Il Monaco vuole Claudio Marchisio, e non molla la presa. La squadra del Principato vola in classifica, tiene testa al PSG con la forza dei rubli del nuovo proprietario Dmitrij Rybolovlev e ha puntato, dopo le spese estive, il centrocampista della Juventus. Claudio Ranieri lo conosce bene: lo ha allenato nel , quando il Principino, che aveva già esordito in prima squadra in serie B, aveva fatto ritorno dal prestito all’Empoli, talmente maturato da essere lanciato titolare dall’allenatore testaccino. Nel frattempo è diventato uno dei migliori nel suo ruolo, punto fisso non solo nella formazione bianconera ma anche della Nazionale; e così il Monaco è pronto a versare quei 30 milioni di euro dei quali si era già parlato in luglio e agosto. Allora, la Vecchia Signora aveva posto il veto: nato e cresciuto a Torino con il bianconero nel sangue, Marchisio non si poteva toccare. Oggi le cose potrebbero essere leggermente diverse, lo dicono almeno tre aspetti. Primo: la dichiarazione ben poco sibillina di Andrea Agnelli su Paul Pogba, che naturalmente fa indirettamente riferimento anche agli altri gioielli di casa Juventus. Secnodo: la scarsa condizione del Principino, che sembra lontano parente del giocatore che è stato lo scorso anno e, soprattutto, ai tempi del primo scudetto dell’era Antonio Conte. Certo può trattarsi un periodo di appannamento come capita a tutti, ma a Vinovo probabilmente stanno riflettendo. Anche perchè, e arriviamo al terzo punto, il tecnico salentino sembra aver deciso che da ora in avanti il modulo che andrà per la maggiore sarà quello con la difesa a 4. Questo esclude un giocatore: contro il Real Madrid è stato Asamoah ma Marchisio, schierato come falso esterno nel tridente, ha giocato una partita sotto tono, non convincendo mai come movimenti e brillantezza. Chiaro che in quel ruolo sia sacrificato, chiaro che per carta d’identità e margini di miglioramento sia Pogba il gioiello da preservare con maggiore cura, evidente più o meno che con il rientro di Mirko Vucinic e Fabio Quagliarella in quella zona del campo si potrebbe vedere altro (per non parlare, naturalmente, di un Simone Pepe fuori da oltre un anno). Dunque, le carte in tavola sono queste, Conte sta valutando e riflettendo e la società con lui: con 30 milioni di euro si potrebbe arrivare ad acquistare quel giocatore che renderebbe il un’arma davvero inarrestabile, magari lo stesso Nani che da tempo è nel mirino della Juventus. Che possa succedere qualcosa a gennaio è forse improbabile, che però Beppe Marotta e Fabio Paratici possano avviare negoziati già in questo periodo per arrivare ad ufficializzare la trattativa la prossima estate è cosa possibile. I tifosi sono divisi: chi continua a sostenere che Marchisio non può essere ceduto per nulla al mondo, chi invece pensa che il momento giusto per monetizzare sia arrivato. Quale linea prevarrà a Vinovo?
Ieri sera il momento più piacevole di Real Madrid-Juventus per i bianconeri è stata la standing ovation riservata dallo stadio Bernabeu ad Andrea Pirlo, onore che spetta solo a pochi avversari, tra i quali naturalmente possiamo ricordare Alex Del Piero nel 2008, quando la doppietta dello storico capitano juventino fu decisiva per la vittoria della Vecchia Signora in Spagna. Il risultato stavolta è stato diverso, ma la soddisfazione per Pirlo sarà stata certamente grande, e chissà se questo episodio possa spingerlo proprio verso il Real Madrid, che pensa a Pirlo per le prossime stagioni. Chiudere la carriera in un club così prestigioso sarebbe la ciliegina sulla torta della eccellente carriera del centrocampista bresciano, anche perché ora ad allenare i Blancos c’è Carlo Ancelotti, con cui Pirlo ha condiviso tante stagioni al tempo del Milan. L’affetto dimostratogli dal pubblico madrileno potrebbe essere un ulteriore punto a favore di questa ipotesi, anche perché invece nell’ambiente bianconero non tutto sembra più funzionare alla perfezione per Andrea. Ieri è stato sostituito da Asamoah dopo un’ora di gioco, e in panchina si è lasciato andare ad un gesto di stizza: situazione simile a quella già vissuta nella partita contro il Verona, e forse un’altra piccola spinta ad imboccare la strada che porta a Madrid.
