Milan pare assolutamente in pole position per l’acquisto del giocatore blucerchiato già a gennaio, come confermato da Galliani nel corso del pomeriggio di ieri. Un vero e proprio smacco per l’Inter, a lungo considerata la pretendente numero uno al fenomeno di Bari vecchia.