L’Udinese supera a sorpresa il Napoli per 1-0. Tra i friulani ottima prova di Danilo bravo sia in difesa che in attacco (suo il gol decisivo); delude invece Fernandes così come Kone. Nel Napoli si salvano in pochi: uno dei più reattivi è stato Callejon, entrato nella ripresa. Male Koulibaly in difesa, troppo isolato Higuain in attacco.
L’Udinese ospita al Friuli un Napoli in apparente crescita dopo l’ultimo successo ottenuto in Europa League appena due giorni fa. I partenopei devono cancellare il ko interno subito domenica scorsa contro il Chievo e per farlo Rafa Benitez stravolge completamente la formazione concedendo a due nuovi acquisti estivi il debutto ufficiale nel campionato italiano. Andiamo però con ordine e partiamo con la disposizione tattica dei padroni di casa guidati da Stramaccioni. L’ex Inter ha scelto il 4-3-2-1: Karnezis tra i pali (Scuffet è indisponibile); Widmer, Heurtaux, Danilo e Piris in difesa; Allan, Guilherme e Badu in mediana con Kone e Fernandes a sostegno dell’unica punta Di Natale. Risponde il Napoli con Rafael in porta quindi reparto arretrato che vede titolari Maggio, Albiol, Koulibaly e Britos. In mezzo al campo parte dal 1′ David Lopez assieme a Gargano; A supportare Higuain troviamo invece Zuniga, Michu e Insigne. primi minuti offrono pochi spunti da ambo le parti con gli ospiti che cercano spesso e volentieri il lancione lungo per Higuain. La retroguardia friulana non concede spazi con Danilo ed Heurtaux attenti a non farsi tagliare fuori dai rapidi inserimenti di Insigne da una parte e Zuniga dall’altra. Nonostante il Napoli gestisca con tranquillità la partita, è l’Udinese a rendersi pericolosa al 9′ quando Britos (5) sbaglia il rinvio di testa; il pallone viene raccolto da Badu (6) nei pressi del limite dell’area avversaria da posizione defilata sulla destra. Il centrocampista bianconero prova il tiro al volo ma il suo tentativo esce non di molto dalla porta difesa da Rafael (sv) vigile nell’occasione. Gli uomini di Benitez collezionano possesso palla ma non riescono a sfondare il bunker dei locali. Gli unici due tiri del Napoli portano la firma dei due nuovi acquisti estivi: al 26’David Lopez (6) raccoglie una punizione di Insigne allontanata dalla difesa friulana e cerca il tiro diretto. Karnezis para senza problemi. Poco dopo, intorno alla mezzora, è Michu (5,5) a vincere un rimpallo su Widmer (6) e a cercare la porta: anche in questo caso il portiere avversario non si lascia sorprendere. L’Udinese si difende molto bene facendo densità ma i vari Badu, Allan (5,5) e Fernandes (5) non riescono a impostare la manovra; inoltre Di Natale (5), isolatissimo in attacco, non riesce a rendersi d’aiuto. Improvvisamente il Napoli va vicinissimo al gol al minuto 35 quando Michu sponda bene per Gargano (6,5): l’ex centrocampista di Parma e Inter fa partire un siluro dai 25 metri che si stampa sul palo. L’ultima emozione del primo tempo porta la firma di Di Natale: tiro del capitano friulano alto dal limite. La gara è a tratti deprimente. Pochissime occasioni; le rare emozioni arrivano tutte da tiri da lontano. Costruzione del gioco inesistente da ambo le parti. Gli uomini di Stramaccioni regalano l’intero primo tempo al Napoli. Per fortuna dei friulani i partenopei non riescono ad approfittarne. Zero occasioni nitide in 45′: un dato preoccupante. I sui piedi hanno dei limiti di impostazione evidente ma almeno corre per due e recupera palloni interessanti. Suo uno dei rari tiri dell’Udinese. Non è l’unico a deludere in una giornata negativa per molti dei suoi compagni. Assieme a Kone è uno dei fantasmi di questo primo tempo. Si fa vedere poco e quando è in possesso della sfera sceglie sempre la cosa sbagliata. Gli ospiti fanno scorrere il pallone ma non trovano varchi. Il tiro di Gargano sul palo è l’unica emozione. Di certo il Napoli ha giocato meglio dell’Udinese. Morde le caviglie di ogni avversario in mezzo al campo. Colpisce il palo con un tiro dal limite. Gioca terzino; non è il suo ruolo e si vede. Poca spinta e qualche incertezza in difesa. Lascia spesso correre il gioco. Non fischia diversi contatti da ambo le parti ma almeno utilizza lo stesso metro di giudizio. Gara di facile gestione.
