L’Inter è fortemente sulle tracce di Alvaro Morata, considerato l’attaccante giusto per far ripartire la squadra da un progetto più “verde”. Classe ’92, in questa stagione Morata ha ricevuto la fiducia di Carlo Ancelotti e l’ha ripagata segnando 9 gol in 33 partite (8 solo nella Liga), mostrandosi affidabile come prima riserva. Il Real Madrid non vorrebbe cederlo ma capisce che il ragazzo ha bisogno di spazio; e allora attenzione, perchè in questo senso dalla Spagna (precisamente dal sito Fichajes.net) arriva un’indiscrezione secondo la quale la punta madrilena potrebbe sì cambiare maglia, ma rimanendo nella Liga. A farsi avanti è stata la Real Sociedad, società che ha rinnovato le sue ambizioni con il ritorno in Champions League e che quest’anno è giunta settima; i rapporti sono buoni grazie ai 30 milioni di euro che Florentino Perez ha versato nelle casse basche per l’acquisto di Aser Illarramendi. In più, si parla della possibile accettazione di una clausola di riacquisto che renderebbe più facile l’operazione; in pratica il Real Madrid avrebbe un diritto di prelazione su Morata qualora decidesse di riprenderlo con sè o la Real Sociedad lo rimettesse in vendita.
Si è già congedato sul campo il capitano dell’Inter Javier Zanetti, in occasione della gara contro il Chievo di ieri, ma il centrocampista argentino ha voluto salutare per un’ultima volta i tifosi nerazzurri che per 20 anni gli sono stati vicini, ma anche tutti quelli sportivi che hanno riconosciuto in Pupi un vero e proprio professionista, al di là di qualsiasi colore o bandiera. Per ringraziare tutti, l’ormai ex capitano dell’Inter ha voluto scrivere di proprio pugno una lettera, pubblicata dal sito ufficiale nerazzurro. Eccola di seguito: «Cari tifosi dell’Inter, cari sportivi di ogni Squadra: grazie! Grazie per avere circondato me e la mia famiglia, in un abbraccio di affetto, tifo, stima e amicizia nei giorni delle mie ultime partite in campo. Una bella lezione di sport e di sentimenti! Grazie! Nella mia vita da calciatore ho messo tanto impegno, in allenamento, in campo, nei rapporti con i tifosi, in palestra dopo gli infortuni, nelle attività della Fondazione PUPI, pensando che il calcio non sia solo lo sport più bello e il lavoro più felice, ma che il pallone, si giochi in Mondovisione o tra quattro amici, sia scuola di valori e sentimenti. Così mi ha insegnato mio padre quando lavoravo con lui da operaio. Così mi avete insegnato voi con il vostro affetto! Cari tifosi dell’Inter, sarete sempre nel mio cuore, con i nostri colori, le nostre bandiere, il nostro stile. Spero di servire il club da dirigente come in campo con il numero 4, Capitano in campo e fuori. Nei giorni delle Coppe e nei giorni da dimenticare, siamo sempre stati insieme, da interisti, e sempre resteremo insieme. Cari tifosi dell’Argentina, ho l’onore di avere vestito la maglia albiceleste da Capitano, aspetto con voi la nuova vittoria, sarò tifoso sempre, in prima linea, come da bambino a saltare sul divano di mamma a un gol. Cari amici campioni che mi avete salutato con l’abbraccio che tante volte ci siamo dati in campo, magari dopo una bella sfida, cari tifosi delle altre squadre, la rivalità sportiva rende grandi le vittorie e accettabili le sconfitte. Confrontarsi in campo rende lo sport modello di vita. Dove non conta il singolo ma la squadra e dove gol fatti e gol subiti insegnano sempre una lezione. Grazie dunque. Il Capitano saluta ma non appende le scarpette a nessun chiodo: la Partita Infinita per uno sport di ideali è appena iniziata! Javier Zanetti 4 Ever». Parole decisamente toccanti, che non potranno far altro che riempire di gioia tutti i moltissimi fan, ripetiamo di ogni colore, dell’immenso capitano dell’Inter. La speranza è che Zanetti possa ripercorrere la grandiosa carriera da allenatore anche nei nuovi panni da dirigente.
Il futuro di Esteban Cambiasso, centrocampista che dirà addio all’Inter con il contratto in scadenza, potrebbe essere ancora in Italia e in Serie A. Stando alle indiscrezioni riportate nelle ultime ore da Leggo, il Cuchu si sarebbe offerto alla Roma. Una proposta che i giallorossi starebbero vagliando con attenzione, tenendo conto delle qualità indubbie del centrocampista argentino, fra i migliori in questa stagione in casa Inter, e soprattutto della possibilità di acquistarlo a costo zero. Cambiasso sarebbe inoltre un elemento prezioso in ottica Champions League vista la sua esperienza a livello internazionale, e potrebbe sicuramente dar man forte. Se si conta anche che a breve Taddei libererà un posto a centrocampo, si capisce perché la trattativa sia tutt’altro che utopica. Un addio, quello di Cambiasso all’Inter, che pare abbia lasciato un po’ di amaro in bocca all’ex numero uno nerazzurro, Massimo Moratti. Commentando la situazione dell’ex Real Madrid, così come di Samuel, Milito e Zanetti, clan argentino con il contratto in scadenza, il manager milanese ha spiegato: «Se la società ha deciso di chiudere con il passato vuol dire che ha ritenuto necessario un cambiamento. Io avrei tenuto qualcuno dei quattro? Non so, negli anni precedenti anche altri a cui ero affezionato sono andati via, però forse in questo caso qualcuno sarebbe rimasto…».
