Altra domanda per Ashley Cole, sull’enorme pressione di una piazza come la Roma giallorossa. “Ho giocato sotto pressione per tutta la mia carriera, ho giocato per 14 anni in Premier League. Mi piace la pressione, non la temo affatto. Voglio continuare a lottare per un posto in squadra”. E su Roma: “Ho sentito subito amore e passione per i giallorossi, ma io sono qui proprio per questo; per vivere questo calore. Cercherò di godere al massimo dell’esperienza e della città”. In seguito, una domanda sulle caratteristiche che un allenatore vincente deve avere; preludio al rapporto che si instaurerà con Rudi Garcia. Ashley Cole ha lavorato con grandi tecnici come Arsene Wenger, José Mourinho e Carlo Ancelotti, ed ecco quello che ha risposto: “Un buon allenatore sa gestire gli uomini, ottiene il massimo in campo dai suoi giocatori. Finora sono stato fortunato e sarà così anche adesso, ne sono certo”. Parlando invece di compagni di squadra, una domanda su Samuel Eto’o che la Roma sta sondando e con cui Ashley Cole ha giocato negli ultimi sei mesi. “Eto’o è un grande calciatore e se venisse qui la squadra potrebbe solo migliorare; ma sono decisioni che non spettano a me, quanto a chi mi siede a fianco…”. Infine, come ultima domanda, una battuta sulle sue condizioni di salute. “Fisicamente sto bene, mi sento in forma anche se naturalmente a questo punto della stagione, si deve ancora recuperare la forma ottimale. Sono sicuro che al rientro dagli Stati Uniti saremo già in buone condizioni”.
Approfondisce poi i motivi del suo addio al Chelsea e della scelta della Roma come nuova squadra per una nuova avventura: “Il mio rapporto con José Mourinho è sempre stato buono, ma gli anni passano per tutti e probabilmente non ero più utile per il loro progetto. Il mio agente mi ha detto dei contatti con la Roma e ho colto al volo questa opportunità di arrivare in un club ambizioso che mi ha accolto con affetto. Spero di vincere, magari anche lo scudetto“. Non lo spaventa il fatto che pochi calciatori inglesi sono venuti a giocare in Italia: “Spesso gli inglesi hanno paura di lasciare l’Inghilterra per giocare. Io nella mia carriera avevo sempre giocato a Londra, adesso colgo volentieri questa opportunità”.
È arrivato al Centro Sportivo di Trigoria. “Benvenuto alla Roma“ gli dà il benvenuto l’amministratore delegato Italo Zanzi. Maglia numero 3 per il difensore inglese di 33 anni che arriva come svincolato dopo gli otto anni al Chelsea. La prima domanda è sulla scelta personale: perchè cambiare dopo tanti anni di Premier League? “Ho scelto di venire qui perchè la Roma è una squadra ambiziosa, giocherà in Champions League e io sono alla ricerca di nuove sfide personali, questa lo è. Sono pronto per lottare e vincere”.
Alle ore 13 di oggi, presso la Media Room del centro tecnico sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria, la Roma presenta ufficialmente il suo nuovo acquisto Ashley Cole. Una conferenza stampa che potrete seguire su Roma Channel, il canale interamente dedicato al pianeta giallorosso che trovate al numero 234 del satellite (dovete essere abbonati per vederlo); purtroppo non ci sarà a disposizione alcuno streaming video perchè questo canale non è tra quelli coperti da Sky Go, applicazione che permette di accedere alle immagini anche su PC, tablet o smartphone in assenza di un televisore. Ashley Cole è un grande colpo di Walter Sabatini, che a un anno di distanza ricalca quanto aveva fatto con Maicon prelevato dal Manchester City: un acquisto di esperienza per portare leadership all’interno di un gruppo giovane e che in questa stagione affronterà la Champions League. Il terzino sinistro inglese, 34 anni il prossimo 20 dicembre, arriva per di più da svincolato, non avendo trovato l’accordo sul rinnovo con il Chelsea. Cresciuto nelle giovanili dell’Arsenal, ha fatto il suo esordio in prima squadra nel novembre del 1999; allora giocava ancora come attaccante, a trasformarlo in terzino Arsene Wenger ha pensato nell’autunno del 2000, dopo un periodo in prestito al Crystal Palace. Infortunato Sylvinho, è stato Cole a prendere il suo posto su intuzione del tecnico alsaziano e non l’ha più lasciato, diventando uno dei migliori interpreti al mondo del suo ruolo. Dopo sei stagioni con i Gunners il Chelsea lo ha acquistato per cinque milioni di sterline e il contratto di William Gallas; a Stamford Birdge ha giocato per otto anni vincendo tra le altre cose la Premier League nel 2010 (con Carlo Ancelotti) – quarta personale dopo le tre con l’Arsenal – quattro volte la FA Cup, la Champions League e l’Europa League. In nazionale ha chiuso con 107 presenze: non convocato da Roy Hodgson per i Mondiali del 2014 ha deciso di lasciare i Tre Leoni. Si rimette in discussione a Roma: sulla carta si tratta di un grande acquisto, il campo ci dirà se Walter Sabatini ci avrà visto giusto.