Una partita per confermare la bella prova offerta contro il Chievo e cercare di porre subito un’ipoteca sulla qualificazione. Così si presenta l’impegno dell’Inter in Europa League, stasera alle 21.05 a San Siro contro i romeni del Cluj. Siamo ancora ai sedicesimi di finale, ma questa competizione a poco a poco sta entrando nel vivo. L’Inter parte favorita nel doppio confronto, ma dovrà avere il massimo della concentrazione per evitare spiacevoli sorprese. Sembra che i nerazzurri stiano tornando a buoni livelli, ma naturalmente sarebbe importante darne conferma anche in campo europeo, contro una squadra che ha fatto bene nel suo girone di Champions League, chiuso al terzo posto ma battendo pure il Manchester United, però potrebbe pagare la lunga sosta del campionato rumeno (fino al 2 marzo). Per parlare di Inter-Cluj abbiamo sentito Tarcisio Burgnich, una delle bandiere storiche della Grande Inter di Helenio Herrera. Eccolo in questa intervista per IlSussidiario.net.
Inter-Cluj che partita sarà? Non dovrebbe essere una partita difficile. Conterà molto l’approccio mentale che l’Inter avrà sulla partita, la concentrazione che la squadra metterà su quest’incontro. Credo che questo sarà il fattore essenziale di Inter-Cluj.
Per i nerazzurri sarà importante vincere per confermare la bella vittoria contro il Chievo? Un’altra vittoria, dopo quella contro il Chievo, darebbe fiducia all’Inter, che potrebbe guardare al resto della stagione con maggiore ottimismo. C’è una qualificazione alla Champions League da conquistare, con la Lazio che è a un solo punto. Questo è l’obiettivo principale dell’Inter.
Cosa ci sarà da temere del Cluj? Una squadra come l’Inter non può temere il Cluj: ha migliore qualità tecnica, è molto più forte in tutti i sensi. Il Cluj non è certo il Barcellona e l’Inter dovrà dimostrare la sua superiorità.
E cosa potrebbe bloccare l’Inter in questa partita? Sarà importante che tutta la squadra giochi e sia unita, compatta, sappia affrontare nel modo migliore questo match. Se ci fossero anche solo due giocatori che non si esprimessero al massimo, ne resterebbe condizionata tutta l’Inter.
Ci potrebbe essere un grande turnover? Non credo al turnover. Penso che se un giocatore fa una vita regolare, da atleta, non va a letto alle 5 di notte, recupera facilmente le energie. Basta pensare a Javier Zanetti, alla sua carriera, al suo rendimento in campo. Lui è un esempio di professionalità, un esempio da seguire per tutti.
Lei schiererebbe Kovacic in questo match?
Direi di no, se ha questo infortunio che lo sta disturbando è meglio tenerlo a riposo per le prossime partite.
Quanto conta l’Europa League per l’Inter? Molto. Lo diceva anche Herrera quanto fossero importanti le competizioni europee. Se l’Inter passasse il turno, non potrà non pensare di andare fino in fondo, potrà giocarsi le sue possibilità di vincere l’Europa League. Una squadra come l’Inter deve puntare a tutto, a far bene in campionato e a far bene in Europa.
Il suo pronostico? Vedo un 2-0. Sarebbe un risultato che andrebbe bene all’Inter, che potrebbe poi andare in Romania tranquilla. Non subire gol in casa sarebbe una buona cosa, un modo per mettere in cassaforte la qualificazione al turno successivo.
(Franco Vittadini)