Salva il risultato effettuando due ottime parate nella ripresa prima su Higuain poi su Callejon. Brivido nel finale per un’uscita piuttosto avventata. In ogni caso il sostituto di Scuffet fa alla grande il proprio dovere.
Primo tempo sottotono, meglio nella ripresa quando il ragazzo cerca di superare in più di una circostanza la linea di metà campo per alimentare le azioni dell’Udinese.
Non commette errori importanti. Il centrale dell’Udinese contiene bene Higuain e non si lascia sorprendere dai rari tagli di Insigne e Zuniga. Usa il fisico sui palloni alti.
Il man of the match. Decide la sfida segnando un gol da perfetto attaccante; bravo a scartare il regalo di Koulibaly nel posto giusto al momento giusto.
Qualche ghirigro di troppo per l’ex giocatore della Roma. Si concede spesso giocate complicate in zone di campo da bollino rosso. A volte perde palloni banali.
Dopo una prima frazione di gioco a rallentatore, il ragazzo si sveglia e si dimostra un motorino instancabile a centrocampo. Recupera, picchia e lotta. Combattente vero.
Si limita a fare il suo senza strafare. Nel complesso non incide sulla gara né in positivo né in negativo.
BADU 6 – Sfiora il gol nel primo tempo con un tiro potente terminato di poco sul fondo. Con il passare dei minuti cala di rendimento. Termina la gara esausto.
Non riesce a cambiare marcia neppure nel finale, quando il Napoli si scopre e lascia a disposizione dei friulani ampie praterie. Sbaglia troppi passaggi decisivi.
Un paio di giocate nella ripresa non possono cancellare un inizio di gara difficile. Si rende pericoloso con qualche galoppata ma alla fine non raggiunge la sufficienza (dal 70′ THEREAU 6 – Partecipa ai minuti finali iniettando grinta alla squadra).
Da buon capitano lotta come un leone anche se non riceve palloni giocabili. Ci prova con un paio di tiri dei suoi e mette lo zampino nell’azione del gol. Sua la punizione dal quale nasce il vantaggio friulano (dall’ 82′ MURIEL SV).
Nonostante le difficoltà in fase di costruzione, l’Udinese porta a casa i tre punti. Per vedere un gioco migliore ci sarà tempo.
Non deve commettere interventi decisivi. Effettua la classica ordinaria amministrazione fino a quando viene trafitto dal liberissimo Danilo.
Il capitano del Napoli spinge più del solito ma è altrettanto confusionario e impreciso in fase offensiva. Troppi cross sballati.
Sbanda assieme al resto della difesa. Viene ammonito nel finale per proteste ai danni di Tagliavento: oggi lo spagnolo non era in giornata.
Concede il gol all’Udinese sbagliando completamente l’intervento sulla punizione battuta da Di Natale. Errore grave che costa la sconfitta al Napoli.
Schierato terzino per emergenza, il giocatore non si rende mai pericoloso. Soffre più del dovuto quando viene puntato.
Nel primo tempo è stato uno dei migliori poi si spegne pure lui e per il Napoli è notte fonda.
Chiedetegli quantità ma non qualità. Il nuovo acquisto si limita a correre e fare lavoro sporco. Da valutare meglio nelle prossime sfide.
Altra pessima prestazione del giovane attaccante italiano. Sostituito giustamente nella ripresa: non ha lasciato traccia finché era in campo (dal 75′ DE GUZMAN 5,5 – Tanta confusione ma pochissime idee. Non riesce a vestirsi da salvatore della patria come gli successe a Genova).
Due insufficienze su due per i nuovi volti del Napoli nel giorno del loro esordio. Impalpabile la sua presenza in campo (dal 72′ MERTENS 5,5 – E’ tutta un’altra cosa rispetto a Michu ma quando entra per il Napoli il destino appare già scritto).
Schierato in posizione avanzata nel 4-2-3-1, il colombiano è apparso stanco e fuori forma. Rare iniziative e giocate prevedibili (dal 63′ CALLEJON 6 – Regala vivacità offensiva alla squadra. Offre spunti interessanti sulla destra ma nessuno dei suoi compagni riesce ad approfittarne. Ammonito nel finale).
Gara abulica per l’attaccante argentino. Vicino al gol solo in una circostanza. Troppo poco per un campione come lui.
Seconda sconfitta consecutiva in campionato. Gara pessima per il Napoli e prestazione difensiva da dimenticare. Urgono rimedi per le prossime sfide o saranno guai seri.
Utilizza un metodo molto all’inglese, conforme da ambo le parti Giusti i cartellini sventolati.
(Federico Giuliani)