MILAN-JUVENTUS – Se ne parlerà per moltissimi giorni ancora della sfida fra Milan e Juventus, giocatasi ieri sera allo stadio San Siro, e conclusasi non senza poche polemiche. I rossoneri arrivano al big match senza il loro principale giocatore, l’attaccante Zlatan Ibrahimovic. Una conferma della squalifica, secondo i rossoneri, derivante dalla pressione della società bianconera, dopo le diverse dichiarazioni degli ultimi giorni. Ma con il fischio iniziale le polemiche si azzerano almeno fino al 25esimo del primo tempo, quando, il guardalinee annulla un gol clamorosamente valido a Sulley Muntari, dopo che la palla era entrata in porta di circa un metro. A metà primo tempo si scatena il caos. Protagonista è un indiavolato amministratore delegato Adriano Galliani. Dopo aver litigato con il designatore arbitrale Braschi in tribuna, si scontra anche con il presidente della Juventus, Andrea Agnelli: fra i due volano dei “vaffa”. Ma l’ira del plenipotenziario di via Turati non si esaurisce qui e sceso negli spogliatoi incrocia Antonio Conte e non riesce a trattenersi. Mediaset Premium fa sapere infatti che Galliani avrebbe detto al salentino, in maniera ironica: «Vedete cosa succede a piangere tutta la settimana». Quest’ultimo avrebbe replicato: «Da che pulpito, siete la mafia del calcio». I due rischiano di andare alle mani e ci pensa Clarence Seedorf a dividerli. Poi Conte, intervistato dai microfoni al termine del match ricostruisce così l’accaduto: «Questa partita è stata caricata troppo. Mi dispiace dirlo, ma sono successe troppe cose che non hanno niente a che fare con il calcio. Con Galliani c’è stato uno scambio di opinioni, quando salgo dal sottopassaggio mi aspetto di non trovare gente che mi insulta, ma a volte non succede». Episodi ve ne sono a bizzeffe anche nel secondo tempo. C’è una gomitata sospetta da prova tv di Philippe Mexes su Marco Borriello (i due evidentemente non si amano), un fuorigioco segnalato ingiustamente ad Alessandro Matri, e un’espulsione diretta ad Arturo Vidal per fallo da dietro su Mark Van Bommel. E al fischio finale il duello prosegue. Antonio Conte va a redarguire il capitano dell’Olanda per alcune entrate fallose poi è la volta di Giorgio Chiellini che fa infuriare il sempre pacato Massimo Ambrosini. Andrea Pirlo, il grande ex dell’incontro, molto corretto, riesce a trattenere con forza il capitano rossonero.
Per concludere in bellezza, ci sono le parole di Massimiliano Allegri, che manda un “messaggio di pace”: «Il gol di Muntari? Senza il permesso di Marotta non parlo più».