Il primo colpo di calciomercato estivo di casa Inter potrebbe essere Granit Xhaka. Il centrocampista offensivo della nazionale svizzera in forza al Borussia Monchengladbach sembrerebbe vicino all’addio al club tedesco. Pare infatti, da indiscrezioni circolanti nelle ultime ore, che i teutonici avrebbero messo nel mirino Blerim Dzemaili del Napoli (giocatore che piace molto anche a Mazzarri, leggi sotto l’aggiornamento), e di conseguenza uno sbarco in Bundesliga dell’azzurro spingerebbe Xhaka in Serie A. L’Inter segue da tempo il ragazzo ed avrebbe già predisposto un assegno da circa 10 milioni di euro per l’acquisto a titolo definitivo. Xhaka, nonostante il contratto in scadenza al 30 giugno del 2017, fra più di tre anni, sembra destinato a lasciare la Germania, non essendo riuscito ad ambientarsi al meglio, e l’Italia parrebbe una delle mete più probabili.
Dopo i saluti all’Inter, avvenuti ufficialmente nella serata di ieri, Esteban Cambiasso potrebbe fare ritorno in Argentina. Sulle sue tracce vi è infatti il River Plate, glorioso club di Buenos Aires, laureatosi nelle scorse ore per la 35esima volta nella storia campione albiceleste. Il patron dei Millonairos, Rodolfo D’Onofrio, intervistato in occasione del successo della sua squadra, ha spiegato: «Non è ancora il momento di pensare agli acquisti, ma devo dire che Cambiasso mi piace molto. E’ uno dei giocatori che vorrei riprendere qui al River. Non so se si farà, dovremo parlargli e non lo abbiamo ancora fatto. Vedremo cosa deciderà di fare». Stando a quanto riporta Gianluca Di Marzio di Sky Sport, ad inizio settimana potrebbe tenersi un contatto fra il River Plate e il papà di Cambiasso, il procuratore dell’ex calciatore dell’Inter. Sull’argentino vi sarebbero diverse big e la sensazione è che alla fine il Cuchu opterà per la miglior proposta soprattutto in base al progetto e indipendentemente dall’aspetto economico.
Nuova idea di calciomercato in casa Inter. La società di corso Vittorio Emanuele sta scandagliando in lungo e in largo i vari campionati in cerca di possibili rinforzi per la prossima estate e fra i tanti calciatori individuati, attenzione a Blerim Dzemaili. Il nazionale svizzero del Napoli sembra destinato a fare le valigie in estate visto il poco spazio trovato. In Serie A, quest’anno, ha disputato solo 23 gare, con annesse sei reti. A complicare la permanenza, il fatto che il contratto dello stesso rossocrociato scadrà al 30 giugno del 2015, fra meno di 14 mesi, e la società non sembra intenzionata a rinnovarlo. Walter Mazzarri conosce molto bene l’ex Parma, avendolo allenato a Napoli fino all’anno scorso, e di conseguenza gradirebbe averlo fra le proprie fila per rimpolpare il reparto di mezzo. Lo svizzero potrebbe andare a sostituire Esteban Cambiasso, che ha detto definitivamente addio ieri, e attenzione anche alla possibile partenza di Taider e Kuzmanovic, scarsamente utilizzati in stagione. L’Inter dovrà però battere una concorrenza capitanata da Milan e Fiorentina.
Continua a tenere banco in casa Inter la questione relativa al rinnovo del contratto di Walter Mazzarri. Il tecnico nerazzurro ha l’accordo in scadenza al 30 giugno del 2015, fra poco più di un anno, ma fino ad ora l’argomento è stato solo sfiorato e mai approfondito. Al termine della sconfitta di ieri sera contro il Chievo, l’allenatore toscano ha detto la sua a riguardo, regalando un ghiotto assist a Thohir: «Il contratto è l’ultima cosa che mi interessa, posso restare anche in scadenza. A fine anno si parla con più serenità. Ma non sono mai stato un tecnico in cerca di contratti. Quando si riparte, lo si deve fare con entusiasmo al di là dei contratti, così come è successo a Napoli. Bisogna essere chiari in tutto per poter partire poi con entusiasmo. Vale per tutti gli allenatori. Il contratto ora è l’ultima cosa che mi interessa, ma voglio parlare bene con la società dopo un anno così particolare». Mazzarri non punta quindi obbligatoriamente a prolungare il proprio contratto, ma dà priorità alla coesione, all’unità di intenti, e probabilmente si riferisce al mercato. L’allenatore dell’Inter vuole infatti capire quali saranno gli investimenti e in base a quello capirà per quale trofeo si potrà lottare. La sensazione è che qualcosa si potrà muovere attorno a fine mese, quando Thohir completerà la fase di rifinanziamento del club. A quel punto, con il closing terminato, il tycoon indonesiano avrà modo di dedicare anima e corpo a Mazzarri e al mercato. Le ultime parole dell’allenatore nerazzurro sono per Cambiasso, che ieri ha salutato per sempre l’Inter insieme a Zanetti, Milito e Samuel: «Cambiasso con me è stato titolarissimo, ha fatto un grande campionato. Il resto sono scelte societarie. La stima per lui l’ho dimostrata facendolo sempre giocare, non dico altro. Thohir è stato chiaro. È stata la fine di un ciclo, lo si vede dai fatti. Ho avuto professionisti esemplari, ma è chiaro che quando si è in scadenza si pensa inconsciamente a tante altre cose. Non è facile, anche in considerazione dei giovani».