La linea guida del mercato della Juventus sembra quella di proporre giovani talentuosi a squadre di secondo piano, soprattutto del campionato cadetto, per cercare di farli maturare e valorizzarli in vista di un possibile salto di qualità con la maglia della Juventus. A parte il centrocampista francese Paul Pogba, già pronto per un palcoscenico di prim’ordine, per altri come Domenico Berardi, attualmente il forza al Sassuolo, è stata valutata la scelta della crescita con una maglia diversa. I nomi che circolano in questi mesi di fine campionato rimbalzano nelle pagine dei principali quotidiani: Saponara al Milan, Regini e Bruno Fernandes per la Juventus, Simone Zaza su cui pende ancora un interrogativo, Nicola Bellomo che in gennaio era a un passo dall’Inter. Ma questi non sono gli unici destinati a una carriera florida nella massima serie; vi sono molti altri che non vengono spesso citati e che meriterebbero più spazio dal punto di vista mediatico. Per capire quali potrebbero essere i possibili risvolti di mercato in casa Juventus, e altre possibili sorprese che stanno fiorendo nel campionato cadetto, abbiamo contattato l’agente Fifa Francesco Nicolato in esclusiva per il sussidiario.net.
Cosa ne pensa in generale di tutti i nomi delle giovani promesse che sono sulla bocca dei grandi club? I giocatori giovani sono sempre difficili da decifrare sotto il punto di vista del miglioramento. Bisogna capire quanto possono incidere nella massima serie. Ci sono stati calciatori che hanno fatto la differenza in B ma in serie A non riescono a lasciare il segno.
In questa ultima giornata di campionato di serie B abbiamo visto andare a segno alcuni giovani. Le è rimasto impresso qualche nome? Certamente: sia l’attaccante Falcinelli del Lanciano, classe 1991, che il 25enne Caputo del Bari, hanno le potenzialità per fare il grande salto; sono sicuramente nomi su cui c’è una priorità oltre ai soliti noti.
Un altro giocatore del Bari molto interessante pensiamo che sia l’ivoriano Tallo. È d’accordo? Si attualmente è in prestito dalla Roma, lo conosco bene come giocatore da quando giocava nella primavera del Chievo. Ha doti eccellenti, il suo unico problema è che deve migliorare dal punto di vista della personalità e se questo dovesse accadere per lui si prospetta una carriera in serie A.
Cosa ne pensa del difensore del Varese Raffaele Pucino? Alla Juventus servirebbe un terzino… Credo che il Chievo Verona siano in vantaggio per l’operazione di mercato per la prossima stagione e sono convinto che la società punterà molto su di lui.
Ha notato qualcun’altro in casa Varese? Si: il centrocampista brasiliano Filipe, classe 1987: ha le caratteristiche per affrontare la serie A.
Berardi, l’attaccante del Sassuolo, è del 1994: troppo giovane per passare in serie A l’anno venturo?
Giocatore che ha doti tecniche importanti e dal punto di vista della personalità sembra già maturo. Il suo nome viene spesso accostato alla Juventus anche se credo che non verrà portato subito in rosa: bisogna dare dei gradi di maturazione per far acquisire consapevolezza dei propri mezzi nelle nuove categorie.
L’ala destra Maxwell Acosty, in prestito dalla Fiorentina, sta maturando molto alla Juve Stabia. Pensa che possa arrivare per lui il salto di qualità in serie A? Magari non immediatamente ma nell’arco di un paio di stagioni potrebbe rientrare nell’ottica dei viola. A parer mio dovrebbe fare un passaggio intermedio in una squadra di serie A dove possa trovare spazio da titolare.
Il portiere 20enne Nicola Leali, in prestito al Lanciano dalla Juventus, è pronto per il dopo Buffon? Un portiere di spessore ma anche per lui vale lo stesso discorso fatto in precedenza: bisogna andare cauti nella valutazione di questi giovani. È necessario andare con gradi e avere pazienza.
Quali giovani promesse ha notato in queste ultima giornata di campionato di serie B? Nella partita Sassuolo-Brescia si è contraddistinto l’italo brasiliano Lucas Finazzi, centrocampista dei lombardi. Un altro, che non ha giocato in questo turno, sempre del Brescia è sicuramente lo slovacco Lasik, classe 1992: un giocatore molto appetibile per le squadre di serie A.
C’è già qualche squadra sulle sue tracce? Per il momento è presto dirlo ma meriterebbe sicuramente di fare il grande salto.
Come mai attaccanti del calibro Daniele Cacia, decisivi nel campionato cadetto, non riescono a trovare spazio in serie A? Ci sono dei calciatori che nascono per determinate categorie. Lui è uno che gioca per la squadra ma che allo stesso tempo ha la necessità di giocare prima di tutto per se stesso: è dotato di una personalità “accentratrice”. Per questo motivo è più predisposto per le caratteristiche della serie B.
Pensa che l’Hellas investirà anche l’anno prossimo su Cacia nel caso dovesse arrivare la promozione? Non credo che lo lascino partire ma se dovesse arrivare un altro attaccante, più adatto alla serie A, potrebbe essere relegato a un ruolo di secondo piano.
(Mattia Baglioni)