A detta di tutti, il mercato del Napoli è stato finora molto positivo. Niente fuochi d’artificio, nessun top player, come va di moda dire adesso per definire i giocatori che fanno la differenza. Ma tanti acquisti mirati, effettuati per colmare le lacune – non moltissime, peraltro – dell’organico azzurro. Mancava un difensore mancino di assoluta affidabilità ed è stato preso Britos, reduce da diversi buoni campionati con la maglia del Bologna. Mancavano centrocampisti centrali di qualità e sono arrivati Inler e Dzemaili come titolari, e Donadel come rincalzo. Santana andrà a rinforzare la trequarti, dando il cambio ad Hamsik o Lavezzi, Rosati e Colombo guarderanno le spalle a De Sanctis. Cosa rimane per completare l’organico? E’ presto detto; ad occhio, sembrano mancare ancora 2-3 pedine, prima di poter definire la rosa coperta in ogni settore. Una è l’esterno sinistro, il vice-Dossena, non essendo Aronica ‘del ruolo’, anche se è stato adattato più volte in fascia. Un altro innesto potrebbe arrivare in mezzo al campo, essendo Gargano (cercato dall’Olympiakos) fortemente in bilico. Tra i candidati a raccogliere l’eredità del Mota, si parla di Maxime Gonalons, in forza al Lione. E poi ci vorrebbe la classica ciliegina sulla torta, il colpo per sistemare l’attacco. E’ chiaro ad occhio nudo che Mascara e Lucarelli non possono bastare come alternative alle punte titolari. I due, pur bravi, hanno sempre giocato in squadre di seconda schiera e questo alla lunga, specie nell’anno della Champions, può rappresentare un grosso handicap. Nel caso del livornese, poi, ci si mette anche l’età, anche se il piglio dimostrato dal bomber in queste prime uscite stagionali fa ben sperare. Mazzarri non ha dubbi: “Lucarelli è l’attaccante che ci serve”. Ne ha, invece, il patron De Laurentiis, che vorrebbe regalare un ultimo colpo ai tifosi ma che, almeno ufficialmente, non vuole contraddire il tecnico, a cui ha dato carta bianca. Sotto traccia, comunque, la ricerca di un vice-Cavani continua. Una delle soluzioni più affascinanti sarebbe quella del ritorno a casa di Antonio Floro Flores, cresciuto nelle giovanili partenopee. L’attaccante lasciò Napoli nel gennaio 2004; in questo lungo lasso di tempo, la sua voglia di azzurro è cresciuta in maniera esponenziale. Non è la prima volta, peraltro, che il suo nome viene accostato alla squadra che lo ha allevato e lanciato nel grande calcio. Per capire quante probabilità ci siano di vederlo alla corte di Mazzarri, abbiamo chiesto l’intervento, ai microfoni de IlSussidiario.net, del suo agente Paolo Palermo, il quale, però, ha preferito fare catenaccio: “Floro Flores al Napoli? Preferisco non dire nulla, mi spiace, non rilascio dichiarazioni”, ci ha detto.
Al momento, non ci sarebbero passi avanti nella trattativa, ma qualcosa potrebbe muoversi a breve: “Dirò qualcosa dopo Ferragosto, non prima”, è la mezza promessa che riusciamo a strappare a Palermo. Il gradimento del giocatore c’è, i rapporti tra il Napoli ed il suo attuale club, l’Udinese, sono ottimi, sembrano esserci dunque tutti i presupposti per il matrimonio. Resta da convincere il solo Mazzarri, che un’altra punta non la vorrebbe, convinto com’è del valore del suo pupillo Lucarelli. Ma tant’è; pare molto probabile, comunque, che gli azzurri, da qui al 31 agosto, faranno qualcosa per puntellare la rosa. A centrocampo per il dopo-Gargano ed in avanti per dormire sonni più tranquilli. Floro Flores aspetta solo un cenno…
(Alessandro Basile)