Quella di domani per la Roma è una sfida importante, se non importantissima. La coppa Italia infatti resta l’unico obiettivo di stagione e la sfida contro l’Inter ha un sapore sempre speciale. Domani sera l’Olimpico non avrà il tutto esaurito ma almeno 40.000 mila tifosi riempiranno le tribune dello stadio cittadino. Oggi Vincenzo Montella, allenatore giallorosso, è tornato a parlare nella conferenza stampa alla viglia della semifinale di domani. L’aereoplanino ha dovuto spiegare ai cronisti il passo falso di sabato pomeriggio contro il Palermo, che ha messo a serio rischio la conquista di un posto per la zona Champions. «Non mi sento tradito, ogni giocatore sta dando quello che può. Gli atteggiamenti di una persona non si possono cambiare. I comportamenti però si possono smussare: qualche miglioramento c’è stato rispetto a quello a cui ero abituato. E mi fermo qua». Parole chiare e allusive come un messaggio diretto a qualcuno fuori e dentro lo spogliatoio che sembra aver reso più complesso il lavoro di Montella che ha preso alcuni mesi fa il posto di Claudio Ranieri.
Il tecnico capitolino ha poi voluto cercare di spiegare ancora meglio la situazione. «Io devo fare tutto quello che rigengo giusto per migliorare il rendimento dei giocatori. Anche io sento cosa dice la piazza. Sarebbe molto comodo per me gettare la croce addosso a qualcuno per avere consenso popolare. Il mio compito è far rendere al massimo i calciatori in base alle loro caratteristiche. Poi, nello spogliatoio dico e faccio vedere quello che penso». Uno sfogo duro, quasi simile a un addio. Sarà così?