L’ultima domanda a Nemanja Vidic verte sull’assenza della Champions League dal calendario interista della prossima stagione: “Anche se fossi rimasto allo United non avrei giocato la Champions. Quella dell’Inter è stata una scelta di cui non ho mai avuto paura. Giocheremo l’Europa League ed avremo trenta giocatori di livello che potranno alternarsi nelle varie competizioni. Con tre trofei da disputare saremo comunque stimolati a dare il nostro meglio“. Dopo un’altra generosa razione di flash il difensore serbo lascia la sala stampa di Appiano Gentile. Si conclude qui la sua conferenza di presentazione.
Prosegue la conferenza stampa di Nemanja Vidic al centro sportivo Angelo Moratti: “Le mie performance sono sempre dipese anche dai giocatori che avevo attorno. Perché ho lasciato Manchester? E’ una domanda cui ho già risposto in precedenza. Sono stato allo United per nove anni, ho vinto tutto sia a livello individuale che di squadra, vedo questa esperienza all’Inter come una nuova sfida per la mia carriera. Le mie motivazioni saranno alte, ho provato quello che valgo in Inghilterra e voglio far vedere anche in Italia quello di cui sono capace. L’Italia è un bel paese dove vivere, è anche più vicino a casa mia e inoltre ho l’occasione di imparare una nuova lingua. Ultimo passo nella mia carriera? Non si sa mai quello che riserva il futuro, io adesso sarò qui per tre anni e voglio focalizzarmi su questo. Voglio prepararmi al meglio per fare in modo che sia i tifosi sia i dirigenti saranno felici per quello che farò. Il futuro non posso prevederlo. I difensori? Chiaramente l’Inter ha avuto difensori davvero importanti nel passato, il merito però non è mai di un singolo reparto ma di tutta la squadra. Io vorrei avere delle performance di alto livello quest’anno assieme ai miei compagni, imitando i vari Materazzi, Samuel, Lucio, Chivu, Cordoba. Io darò il meglio e lotterò per avere un posto nella difesa“.
Altre parole di Nemanja Vidic in diretta ad Appiano Gentile: “L’idea principale è quella di migliorare sul campo, a livello di giocatori e società: è una mentalità che mi è stata prospettata e che condivido. Chiaramente un grande club come l’Inter ha sempre aspettative molto alte all’inizio della stagione: quello che vogliamo è migliorarci. La difesa a tre di Mazzarri? Ho guardato alcune partite dell’Inter l’anno scorso, ho avuto l’opportunità di vedere all’opera i miei futuri compagni. La difesa a tre è un sistema nuovo per me, però la realtà è che alla fine il ruolo del difensore non cambia, il mio obiettivo è quello di sapermi adattare. Il Milan? Nel periodo in cui l’Inter mi cercava c’erano altre squadre interessate ma il Milan non era una di queste. Chicharito Hernandez? No, non mi ha chiesto niente sull’Inter. Il numero 15? Spero di poterlo avere però è una situazione di cui non ho ancora parlato. Qualsiasi sarà il mio numero di maglia mi andrà bene. Jovetic? Non lo conosco molto bene, non esprimo un’opinione al riguardo. Poi il fatto che ci siano altri giocatori di origine slava può aiutarmi nell’adattamento qui“.
Prosegue la conferenza stampa di Nemanja Vidic ad Appiano Gentile: “Come mi ha convinto Thohir? Non ho parlato direttamente con lui ma con Marco (Fassone, ndr) che mi ha illustrato l’idea del club e i progetti futuri. Ho subito ritenuto per me questa idea molto interessante, mi è stato trasmesso un certo entusiasmo. Il presidente non vuole lavorare con l’Inter con un progetto a sei mesi, ma più a lungo termine, in un arco temporale di circa due anni. Lui vuole mantenere l’Inter in una posizione alta a livello di squadre di club. Voglio puntualizzare che nei miei precedenti trasferimenti mi sono sempre trovato davanti a progetti nuovi. Con il Manchester United non ho vinto subito, ma seguendo un progetto a lungo termine sono arrivato al successo negli anni. Credo che qui si possa fare molto bene. Fascia di capitano? Io devo anzitutto prepararmi a dare il meglio di me stesso in questa situazione di cambiamento, personale e di squadra. Mi devo ancora conquistare il posto sul campo e questo non dipende solo da me: se sarò capitano o meno non cambia nulla per me“.
