Vincere per passare il turno, vincere per mostrare segni di ripresa dopo Firenze, vincere per Diego Milito e, soprattutto, vincere per fare morale in vista del derby e rispondere, sebbene con le dovute proporzioni, all’impresa dei cugini in Champions. Sono molti i motivi per cui, stasera, Stramaccioni non può sottovalutare la trasferta in Romania, perchè anche se il risultato dell’andata mette abbastanza al sicuro i suoi, l’insidia è dietro l’angolo, e tornare a casa senza qualificazione equivarrebbe ad uno tzunami. Il giovane allenatore romano lo sa e, di conseguenza, anche per i pochi uomini a disposizione mette in campo i migliori: attacco con Palacio Guarin e Cassano, coppia centrale di difesa titolare, e Kovacic-Cambiasso in cabina di regia. Dal Cluj ci si aspetta una partita giocata alla morte, ma dopo un avvio frizzante, i nerazzurri prendono il controllo della situazione, imponendo un ritmo da trotto, se non addirittura passo. Consci che un gol equivarrebbe praticamente alla qualificazione (i romeni dovrebbero segnarne 4), i ragazzi di Stramaccioni impostano la gara come all’andata, puntando sui lancio lunghi per Palacio. Succede al 10′, quando è Cassano ad essere servito in profondità, ma il fantasista chiude alto. Al 22′ arriva il vantaggio, e finalmente protagonista è Alvarez, uno dei più attesi della serata: grande serpentina sulla destra e splendido lancio per Palacio che, infilzando l’alta e lenta difesa avversaria, arriva a tu per tu col portiere avversario, prima di appoggiare a Guarin per il tap in a porta vuota. Il Cluj, consapevole della ripida salita che gli si prospetta davanti, resta sulle gambe, e i nerazzurri hanno gioco facile a gestire il vantaggio senza sprecare troppe energie. Anzi, durante il recupero arriva addirittura un regalo dal portiere del Cluj che si lascia sfuggire la palla dalle mani: Alvarez recupera, serve ancora Guarin che piazza il due a zero. E se era quasi fatta prima, a questo punto solo un miracolo (per usare un eufemismo) può salvare i padroni di casa. Si prospetta quindi un secondo tempo con turn over da parte di Stramaccioni, e un ritmo lento in attesa della fine: i giochi, ormai, sono quasi fatti.
PAGELLE PRIMO TEMPO
CLUJ, 5: ritmo basso, poca intensità e poca cattiveria: è la squadra che deve recuperare dallo svantaggio? Non sembra proprio
INTER, 6.5: tranquilla e cinica, massimo risultato col minimo sforzo: basta fare il proprio, e si è agli ottavi
MIGLIORE CLUJ, Maah, 6: l’unico che sembra avere qualità a sufficienza per impensierire gli avversari
MIGLIORE INTER, Guarin, 7: 2 gol che chiudono il discorso qualificazione: è l’uomo del momento con Palacio, a lui il compito di tenere a galla l’Inter
PEGGIORE CLUJ, Felgueiras, 4: l’erroraccio del secondo gol è tragicomico: se già la situazione era grave, lui la rende drammatica con un gesto tanto comico quanto inspiegabile
PEGGIORE INTER, Kovacic, 5.5: ritmi bassi, da lui ci si aspettano guizzi e giocate, ma sembra restare nell’ombra (Giovanni Gazzoli)
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