Nessuna ribaltone in questo Cesena-Milan. I rossoneri passeggiano sulle macerie dei romagnoli e chiudono la pratica con largo anticipo. Inutile la reazione degli uomini di Arrigoni nel finale, i campioni d’Italia si impongono con autorità grazie alle reti di Muntari, Emanuelson e Robinho. Di Pudil la rete del definitivo 1-3.
Con la pressione di un solo risultato utile, il Milan si presenta al Manuzzi di Cesena lanciando dal primo minuto la coppia Robinho-Maxi Lopez e con la novità Muntari, gettato immediatamente nella mischia da Allegri. Per il Cesena, invece, Arrigoni affida le sue speranze ai neo acquisti Iaquinta e Santana, chiamati a fornire un supporto al troppo isolato Adrian Mutu. A poco servono però le mosse predisposte dal tecnico romagnolo, perché già dalle primissime battute, la notevole differenza di qualità tra le due formazioni emerge in maniera lampante. Il Cesena subisce immediatamente gli sganciamenti offensivi della mediana di Allegri. Inaspettato portabandiera di questa trazione offensiva, non è tanto Nocerino, quanto Muntari che in un paio di occasioni arriva al tiro dalla distanza facendo le prove generali per la prima gioia rossonera. L’occasione più ghiotta è però quella che si presenta sui piedi di capitano Ambrosini. Il biondo centrocampista di Abbiategrasso, liberato da una notevole invenzione di Emanuelson, spara addosso ad Antonioli (già bravissimo su una conclusione proprio del trequartista olandese). Lo stesso portiere romagnolo però, dopo aver negato la gioia agli avanti rossoneri, decide di donare il maltolto, da novello Robin Hood, a Muntari. Siamo al minuto 29; l’assenza di Ibrahimovic spiana la battuta di un calcio piazzato a Thiago Silva. La conclusione del difensore brasiliano è centrale ma potentissima, il numero 1 bianconero pasticcia con il pallone e serve la corta respinta su cui il mediano ghanese arriva puntuale per la rete dello 0 a 1. Non c’è neanche il tempo di esultare però, perché la difesa del Cesena si lascia penetrare nuovamente un minuto dopo. Stavolta è Emmanuelson ad unirsi al ballo dei debuttanti con un altro mancino millimetrico che bacia il palo interno prima di rotolare in rete. Il doppio montante servito dal Milan, lascia un barcollante Cesena all’angolo. Il doppio vantaggio ha il sapore dell’ipoteca decisa e perentoria, ottenuta senza poi faticare neanche altro.
Al rientro dagli spogliatoi il Cesena prova a sovvertire ogni pronostico. La reazione produce un paio di brividi niente male alla retroguardia rossonera. Mutu sparacchia alto di testa da due passi e Iaquinta manca l’appuntamento con il cross di Pudil. Quello che succede, allora, è che sia ancora il Milan a passare. Al primo affondo della ripresa Robinho si insinua come una lama nel burro all’interno della difesa cesenate e batte Antonioli per la rete che chiude definitivamente la contesa. Inutili i cambi operati da Arrigoni, la risposta tardiva del Cesena nasce e muore all’interno del calo di concentrazione rossonero. Pudil riesce ad accorciare le distanze con un diagonale estemporaneo che pesca in fallo anche Abbiati, troppo lento a tuffarsi sulla sua sinistra. La squadra romagnola produce qualche altro brivido, in particolare due conclusioni di Iaquinta molto insidiose. La prima su calcio di punizione, di pochissimo alta; la seconda su una bella imbucata di Mutu, stavolta però Abbiati risponde presente e chiude a doppia mandata la porta. Nel finale, allora, con gli estremi tentativi del Cesena si aprono gli spazi per il subentrante El Shaarawy e per gli attaccanti rossoneri. Antonioli si riscatta in un paio di occasioni, ma il risultato non cambia. Il Milan vince anche a Cesena e risponde colpo su colpo alla Juventus. La sfida di sabato si avvicina, la resa dei conti è prossima, Ibrahimovic o non Ibrahimovic il Milan c’è.
