Probabilmente i tifosi dell’Inter baratterebbero il risultato di giovedì sera, la vittoria per 2-0 contro il Cluj in Europa League, con la salute di Diego Milito, che si è fermato al minuto numero 7 del primo tempo. Perché in quel preciso momento la stagione del Principe, e anche dell’Inter, si è fermata. Diego Milito ha sentito un crack terribile al ginocchio sinistro. Stagione finita, carriera compromessa, perché a 33 anni è difficile recuperare da quel terribile infortunio. Come ha detto Stramaccioni, la vita va avanti, e con lei è proseguita la partita, con Rodrigo Palacio che non ha fatto rimpiangere il comapgno segnando una doppietta sontuosa. Anche il piccolo e debuttante (dal primo minuto) Mateo Kovacic si è dato da fare, ricordando a tutti perché lo considerano l’erede di Modric. Serata bella dal punto di vista sportivo, terribile sotto tutti gli altri punti di vista. L’Inter e Stramaccioni perderanno tanto, troppo, perché con il Principe in campo la squadra aveva ritrovato il centravanti vero, quello che protegge palla e fa ripartire l’azione, quello che detta il passaggio in profondità e soprattutto che fa gol. Aldilà delle caratteristiche uniche di Milito, l’Inter ci rimette anche numericamente. Il reparto offensivo da oggi in poi potrà contare solo su Rocchi e Palacio come punte, anche se i due giocano in maniera diversa; ci sarà sempre Cassano e anche Alvarez, che però non sono attaccanti puri. Insomma, l’infortunio di Milito ha mostrato le lacune lasciate dal mercato di gennaio, che avrà sicuramente rinforzato il centrocampo ma ha lasciato scoperto l’attacco. La decisione di spedire Livaja in comproprietà a Bergamo, nell’affare Schelotto, lascia perplessi visto che l’Inter aveva già poche alternative. Ora sarà ancora peggio. Il mancato ritorno di Samuele Longo dall’Espanyol è un’altra scelta inopportuna da parte della società, che adesso sembra disposta a tornare sul mercato per l’acquisto di un’altra punta. Si parla di Milan Baros, giocatore svincolato dopo l’ultima stagione al Galatasaray. Anche il bomber ceco però si è infortunato, non garantisce sicurezza dal punto di vista fisico e soprattutto, non può arrivare a Milano per il regolamento FIFA (si è svincolato dopo il 31 gennaio, può passare solo in campionati dove il mercato è ancora aperto). I nerazzurri dovranno trovare il modo di arricchire il proprio attacco, altrimenti il rischio è quello di ritrovarsi con pochi giocatori impegnati su più fronti, il campionato con la lotta al terzo posto ed Europa League.
Dalla Primavera potrebbe arrivare qualche giovane ma visto che non si è voluto puntare su Livaja subito, risulta difficile immaginare che la società decida di puntare forte su un altro ragazzino. Ora l’Inter è davvero nei guai. La soluzione più logica suggerisce l’ingresso nell’undici titolare di Tommaso Rocchi, acquistato non a caso come vice Milito. Ma Stramaccioni non sembra considerarlo un titolare per adesso, avendogli concesso una chances dall’inizio solo in Coppa Italia.
(Claudio Ruggieri)