E Wolfsburg. In Italia rimangono in piedi le piste che portano a Fiorentina e Genoa ma entrambe presentano delle controindicazioni. A Firenze il barese potrebbe entrare in conflitto, tatticamente parlando, con il montenegrino Jovetic, mentre a Genova, sponda rossoblù, non sarebbe troppo gradito a causa dei suoi trascorsi in blucerchiato. Altre squadre, per il momento, non si sono fatte avanti. Dunque, ecco che Cassano, alla fine, potrebbe decidere di rimanere a Milano. Il genietto di Barivecchia dovrà lavorare sodo per convincere Allegri a schierarlo al posto di Pato o Robinho. Ma, affrontata con la giusta determinazione, non sembra una missione impossibile. Del resto, questo sarà l’anno che porterà agli Europei; quale miglior carburante motivazionale per lui, che dovrà fare di tutto per bruciare posizioni e guadagnarsi un posto al sole in Nazionale. Prandelli lo stima, lo segue, ma gli ha fatto capire che dovrà essere protagonista nel Milan per essere convocato stabilmente. Cassano ha raccolto il guanto di sfida. A maggior ragione se non dovessero arrivare proposte interessanti dal mercato, il suo destino sarà ancora a Milanello, lì dove partirà l’operazione-maglia azzurra. Un Fantantonio carico al punto giusto non potrà che essere utile, al Milan nell’immediato ed alla Nazionale in vista dell’Europeo. Intanto Ibrahimovic, dalle pagine di Tuttosport, ha annunciato i suoi propositi per il futuro: “Voglio giocare ancora per 2-3 anni e voglio tentare di vincere tutto con la maglia del Milan – ha spiegato – Nel momento in cui finirà il mio contratto coi rossoneri ed avrò raggiunto questo obiettivo smetterò col calcio”.
Idee chiarissime, quelle dello svedese, che ha già programmato tutto nei minimi dettagli. La sua missione è vincere, soprattutto in Champions, torneo che storicamente non gli porta bene. E poi dopo ritirarsi, carico di gloria e di allori. Mica male, come progetto.