E arrivò finalmente il gran giorno. Maxi Lopez è stato presentato oggi dal Milan. Una lunga e tortuosa trattativa ha consentito alla fine all’attaccante argentino, prelevato dal Catania, di coronare il proprio sogno. Il bomber classe 1984 ha fatto capire subito di che pasta è fatto. Non si può dire che manchi di ambiziosità. Il mio obiettivo, ha detto, è rimanere qui a vita. Mica male come dichiarazione d’esordio. La squadra rossonera è sempre stata nei suoi sogni, nelle sue speranze, tanto da spingerlo ad auto-esiliarsi in un albergo milanese, in attesa della fumata bianca. Che poi, per sua fortuna, è arrivata. La società, ci ha tenuto a precisare Maxi, è sempre stata chiara con me. Gli accordi erano espliciti, dunque nessun rischio di equivoci o malintesi. Era chiaro a tutti, e anche allo stesso Lopez, che Adriano Galliani avrebbe provato fino alla fine a prendere Tevez. Viste le immani difficoltà nel portare l’Apache a Milanello, si è deciso quindi di virare sull’attaccante del Catania, che aspettava solamente il segnale giusto. Il nome del bizzoso attaccante del Manchester City, ad ogni modo, è risuonato spesso durante la conferenza per il ‘Maxi-day’. Galliani ha detto a chiare lettere che il suo arrivo non è previsto, “ormai c’è Maxi Lopez”. Una piccola speranza, comunque, sembra esserci ancora. Il mercato, ha spiegato l’ad rossonero, è quasi chiuso. E quel ‘quasi’ potrebbe fare la differenza, anche se, ad oggi, sembra più probabile uno slittamento della trattativa alla prossima estate. Certo, ammette ancora Galliani, ad agosto “dissi che il mercato era chiuso e poi è arrivato Nocerino all’ultimo momento”. Dunque, come si vede, fino alle 19 di domani, termine di chiusura del mercato di riparazione, tutto sarà possibile. I tifosi milanisti ci sperano ancora, e fanno bene, a sentire le parole dell’esperto dirigente. Che ha trovato il tempo per tornare anche sulla vicenda Pato. Il Papero ha deciso di rimanere qui, come era nei suoi diritti, ha fatto sapere Galliani. “Se potevano arrivare sia Maxi Lopez che Tevez se andava via Pato? Probabilmente sì perchè Tevez non può giocare la Champions”, ha poi aggiunto, ma del resto, ha concluso, è perfettamente inutile ragionare su una cosa che non è mai accaduta.
Questo Milan, comunque, sembra già competitivo così com’è. Con la Juventus sarà duello-scudetto fino alla fine. Anche se il Diavolo, in più, può contare su quella furia di Ibra…