Prime parole di Vidic nella conferenza stampa di presentazione ad Appiano Gentile. “Ho scelto l’Inter perché ha grande storia e tradizione, ha vinto molti trofei tra cui tre Champions League, cosa di cui pochi club possono vantarsi. C’è un nuovo progetto con un nuovo proprietario, un progetto cui ho aderito, sono molto contento della scelta. Stankovic? Sì gli ho parlato prima di fare la mia scelta, anche se lui non è l’unico giocatore serbo che ha vestito la maglia nerazzurra, nè l’unico serbo che si è fatto valere nel campionato italiano. Io voglio continuare questa tradizione. Il campionato italiano? Potevo già venire in Italia un pò di anni fa, adesso finalmente ne ho l’occasione. Qualcuno ritiene che per me sia un passo indietro ma io non la penso così, credo che il tipo di calcio che si gioca qua si adatti molto al mio modo di giocare. In questo momento l’Inter non sta raggiungendo i risultati che si vorrebbero, ma ne condivido le idee future e credo che per me sia stato il momento giusto per fare un cambiamento di vita e carriera. La Serie A è diversa dalla Premier League ma credo sia sempre un campionato di alto livello“.
Prima della conferenza di Nemanja Vidic è apparso in sala stampa anche mister Walter Mazzarri, in tenuta d’allenamento, che ha salutato i giornalisti presenti prima di tornare nelle strutture del centro sportivo Angelo Moratti. Ed ecco Nemanja Vidic che alle ore 15:02 fa il suo ingresso nella sala conferenze, accolto da una marea di flash fotografici. Con lui anche Piero Ausilio e Marco Fassone. quest’ultimo ha introdotto il nuovo acquisto con poche parole.
Sta per cominciare la conferenza stampa di presentazione di Nemanja Vidic, primo acquisto estivo dell’Inter targata 2014-2015. Un giocatore molto atteso che l’Inter aveva cercato già nel 2004, quando era un prospetto emergente e giocava in patria nella Stella Rossa di Belgrado. Vidic si trasferì prima allo Spartak Mosca e poi al Manchester United (2006), dove è rimasto fino all’ultima stagione e con cui ha vinto tantissimo: 5 campionati inglesi, 3 Coppe di Lega inglese, 5 Community Shield, una Champions League nel 2007-2008 e un Mondiale per club. Oggi sentiremo le sue prime parole da giocatore nerazzurro.
