Da un po’ di tempo si parla di Iker Casillas come di un altro grande big in partenza dalla sua squadra. Su di lui si è detto e scritto di tutto, da quando lo scorso anno José Mourinho lo mise in panchina preferendogli Diego Lopez, che nel frattempo era stato preso dal Real Madrid per ovviare all’infortunio del portiere della Nazionale. Questione di “spionaggio”: Casillas aveva raccontato alla fidanzata Sara Carbonero certi segreti di spogliatoio, e lei li aveva divulgati. Panchina punitiva: ma anche con l’arrivo di Carlo Ancelotti le cose non sono cambiate, Diego Lopez è rimasto al suo posto nelle prime uscite ufficiali delle Merengues e nel frattempo Iker è rimasto a guardare anche in Nazionale, nell’amichevole che la Spagna ha pareggiato contro il Cile. Il Mondiale incombe, e bisogna correre ai ripari: una stagione da dodicesimo non è contemplata, non da parte di chi ha vinto tutto da grande protagonista, ha sollevato la Coppa del Mondo e quella d’Europa e sa di poter essere ancora un titolare. Ancelotti ha parlato di turnover tra i portieri, ma sembra un’idea remota: toglierebbe fiducia a tutti e non aiuterebbe il resto del gruppo. Soprattutto, non andrebbe bene a Casillas. Così il giocatore si è di fatto messo sul mercato: non a parole (nelle dichiarazioni ufficiali ha sempre difeso la squadra e le scelte dei suoi allenatori), ma è chiaro che è nella posizione di valutare offerte. Lo sa anche il Real Madrid: Zinedine Zidane, il vice di Ancelotti, ha esposto il problema al quotidiano As, dicendo che “Casillas non lascerà il Real Madrid, non credo; ad ogni modo è bene avere un colloquio con lui il prima possibile”.
Come dire, il problema esiste; e se c’è un problema va risolto, perchè al di là di quelle che possono essere oggi le gerarchie interne alla squadra va riconosciuto a una bandiera del club di poter decidere del proprio destino ed eventualmente partire se gli obiettivi e le visioni sul futuro prossimo fossero diverse. Dicevamo: è successo lo stesso con Raul. Mourinho gli aveva fatto capire di non essere indispensabile, lui a malincuore fece le valigie e andò a battere il record di gol in Champions League con all’Arena auf Schalke. Casillas ha in ballo il record di presenze: certo ha ancora davanti Xavi e Ryan Giggs che sono ancora in attività, ma gli basterebbero due stagioni da titolare per superare lo stesso Raul (oltre a Paolo Maldini) e mettersi in posizione ideale per strappare un giorno il primato. Che lo faccia con un’altra maglia? In Italia, oltre alla Fiorentina, è vigile il Milan, che con il Real Madrid ha ottimi rapporti e che ha appena concluso l’operazione Kakà. La situazione dei portieri in casa Milan è in evoluzione: Gabriel infortunato, Marco Amelia a tempo (già a gennaio potrebbe lasciare), Christian Abbiati che potrebbe accettare di fare la riserva di lusso per l’ultimo periodo. Adriano Galliani ha sempre aperto a colpi a sensazione: che quello di Iker Casillas sia l’ennesimo?