Il tribunale nazionale di arbitrato per lo sport (TNAS) ha ridotto la squalifica di Antonio Conte, allenatore della Juventus, anticipandone la conclusione all’8 dicembre 2012 (clicca qui per i dettagli del comunicato ufficiale). Una notizia che farà felici i tifosi della Juventus, che presto riaccoglieranno il loro allenatore in prima, pur degnamente sostituito dall’assistente Massimo Carrera nel primo schizzo di stagione. Conte salterà altre nove partite di campionato e le restanti quattro del girone di Champions League: Carrera avrà ancora il suo bel daffare ma la decisione di oggi riconsegna ufficialmente Antonio Conte alla sua squadra, oltre a smussarne la complicità nel processo del caso calcioscommesse. Per un commento sulla riduzione della squalifica di Antonio Conte abbiamo intervistato in esclusiva Roberto Perrone, giornalista del Corriere della Sera. Ecco le sue impressioni.
Squalifica di Conte ridotta all’8 dicembre: se l’aspettava? Una riduzione era prevista, molti esperti l’avevano ipotizzata di quattro mesi. Io pensavo a sei: ho sbagliato di due mesi ma si sapeva che sarebbe arrivata, dal momento che il processo d’appello ha fatto cadere uno dei due capi d’imputazione. Non si capiva perchè Conte dovesse essere squalificato con la stessa sentenza di primo grado, che aveva riconosciuto due capi d’imputazione per due diverse partite, e anche con la seconda.
Come giudica la sentenza di oggi? Diciamo positiva per la Juventus, sicuramente.
Come esce la società Juventus da questa storia? Ne esce benissimo. Se c’è una vincitrice in questa vicenda, più che Conte nel suo caso specifico, è la società.
Perchè? Viene premiata la linea societaria, che ha deciso di difendere l’allenatore anche quando si temeva il peggio, cioè una squalifica che poteva inficiare tutta la stagione. La Juventus è la vera vincitrice: hanno scommesso su Conte, deciso di proseguire con lui malgrado i rischi, lo hanno sostenuto e trovato un equilibrio perfetto con Carrera e un valido sistema di comunicazione.
Per i giocatori questa sentenza cosa cambia? Il ritorno a tempo pieno di Conte in panchina sarà fondamentale per loro. La Juventus è già strafavorita in Italia, e adesso acquisisce un altro vantaggio perchè tutta la squadra sarà più rilassata. Anche quelle piccole forme di tensione sul campo dovute all’assenza dell’allenatore saranno superate. Da questo punto di vista è una grossa vittoria della società.
Carrera tornerà dietro le quinte con la stessa naturalezza con cui si è calato nella parte? Sicuramente. Lui fa bene il suo lavoro in campo, la conduzione della squadra, ma si vede che è un pò ingessato nelle conferenze stampa. Pur senza dire molto Conte è più brillante: Carrera sarà ben contento di tornare nelle retrovie.
Però il suo lavoro non può essere sottovalutato… Ha fatto un’esperienza importante, e positiva perchè la Juventus è ancora imbattuta in campionato. Sicuramente questa opportunità gli gioverà personalmente, dal punto di vista della carriera.
L’archiviazione del processo a Conte può essere un passo decisivo verso la luce in fondo al tunnel del calcioscommesse?
Ci sono altre vicende in ballo. A parte la riduzione della squalifica di Conte, quello che finora è emerso è che il “terzo livello”, come si diceva ai tempi della mafia, non è stato toccato.
In che senso? Sembrava uno scandalo destinato a colpire società e giocatori importanti, invece finora si è rivelata più una questione di bassa lega. Da una parte sono coinvolti giocatori o a fine carriera o di basso livello, che cercavano di guadagnare di più truccando le partite.
Dall’altra? C’è la parte destinata a non finire mai, ovvero quella dei match di fine campionato in cui si accomoda il risultato, un fenomeno non solo italiano. Per ora questo caso calcioscommesse ha mostrato l’immagine di un calcio minore che cerca di arrabattarsi, ma non c’è stato coinvolgimento di grossi nomi. Del resto è difficile pensare che possa esserci.
Perchè? Ne vediamo di ogni nella vita, però non credo che un giocatore che guadagna milioni si metta a taroccare le partite per qualche migliaio di euro.
Cavalcando il tormentone: per come si sono evolute le cose, sul mercato e sul campo, si può dire che Conte sarà il top player della Juventus? Sicuramente certe decisioni in campo, e soprattutto qualche sintomo d’incertezza non ci saranno più. Però sinora la Juventus non ha subito l’assenza di Conte, ha retto bene. Era da più da verificare la resa senza Conte a lungo termine. Adesso starà fuori solo altri due mesi, credo che la squadra possa resistere.
Anche in Champions League? Sì. I veri impegni europei sono gli ultimi due, contro il Chelsea in casa e lo Shakthar in trasferta. Mi rifiuto di credere che le partite col Nordsjaelland possano rappresentare un problema. La Juventus si giocherà la qualificazione alla fine.
(Carlo Necchi)