Dopo l’incontro in via Turati di venerdì mattina e il presunto faccia a faccia a Forte dei Marmi, nuovo incontro ‘a due’ fra l’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, e l’allenatore del Milan Massimiliano Allegri. I due si sono rivisti ieri e nonostante gli argomenti trattati restino top secret è facile intuire di cosa abbiano parlato: obiettivi stagionali, infortuni, ma soprattutto le prossime due sfide, quelle contro l’Atalanta e l’Anderlecht, che a questo punto appaiono quasi da dentro e fuori per il mister livornese. In questi giorni non si fa altro che parlare del debutto da allenatore di Pippo Inzaghi con gli Allievi del Milan, e molti lo immaginano sulla panchina della prima squadra in tempi assai brevi. Galliani, così, si ritrova costretto a difendere ufficialmente il proprio tecnico già agli inizi di settembre e dopo due sole partite ufficiali: “Fra me e Allegri non c’è nessun problema – ha assicurato il dirigente milanista alla presentazione di “Milano e Lombardia”, il nuovo inserto della Gazzetta sullo sport locale lombardo –. Se c’è qualcuno che ha voluto e portato Allegri al Milan, propiziandone la sua avventura in rossonero, quello sono io. Per il resto, un po’ di dialettica è normale. Anzi, fa bene”. Nulla di strano, in fondo è davvero troppo presto per tirare bilanci sulla stagione, e finora la carriera di Inzaghi in panchina vanta solo una partita con gli Allievi Nazionali. Galliani si sente in dovere di ‘tutelare’ anche il suo ex attaccante da tutte queste attenzioni: “Sono molto contento del suo esordio e capisco l’attenzione mediatica, ma era solo la sua prima partita con gli Allievi. Preparazione per allenare la prima squadra? Non si sta preparando proprio a niente, ci vuole un po’ di pazienza”. Inzaghi al suo posto e Allegri pure, almeno fino alla prossima sconfitta, ai prossimi rumors e alle prossime voci: la quiete prima della tempesta? Quello che è certo, è che Inzaghi è in rampa di lancio come allenatore (clicca qui per leggere il parere di Ilario Castagner sulla nuova generazione di allenatori italiani), e pure che ‘dialettica’, il termine utilizzato da Galliani per definire i rapporti tra lui e Allegri, può essere il modo diplomatico scelto dall’ad del Milan in sostituzione di termini come ‘frizioni’ o forse qualcosa di più…
Si mormora infatti che i due non vadano molto d’accordo e la situazione non sembra migliore all’interno dello spogliatoio. Le parole rilasciate da Gattuso dopo aver salutato Milanello hanno lasciato il segno (“Ho visto cose mai viste, mi sono lasciato male con il mister”), e ad esse hanno fatto seguito altri rumors di screzi fra giocatori e tecnico. Ieri, ad esempio, è uscito allo scoperto Djamel Mesbah, terzino sinistro rossonero attualmente impegnato con la nazionale algerina, che ha ammesso di aver avuto una discussione proprio con Allegri, l’ennesimo nome (pur se di secondo piano) che si aggiunge alla lista di scontenti. Difficile pensare che il matrimonio possa andare avanti in tal modo, soprattutto se non dovessero arrivare i risultati. Ecco perchè per Allegri sarà decisivo ottenere subito buoni risultati sia in campionato sia in Champions League, se non vuole abbreviare l’apprendistato di Inzaghi…