Antonioli; Comotto, Benalouane, Rodriguez, Rossi, Pudil; Santana (82′ Marrtinez), Colucci (71′ Guana), Parolo; Mutu, Iaquinta. All: Arrigoni.
Abbiati; Abate, Bonera, T. Silva, Mesbah; Nocerino, Ambrosini (51′ Van Bommel), Muntari; Emanuelson; Robinho (75′ El Shaarawy), M. Lopez (91′ Inzaghi). All: Allegri.
Valeri.
29′ Muntari, 31′ Emanuelson, 55′ Robinho (M); 65′ Pudili (C).
Benalouane, Muntari, Mutu, Colucci.
Cesena
Antonioli 5.5: La papera sul gol è lapalissiana, ma sia prima, sia dopo compie diversi interventi decisivi.
Rossi 4: In ritardo costante, commette falli su falli non trovando mai le giuste misure.
Benalouane 5.5: Soffre soprattutto nel primo tempo, quando Emmanuelson e Robinho continuano a sgusciargli ai fianchi. Si riscatta parzialmente nel finale sventando diversi contropiedi pericolosi.
Rodriguez 5: Non si sottrae al trend generale. Il Milan ha davvero vita facile.
Comotto 6: Uno dei pochi a meritare la sufficienza, spinta costante sull’out destro.
Santana 5.5: Cresce leggermente nella ripresa, ma davvero poca cosa. (Dal 37’st Martinez sv)
Colucci 5: Non trova le misure. Il Milan vince lo scontro a centrocampo, anche lui ha le sue colpe. (Dal 26’st Guana sv)
Parolo 5.5: Nel primo tempo è uno dei pochi a dare qualcosa lì nel mezzo. Si assenta totalmente nella ripresa.
Pudil 6: Ci mette tanta voglia ma poca precisione. Il gol è una magra consolazione.
Iaquinta 5.5: Due fiammate che lasciano ben sperare per il futuro del Cesena. Contro Thiago Silva però non è il primo e non sarà l’ultima a non toccare molte biglie.
Mutu 5.5: Ad inizio ripresa si divora un gol già fatto. Resta comunque il più lucido con la palla tra i piedi.
All. Arrigoni 5: Squadra molle e compassata, la reazione è tardiva ma non impensierisce mai seriamente il Milan. Da censura la fase difensiva.
Milan
Abbiati 5.5: Troppo lento sul gol di Pudil, si riscatta (parzialmente) sul tiro a botta sicura di Iaquinta.
Abate 5: Rischia di compromettere la gara tenendo in un paio di occasioni in gioco gli attaccanti cesenati.
Bonera 6.5: Tolto dalla naftalina fornisce una prestazione di grandissima sostanza.
Thiago Silva 7: L’incubo di ogni attaccante, in costante anticipo sull’avversario.
Mesbah 6.5: Sta acquisendo personalità, gli manca ancora un po’ di precisione una volta arrivato sul fondo ma la strada è quella giusta.
Nocerino 6.5: La presenza di Ambrosini e Muntari lo obbliga a compiti più conservativi.
Ambrosini 6: Un primo tempo di buona sostanza con l’occasionissima per timbrare la rete sparata addosso ad Antonioli. (Dal 1’st Van Bommel 6: Prova di grande sostanza lì nel mezzo del campo).
Muntari 7: Da scarto dell’Inter a protagonista nel Milan, la parabola del ghanese è iniziata molto bene.
Emmanuelson 7.5: La migliore prova da quando veste la casacca rossonera. Assist, gol e tantissimo lavoro su tutto il fronte offensivo.
Robinho 7: Sembra tornato il Robinho dell’anno scorso, vivacità ed anche un po’ più di concretezza (senza esagerare). (Dal 32’st El Shaarawy sv)
Maxi Lopez 6: Una di quelle giornate in cui si può solo sgomitare e fare i conti con la carestia di palloni giocabili. (Dal 46’st Inzaghi sv).
All. Allegri 7: Il modo migliore per prepararsi alla grande sfida di sabato prossimo. L’unica perplessità: era davvero necessario far entrare Inzaghi per due minuti?
(Massimiliano de Cesare)