Il pareggio di ieri sera contro il Nordsjaelland in Champions League rischia di avere pesanti riflessi per la Juventus anche sul fronte del calciomercato. Tre punti in altrettante gare sono il magro bottino conquistato finora dai bianconeri, che ora vedono in pericolo la qualificazione agli ottavi di finale. Se pareggiare a Stamford Bridge contro il Chelsea, tra l’altro in rimonta dopo uno svantaggio di due reti, è un risultato più che positivo, e impattare contro lo Shakhtar Donetsk di Lucescu è accettabile, ieri sera la migliore squadra italiana doveva fare di più contro il modesto Nordsjaelland (clicca qui per il commento di Anastasi). La Juventus ha addirittura rischiato di perdere e solamente la rete di Vucinic a nove minuti dalla fine ha evitato il disastro. Resta il fatto che ora la qualificazione è in salita, e che nel reparto avanzato un grande rinforzi serve davvero. Manca il campione (o il “top-player”, per essere più trendy) che Marotta e Paratici hanno inutilmente inseguito per mesi durante l’estate. Ora si è aggiunto pure il “caso” Quagliarella, spedito in tribuna dopo elogi a Zdenek Zeman. La Juventus dovrà obbligatoriamente intervenire a gennaio per cambiare qualcosa, anche se obiettivi e disponibilità economica si baseranno appunto sulla qualificazione in Champions. Se riuscirà a passare il turno, il top player per l’attacco sarà necessario. La Coppa dei Campioni è la vetrina dei grandi campioni, che si esaltano nelle partite più importanti. Fra pochi mesi bisognerà fare il possibile per portare a Vinovo Fernando Llorente, attaccante dell’Athletic Bilbao con il contratto in scadenza al 30 giugno del 2013. In inverno sarà desiderato da tanti, ma la Juventus gode di una posizione di vantaggio. Attenzione però: Llorente non ha mai giocato in vita sua in Champions League, traguardo irraggiungibile per la squadra basca. Le qualità non si discutono, ma se Marotta e il presidente Andrea Agnelli dovessero puntare sull’esperienza, si potrebbe provare a riportare in Italia Klaas Jan Huntelaar, che nel Milan ha fallito giocando però da esterno, e che indossata la maglia dello Schalke 04 è tornato ai livelli micidiali di un tempo. In “terza fila” ci sono poi Didier Drogba e il polacco Lewandowski. Comunque, l’importante per la Juventus sarà portare finalmente a casa un grande attaccante: tre indizi europei hanno fatto una prova.
In compenso, la partita di ieri ha confermato il grande talento di Jores Okore, ventenne difensore centrale di origini ivoriane ma naturalizzato danese, che vanta già tre presenze fra le fila della Nazionale scandinava. Il ragazzo ha stupito gli addetti ai lavori, e sulle sue tracce di sicuro c’è il Bayern Monaco. Ma anche a Marotta e Paratici piace molto e chissà che il viaggio a Copenhagen non si servito ad allacciare rapporti. Certo, il giocatore del Nordsjaelland non è un attaccante, ma un pensierino ce lo si potrebbe anche fare…