Napoli non è una città per giovani. Almeno con Walter Mazzarri in sella. Le idee del tecnico livornese le conosciamo tutti. Lui preferisce puntare su calciatori esperti, o comunque già affermati. Con i ragazzi, al massimo si può puntare alla salvezza. Questa è la sua convinzione, che poi è molto comune nell’ambiente calcistico italiano. Per il calciomercato estivo, il mister è stato molto chiaro: punto primo, confermare Pandev. Poi, acquistare tre-quattro calciatori di spessore, pescando tra quelli accantonati dalle big. I talenti in età verde, dunque, possono attendere. In panchina o altrove, in altre società, magari fautrici di una politica diversa. Dunque, ad esempio, uno come Federico Fernandez farà meglio a sperimentare altrove il suo talento. Già quest’anno il Flaco ha visto pochissimo il campo. Aveva e ha tuttora davanti Paolo Cannavaro, che per inciso inizia ad avere anche una certa età. Come del resto Totò Aronica, premiato con il rinnovo di contratto. L’argentino potrebbe salutare la compagnia, magari cedendo alle lusinghe dell’Atalanta di Pierpaolo Marino, ex dirigente azzurro, artefice della prima fase del ciclo di De Laurentiis. Per Fernandez sarebbe finalmente l’occasione per dimostrare il proprio talento su un palcoscenico impegnativo come quello della serie A. Vorrebbe tanto misurarsi con una sfida di questo livello anche Lorenzo Insigne, un altro che sembra destinato a rimanere in lista d’attesa. Il bomber, reduce da un’annata super a Pescara – e prima ancora a Foggia… – tornerebbe volentieri nella squadra di cui è tifoso, ma a patto di avere la possibilità di giocarsi le proprie carte. Cosa difficile, al momento attuale. E’ vero che Lavezzi è partito (o sta per farlo), ma Pandev sta per essere riconfermato e occuperà un posto molto importante nell’attacco azzurro. Poi c’è Vargas, un altro, in realtà, che Mazzarri vede assai poco. Ma lì la società potrebbe spingere il mister a tutelare l’investimento effettuato lo scorso gennaio. Dovendo scommettere, sembra più probabile la permanenza del cileno che quella di Insigne, sul quale, tra l’altro, avrebbe messo gli occhi nientemeno che l’Arsenal di Wenger. I Gunners sì che sanno valorizzare i giovani di talento, non c’è che dire.
Futuro londinese, dunque, per Lorenzo il Magnifico? Presto per dirlo, ma fossimo in lui ci faremmo un pensierino anche perchè Wenger ha sempre dimostrato di saper valorizzare i tanti giovani che sono passati sotto di lui.