A gennaio 2011 il tasso di disoccupazione nell’area Ocse è sceso all’8,4% dall’8,5% di dicembre 2010. Lo comunica oggi la stessa Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che spiega anche che si tratta del secondo calo consecutivo dopo il picco dell’8,6% di novembre che seguiva un periodo di relativa stabilità intorno all’8,5% per quasi tutto il 2010.
Il numero di disoccupati a gennaio è sceso di 1,8 milioni di unità, arrivando a quota 45,4 milioni. Tuttavia, sottolinea l’Ocse, sono 14,5 milioni in più di gennaio 2008.
Sia nell’Unione europea (9,5%) che nell’area euro (9,9%), il tasso di disoccupazione è sceso, soprattutto grazie alle performance di Francia e Germania, dove c’è stato un calo dello 0,1% che ha portato il tasso di disoccupazione rispettivamente al 9,6% e al 6,5%. L’Italia resta stabile all’8,6%.
I paesi con un tasso di disoccupazione elevato sono Spagna (20,4%), Slovacchia (14,5%) e Irlanda (13,5%), mentre quelli dove è più basso sono Corea del Sud (3,6%), Olanda (4,3%) e Austria (4,3%).
Rispetto a gennaio 2010, il tasso dell’Ue è stabile, mentre quello dell’eurozona è sceso dello 0,1%. I miglioramenti più importanti sono stati in Corea del Sud (-1,2%), Svezia (-1%), Germania e Finlandia (entrambe a -0,8%). Gli aumenti più marcati si sono avuti per Ungheria (1,6%), Slovenia (1,3%) e Spagna (1,2%). In Italia è stato invece registrato un aumento dello 0,3%.