Zlatan Ibrahimovic è ritornato prepotentemente alla grande. L’attaccante svedese, classe 81′, ha segnato una tripletta importante nel match contro il Palermo. Tre gol per tre giornate. Ibrahimovic è tornato in campo dopo le tre giornate di squalifica subite contro il Napoli per il buffetto rifilato ad Aronica durante Milan-Napoli. Non si aspettava di saltare anche il match contro la Juventus, per questo Ibrahimovic è tornato in campo più carico che mai. Contro il Palermo ha praticamente vinto la partita da solo, ha distrutto i difensori rosanero con una tripletta devastante, ha mostrato tutto il proprio bagaglio tecnico e ha mandato un messaggio alla Juventus ma anche all’Arsenal. Domani sera il Milan dovrrà gestire il quattro a zero dell’andata, ma all’Emirates Stadium non sarà affatto facile perchè i londinesi proveranno a partire subito forte per cercare di recuperare i quattro gol subiti a San Siro. Difficile che Thiago Silva e soci possano prendere cinque gol, improbabile che Ibrahimovic non riesca a colpire la difesa dell’Arsenal. Le tre giornate hanno fatto bene a Ibrahimovic che si è tolto completamente le tossine derivanti dallo stress accumulato in quella fase precisa della stagione. Non a caso Ibra ha segnato in Champions contro l’Arsenal e ha anche giganteggiato contro il Palermo. Allegri si trova a disposizione un giocatore mostruoso pronto per lo sprint finale del campionato e della Champions League. Contro l’Arsenal Ibrahimovic dimostrerà ancora una volta il proprio valore. Con i Gunners c’è un retroscena importante che Ibra ha svelato a Tuttosport. All’età di 20 anni, dopo aver mostrato il proprio talento nel Malmoe in Svezia, venne invitato dall’Arsenal a mostrare le proprie qualità: “Wenger mi diede una maglia con il numero 9 e il mio cognome. Ma quando mi dissero che avrei dovuto sostenere un provino rifiutai. O mi conosci o non mi conosci e quindi non vuoi seriamente prendermi”. Anche da giovane Ibrahimovic ha mostrato grande personalità, per questo rifiutò il provino con l’Arsenal e accettò di giocare con la maglia dell’Ajax. Lo svedese ha voluto a tutti i costi mostrare il proprio talento, la sua carriera è poi proseguita in Italia con le maglie di Juventus e Inter prima di approdare al Barcellona. In Italia è tornato per vestire la maglia del Milan.
Chissà se Wenger a distanza di molti anni non abbia ripensato a quell’occasione magari mangiandosi le mani per non aver creduto subito in Zlatan Ibrahimovic che domani sera vorrà estrometterlo dalla Champions League.