Non si placa l’interesse della Juventus per Christian Benteke, attaccante dell’Aston Villa. In corso Galileo Ferraris terranno sotto stretta osservazione le prestazioni di Fernando Llorente, ieri in gol contro il Real Madrid, e se il bomber della nazionale spagnola non dovesse regalare le risposte ricercate a quel punto si potrebbe intervenire sul mercato in occasione della finestra di riparazione. Sono molteplici i nomi accostati ai campioni d’Italia in carica in queste ultime settimane. Nelle scorse ore è spuntato Pablo Daniel Osvaldo, ex Roma sbarcato al Southampton ad agosto e già desideroso di tornare in Serie A. Al pari dell’attaccante della nazionale italiana continua ad essere monitorato il gioiello dei Villans, classe 1990 facente parte di quella splendida realtà che è la nazionale belga, fresca di qualificazione ai Mondiali 2014, e imbottita di giovani stelle.
Benteke costa però parecchio, attorno ai 20 milioni di euro, visto anche il contratto a scadenza 30 giugno del 2017. Un valore derivante dalle continue richieste che la società inglese ha registrato per il suo attaccante, a cominciare da Napoli e Lazio, altre due big italiane sulle tracce del giovane bomber. Intanto nelle scorse ore è circolata un’indiscrezione in Germania che vuole il Barcellona sulle tracce di Giorgio Chiellini. Sembra infatti che i blaugrana vogliano individuare l’erede di Carles Puyol e la prima scelta ricadrebbe su Matts Hummels, stella del Borussia Dortmund e della nazionale tedesca. Qualora però l’operazione non andasse a buon fine, i blaugrana potrebbero virare sull’esperto centrale difensivo ex Fiorentina e Livorno per migliorare la propria retroguardia. La Juventus non ha intenzione di perdere il proprio baluardo ma qualora dovesse ricevere un’offerta superiore ai 15 milioni di euro a quel punto potrebbe tentennare, visto anche il recente acquisto di Ogbonna.
Arrivano conferme circa il forte interesse della Juventus per l’esterno d’attacco della Fiorentina, Cuadrado, durante lo scorso mercato estivo. Ad ammetterlo è stato Vincenzo Montella, allenatore della Viola, che nella conferenza stampa di ieri pre-Europa League ha voluto sottolineare: «Cuadrado nel 4-3-3? Lui è in grado di fare tutta la fascia, però da esterno alto ha bisogno di particolari giocatori che gli stiano dietro. È bravo, non a caso la Juventus lo ha richiesto fortemente». Antonio Conte ha richiesto alla propria dirigenza alcuni giocatori adatti per attuare con continuità il 4-3-3, una disposizione tattica che sfrutta al meglio proprio le “ali”, ma alla fine corso Galileo Ferraris non è riuscita ad accontentare il proprio manager. Il nome di Cuadrado è stato in seguito depennato anche perché il nazionale colombiano sembra ormai prossimo al prolungamento del contratto con la Viola, società dove si trova molto bene e dove vuole restarci, almeno per ora.
Non di un esterno di stratta ma comunque di un calciatore che gioca sulla fascia. Stiamo parlando precisamente di Bacary Sagna, nazionale francese dell’Arsenal di origini senegalesi, il cui contratto con i Gunners scadrà al 30 giugno del 2014. Il transalpino fa parte di quel gruppo di svincolati d’oro della Premier League al pari dei vari Evra, Vidic, Terry e molti altri. La Juventus lo segue da diverso tempo e secondo quanto circola sui tabloid d’oltre Manica potrebbe sferrare un attacco decisivo in occasione del mercato di riparazione di inizio anno. Classe 1983, non più giovanissimo, Sagna può ricoprire più ruoli ed oltre al terzino destro difensivo può essere schierato anche in posizione di centrale. Un innesto interessante che unisce qualità a tanta esperienza, cosa che non farebbe affatto male a questa Juventus che continua a stentare nelle nottate di Champions League. Sagna ha moltissimi estimatori sia in Italia quanto in Europa ma l’idea della Signora è provare ad anticipare la concorrenza: ce la farà?