“I dati del mercato del lavoro toscano negli ultimi sei mesi, ma anche quelli, appena migliori, degli ultimi tre, ci dicono che non siamo ancora di fronte ad una chiara inversione di tendenza, che siamo ancora pienamente dentro la crisi e che la sia pur debole ripresa produttiva (come dimostrano gli elevatissimi livelli di cassa integrazione che a fine anno raggiungeranno probabilmente i 50 milioni di ore autorizzate) è ancora insufficiente a farci stare tranquilli per il futuro”.
Così l’assessore alle Attività Produttive, lavoro e formazione della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, ha commentato, nel suo intervento conclusivo, il rapporto Irpet sul mercato del lavoro toscano 2010 presentato oggi nel corso di un convegno nell’auditorium della Cassa di Risparmio a Firenze. È per questo, ha spiegato l’assessore Simoncini, che la Regione “sta lavorando su due fronti, che devono andare in parallelo: quello degli interventi per la tenuta sociale e quelli per lo sviluppo”.
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“Ciò significa continuare a seguire le vertenze, sostenere i redditi dei lavoratori, favorire l’accesso al credito da parte delle imprese e, contemporaneamente, mettere in campo interventi per attrarre in Toscana nuovi capitali, per sostenere i settori strategici della nostra economia, per favorire il riposizionamento competitivo delle aziende agendo sui fattori dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, del dimensionamento di imprese che nella maggior parte dei casi sono piccole e piccolissime. Si tratta insomma – ha concluso Simoncini – di affrontare una volta per tutte problemi strutturali dell’economia toscana, preesistono alla crisi e che oggi la rendono più acuta”.