La partenza di Boateng ha aperto scenari imprevedibili in casa Milan, due nomi in ballo, entrambi noti. Il primo è quello di Keisuke Honda, vero e proprio tormentone dell’estate rossonera, l’altro è Kakà, il cui ipotetico ritorno muove fiumi d’inchiostro fin dal momento del suo addio nel 2009. L’idea che appare chiara in questo momento è la voglia di cambiare schema da parte di Allegri. Non ha convinto il ghanese dietro alle punte, schiacchiato dalle responsabilità lo scorso anno e dal peso della maglia numero 10. Serve un trequartista vero e si spinge per il giapponese, ma il Cska fa muro. Secondo le indiscrezioni recenti anche l’ultimo assalto di Galliani non è andato a buon fine: il club russo ha respinto l’offerta rossonero di 4 milioni. Honda arriverà comunque a gennaio ma dopo la cessione di Boateng servirebbe subito. Kakà è un sogno, difficile al momento immaginarla come una prospettiva concreta visto che per tornare in rossonero dovrebbe portare il proprio ingaggio a non più di cinque milioni (al Real Madrid ne percepisce 10). I tifosi sognano, sui social network il popolo rossonero è diviso tra scettici e speranzosi. La prospettiva del ritorno di Kakà certamente non lascia indifferenti, ci sarebbe già un discorso in piedi con Florentino Perez e con Bosco Leite, padre e procuratore del calciatore. Ruolo chiave per Gaetano Paolillo, l’agente che cura gli interessi in Italia del brasiliano, il tempo stringe e Galliani ha due giorni di tempo per intavolare una trattativa complicata. Di buono c’è che il Real Madrid ha acconsentito a liberare il brasiliano a costo zero, nonostante questo genererebbe una minusvalenza di circa 22 milioni di euro. “Andremo su una mezza punta – aveva chiarito Galliani dopo l’arrivo di Matri -. Kakà? E’ difficilissimo. (…) Al momento dico più Honda che Kakà. Uno esclude l’altro”. Ora che il CSKA ha detto di nuovo no, Kakà potrebbe passare in vantaggio ma deve accettare il dimezzamento dell’ingaggio.