Il tasso di disoccupazione nell’area Ocse è sceso ad aprile all’8,1%, rispetto all’,8,2% di marzo. Lo comunica la stessa organizzazione internazionale di Parigi, spiegando che questo è un nuovo passo nel percorso di flessione del tasso iniziato dall’ottobre dello scorso anno. In tutto i disoccupati nell’area Ocse sono 44,1 milioni, 3,1 milioni in meno rispetto all’aprile del 2010, 13,2 milioni in più rispetto a tre anni fa.
L’Ocse sottolinea che dall’inizio della crisi finanziaria nel 2007, per la prima volta il tasso di disoccupazione mostra una discesa in quasi tutti i paesi membri. Giappone, Lussemburgo, Messico, Slovenia e Stati Uniti sono i soli paesi in cui c’è stata invece una crescita del tasso ad aprile. Nell’Eurozona il tasso resta stabile al 9,9%, mentre nell’Ue scende al 9,4% dal precedente 9,5%.
I paesi con il più alto tasso di disoccupazione ad aprile sono Spagna (stabile al 20,7%), Irlanda (stabile al 14,7%) e Slovacchia (in discesa al 13,9% dal precedente 14%). Quelli dove invece il tasso è più basso sono Corea del Sud (al 3,6% dal precedente 4%), Austria (al 4,2% dal precedente 4,4%) e Olanda (stabile al 4,2%). L’Italia è all’8,1% (dal precedente 8,3%), in linea con la media Ocse.
Rispetto all’aprile del 2010, registrano un incremento del tasso di disoccupazione Portogallo (+1,7% al 12,6%), Irlanda (+1,4% al 14,7%) e Slovenia (+1% all’8,2%). In discesa, invece, la disoccupazione in Svezia (-1,7% al 7,4%), Germania (-1,2% al 6,1%) e Belgio (-0,8% al 7,7%).