Una vittoria scacciacrisi, per dimenticare le ultime sconfitte in campionato. L’Inter giocherà stasera alle 19 allo stadio “Constantin Radulescu” in Romania, contro il Cluj, nel ritorno dei sedicesimi di finale dell’Europa League. All’andata finì 2-0 per la formazione nerazzurra, che dovrà fornire una prova di carattere e dimostrare che la sconfitta di Firenze potrà essere messa in archivio. Una settimana importante quella dell’Inter, con il derby alle porte e una situazione molto tesa per gli ultimi risultati conseguiti. La panchina di Stramaccioni potrebbe essere appesa a un filo nel caso l’Inter dovesse lasciare l’Europa. Chissà, Massimo Moratti potrebbe anche pensare di rinunciare al tecnico romano; ma in fondo non si può pensare che l’Inter possa essere eliminato: il risultato della partita d’andata e la differenza tecnica con il Cluj mettono al riparo i nerazzurri da spiacevoli sorprese, almeno sulla carta. Potrebbe bastare una giocata di Cassano, un’invenzione di Palacio; insomma pensare positivo è normale. Per parlare di questo incontro abbiamo sentito Dario Bonetti, profondo conoscitore del calcio rumeno, già allenatore della Dinamo Bucarest. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.
Come vede questo Cluj-Inter? Non penso proprio che l’Inter possa avere problemi a passare il turno: c’è troppa differenza tecnica tra le due squadre a favore della formazione italiana.
Per l’Inter non sarà quindi difficile giocare su questo campo nonostante il clima avverso? No, potrà esserci anche la passione dei tifosi, il calore del pubblico, ma alla fine non credo possa fare tanto; non potrà condizionare la prova dell’Inter, quando i valori tecnici sono diversi è difficile che possano esserci altre componenti decisive per il risultato.
Forse è la mancanza di Milito il problema principale dell’Inter? Rispetto Milito e sono del parere che è un grande attaccante, un attaccante decisivo in zona gol, ma credo che i problemi dell’Inter siano altri. A livello individuale la squadra c’è, ci sono anche giovani molto interessanti; putroppo questa rosa non ha un’identità, una sua fisionomia precisa.
Potrebbe essere anche una questione di testa? L’Inter non c’è come squadra, fornisce delle prove contraddittorie, eppure se esprimesse tutto il valore che ha potrebbe fare cose importanti, raggiungere traguardi migliori di quelli attuali.
Quale potrebbe essere la forza del Cluj in questa partita? A livello tattico sono cresciuti, hanno un paio di giocatori di discreto valore, sono migliorati molto negli ultimi anni, all’interno di un calcio, quello rumeno, che sta cercando di emergere con risultati positivi. Non si vedono grandi talenti, un po’ come Hagi tanto per intenderci, ma la Nazionale è ancora in lotta per la qualificazione ai Mondiali.
Però per la qualificazione pronostico chiuso? Chissà: il calcio è strano, potrebbe anche essere che il Cluj faccia una partita eccezionale e metta l’Inter in difficoltà. Aveva già vinto a Manchester contro lo United…
Cassano potrebbe essere il giocatore in più in questa trasferta?
Cassano è un giocatore di grande classe, uno che può fare sempre la differenza in qualsiasi momento. Lui sicuramente può dare sempre quel qualcosa in più per cambiare l’esito di un incontro.
Se l’Inter uscisse dall’Europa Stramaccioni sarebbe esonerato? Non penso, un allenatore di solito va giudicato o dovrebbe essere giudicato per tutto il lavoro di una stagione, per un progetto, non per per un periodo specifico. Non credo che Stramaccioni possa essere esonerato.
Il suo pronostico? Credo che se l’Inter giocherà come sa non ci saranno problemi, oltre alla qualificazione potrà strappare la vittoria e tornare dalla Romania con un successo. Questo almeno è quello che dicono la logica del calcio e i valori delle due formazioni in campo.
(Franco Vittadini)