Manca solo l’ufficialità e poi Samuel Eto’o diverrà un ex giocatore dell’Inter. Le parole pronunciate dal camerunense – “tiferò Inter per sempre, vincete anche senza di me” – non lasciano spazio a nessuna possibilità di un repentino ripensamento dell’attaccante, pronto a volare in Daghestan per vestire la casacca dell’Anzhi. L’Inter incassa una cifra che – al netto di costi, benefici risparmiati e stipendi futuri da non elargire – si aggira attorno ai 100 milioni di euro, con la quale non solo darà una boccata d’ossigeno al bilancio societario, ma punterà ad un rinforzo di valore per il reparto avanzato. Ma ad una settimana dalla chiusura della finestra di mercato, in casa Inter le acque sono tutt’altro che tranquille. Ad agitare l’ambiente nerazzurro sono ancora una volta le voci che riguardano Wesley Sneijder, al centro di una lunghissima telenovela con il Manchester United protagonista. La squadra di Ferguson, tra smentite più o meno ufficiali, ha messo da mesi in cima alla lista dei propri desideri il talento olandese dell’Inter, arrivando ad alzare la propria offerta in maniera lenta ma costante – anche per battere la concorrenza del City – fino a portarla agli attuali 39 milioni di euro. Sneijder accetterebbe immediatamente la proposta inglese, ma l’accordo non è stato raggiunto in quanto lo stipendio che l’olandese percepisce a Milano è maggiore di quello offertogli dai Red Devils e – soprattutto – inferiore alla richiesta di 250.000 sterline a settimana che il ragazzo chiede all’entourage di Ferguson. Ora tutto è nelle mani dell’Inter: cosa farà la società nerazzurra? Dopo la cessione di Eto’o, Moratti accetterà anche la corte inglese? Il fair play finanziario imporrà questi sacrifici? Domande che attanagliano il presidente e il popolo nerazzurro, spaventato anche da una notizia di poco fa: l’olandese non è stato convocato per l’amichevole odierna contro l’Olympiacos, ufficialmente per “motivi familiari”, parole che suonano molto come una scusa che nasconde un’altra verità.
Che l’assenza di oggi nasconda l’ormai certa rottura tra le parti in causa? Il popolo nerazzurro difficilmente accetterebbe una doppia cessione così pesante – e Moratti ne è ben consapevole – che minerebbe alla base la possibilità di affrontare da protagonisti la prossima stagione. A tal proposito l’ipotesi più concreta è quella di uno Sneijder destinato a rimanere a Milano – magari controvoglia – ancora per la prossima stagione, per poi lasciare la squadra al termine della stagione che verrà.