Nel ddl 2958, presentato in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, potrebbero esserci importanti novità anche per i cosiddetti quota 96 della scuola, costretti a restare a lavoro a causa dell’introduzione della riforma Fornero, che ha modificato i requisiti per l’accesso alle prestazioni previdenziali. Prima dell’introduzione della riforma, i docenti acquisivano il diritto alla pensione collezionando, complessivamente, 96 anni, ottenuti sommando l’età anagrafica e gli anni di contribuzione. La settima salvaguardia escluderebbe i docenti che hanno maturato i requisiti fino all’anno scolastico 2011/2012 dalla riforma Fornero.
Il presidente dell’Inps Tito Boeri ha denunciato la scarsa trasparenza dei governi degli ultimi venti anni, che non hanno informato a dovere gli italiani in merito alle riforme del sistema pensionistico succedutesi nel tempo, e ha annunciato l’introduzione della busta arancione, che arriverà direttamente nelle case dei contribuenti. Intanto l’Inps, in via preliminare, introdurrà, a partire da maggio, un progetto preliminare, denominato “La mia pensione” che permetterà ai contribuenti dotati di Pin di visualizzare non solo la propria posizione contributiva (già possibile ora emettendo un estratto conto previdenziale) ma anche gli anni di contribuzione mancanti per accedere alla pensione, aggiornati in base alla normativa vigente. A partire dal primo maggio il servizio sarà disponibile, in via preliminare ed esclusivamente sul portale INPS, per gli under 40 ma verrà progressivamente esteso, nelle fasi successive, agli over 50 e ai lavoratori autonomi, agricoli, domestici e agli impiegati pubblici. Sulla piattaforma sarà possibile effettuare anche delle simulazioni che permetteranno di calcolare l’assegno. Maggiori dettagli verranno forniti il 30 aprile, data in cui verrà presentato ufficialmente il progetto con una conferenza stampa.