Oggi è il giorno dell’Inter. In programma infatti c’è il raduno ad Appiano Gentile della squadra agli ordini del mister Walter Mazzarri, che per alcuni giorni resterà alla Pinetina per i test fisici e medici e per i primi allenamenti prima di trasferirsi mercoledì prossimo a Pinzolo per il ritiro montano fino a domenica 20 luglio. Il resto dell’estate sarà invece caratterizzato dalla tournée americana e infine dai playoff di Europa League il 21 e 28 agosto. C’è grande curiosità per l’inizio dell’avventura nerazzurra, anche perché costituisce di fatto l’inizio reale dell’era segnata dalla presidenza di Erick Thohir: in questi primi mesi sotto la guida del magnate indonesiano sono già cambiate molte cose in società, molte meno naturalmente nella squadra visto che Thohir ha avuto a disposizione soltanto la sessione di calciomercato di gennaio, quando arrivarono Hernanes e D’Ambrosio. Adesso invece arriva la vera svolta, segnata non tanto dal pur importante arrivo di Nemanja Vidic (che sarà presentato questo pomeriggio alle ore 15.00) quanto dal contemporaneo addio dei quattro senatori argentini: insomma, per ora si sono più chiusi i legami col passato piuttosto che aperto il futuro, ma i tifosi naturalmente sono impazienti di vedere attività importanti anche sotto la voce nuovi acquisti, pur consapevoli della non facile situazione economica (il debito è di 230 milioni di euro) che impone di considerare prioritario il risanamento dei conti societari. Il contratto di Mazzarri è stato prolungato di un anno e dunque scade adesso a giugno 2016, mentre è cambiato lo staff medico. Addio al dottor Franco Combi, ecco il ritorno di Piero Volpi, mentre l’organigramma societario è sempre più internazionale, con Michael Bolingbroke a gestire il marketing e Michael Williamson a capo della gestione finanziaria, mentre dal punto di vista più strettamente sportivo sono cresciuti i poteri di Piero Ausilio dopo l’addio di Marco Branca. Ma è inutile aggiungere che i tifosi si aspettano soprattutto le novità sul campo, a partire dalla scelta del nuovo capitano, che dovrebbe essere Andrea Ranocchia. I nerazzurri sono la terza squadra di Serie A a riprendere l’attività, dopo il Torino – che avrà i preliminari di Europa League – e il pre-ritiro della Sampdoria: nella prossima pagina troverete il prospetto completo di tutti i raduni e i ritiri delle 20 formazioni del massimo campionato.
Atalanta: Zingonia (Bg) dal 14/7 al 19/7; Rovetta (Bg) dal 20/7 al 9/8
Cagliari: Assemini (Ca) dal 10/7 al 13/7; Sappada (Bl) dal 14/7 al 28/7
Cesena: Acquapartita (Fc) dal 19/7
Chievo: Veronello (Vr) dal 9/7 al 13/7; San Zeno di Montagna (Vr) dal 14/7 al 26/7; Veronello (Vr) dal 29/7
Empoli: Vinci (Fi) dal 14/7
Fiorentina: Moena (Tn) dal 9/7 al 20/7
Genoa: Genova (Ge) dal 10/7 al 13/7; Neustift (Austria) dal 14/7 al 26/7
Inter: Appiano Gentile (Co) dal 4/7 all’8/7; Pinzolo (Tn) dal 9/7 al 20/7
Juventus: Vinovo (To) dal 14/7 al 5/8
Lazio: Formello (Rm) dall’8/7 al 10/7; Auronzo di Cadore (Bl) dall’11/7 al 26/7
Milan: Milanello (Va) dal 10/7 al 24/7
Napoli: Castelvolturno (Ce) dal 10/7 al 16/7; Dimaro (Tn) dal 17/7 al 29/7
Palermo: Coccaglio (Bs) dal 12/7; Bad Kleinkircheim (Austria) dal 15/7 al 25/7; Storo (Tn) dal 28/7 al 14/8
Parma: Collecchio (Pr) dal 10/7 al 31/7
Roma: Trigoria (Rm) dal 15/7 al 20/7; tournée Usa dal 21/7 al 6/8; Bad Walderdof (Austria) dal 9/8 al 15/8
Sampdoria: Bogliasco (Ge) dal 10/7 al 13/7; Bardonecchia (To) dal 13/7 al 27/7
Sassuolo: Sassuolo (Mo) il 10/7; Mapei Day a Bormio (So) il 12/7; Malles (Bz) dal 13/7 al 21/7; Carpineti (Re) dal 22/7
Torino: Torino (To) dal 30/6 al 5/7; Bormio (So) dal 6/7 al 16/7; Brunico (Bz) dal 17/7 al 30/7; Mondovì (Cn) dall’11/8
Udinese: Udine (Ud) dal 7/7 al 13/7; Arta Terme (Ud) dal 14/7 al 27/7
Verona: Verona (Vr) dal 16/7 al 18/7; Racines (Bz) dal 19/7 al 3/8