L’anticipo dell’ora di pranzo della 22esima giornata di serie A è Bologna-Roma. Si affrontano la squadra felsinea che ha 21 punti in classifica ed è invischiata nella lotta per non retrocedere, pur se ha un discreto margine di vantaggio sulla terzultima e vuole incrementarlo; e i giallorossi che sono in lotta per le posizioni che qualificano in Europa, possibilmente la Champions League anche se il terzo posto è distante al momento 10 punti. Una vittoria per il Bologna significherebbe slancio e iniezione di fiducia oltre a un sensibile miglioramento di classifica; la Roma viceversa ha bisogno dei tre punti che oltre a rappresentare la prima vittoria nel girone di ritorno (e nel 2013) sarebbero una spinta verso i preliminari di Champions League (si accorcerebbe in graduatoria), e anche qui si tratterebbe di un risultato che farebbe morale viste le tante assenze e il momento difficile anche a livello di situazioni interne (su tutte il caso Stekelenburg). Il pareggio serve molto di più al Bologna: per la Roma sarebbero due punti persi senza troppi giri di parole. All’andata i felsinei si imposero per 3-2 all’Olimpico, rimontando due gol di svantaggio che erano maturati nel primo tempo; per i giallorossi si trattò della prima sconfitta in campionato. Lo scorso anno, con Luis Enrique in panchina, la Roma andò a vincere 2-0 al Dall’Ara con un calcio bellissimo, uno dei pochi episodi felici della gestione dell’asturiano. Era la prima giornata, slittata però a dicembre per lo sciopero che aveva inizialmente fermato il campionato. Da ricordare per i tifosi della Lupa il 2-1 targato Emerson-Batistuta con cui la squadra allenata da Capello inaugurò il girone di ritorno, lanciandosi verso lo scudetto nel 2000/2001. Un pomeriggio da ricordare anche per episodi non felicissimi: quel giorno perse la vita il figlio di Giovanni Galli in un incidente stradale, e poco prima della partita un tifoso della Roma cadde dalle scale e finì in coma. Si sospettò di un carabiniere accusato da qualcuno dei presenti, ma la verità non venne mai a galla. Nel 2004/2005, la stagione infausta per i colori giallorossi, la sconfitta di Bologna fu fatale a Rudi Voeller che si dimise; da ricordare il gol con cui De Rossi fece festeggiare a Montella il suo esordio su una panchina di serie A (era subentrato al posto di Ranieri). Tanti episodi felici per i giallorossi insomma, che però sono indietro nel computo dei precedenti: 30 vittorie del Bologna contro 17 della Roma, 18 i pareggi.
Il Bologna arriva da una sconfitta: la squadra di Pioli ha perso 2-1 a San Siro contro il Milan, e in generale questo non è un periodo splendido per i felsinei. E’ pur vero che hanno iniziato il girone di ritorno con un 4-0 netto ai danni del Chievo, ma nelle due partite precedenti i rossoblu si erano dovuti inchinare al Genoa (2-0 a Marassi) e al Parma nel derby d’Emilia, perdendo 2-1 in casa. Prima ancora la grande vittoria del San Paolo contro il Napoli, un 3-2 maturato nei minuti finali e agevolato anche dalle condizioni psicologiche non esaltanti dei partenopei (avevano appena perso Cannavaro e Grava per squalifica e si erano visti togliere due punti). Successo ripetuto pochi giorni più tardi in Coppa Italia: l’eroe era stato Panagiotis Kone, autore dei due gol decisivi. In coppa il cammino del Bologna si è interrotto ai quarti di finale contro l’Inter, in una gara giocata bene, con rimonta da 0-2 a 2-2 ma sconfitta all’ultimo minuto dei tempi supplementari. La realtà felsinea rimane così la salvezza, che passa necessariamente attraverso le mura di casa dove sono arrivati 15 dei 21 punti totali della squadra: 4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte, con un buon bilancio in termini di differenza reti: 18 gol fatti, 11 subiti. Se il Bologna riuscisse a mantenere questo ruolino casalingo la salvezza sarebbe a portata di mano, ma è chiaro che per farlo bisogna battere anche le grandi, a cominciare da oggi. Ci si affiderà al trio d’attacco Diamanti-Gabbiadini-Gilardino: 17 gol in 3 sui 26 totali della squadra di Pioli.
La Roma come detto ha iniziato molto male il suo 2013. L’anno nuovo è stato inaugurato dalla netta sconfitta di Napoli, uno degli episodi peggiori della squadra di Zeman. Dopo quella partita è arrivato soltanto un punto: il pareggio interno contro l’Inter (1-1), con ripetizione della gara nella semifinale di andata di Coppa Italia (vittoria 2-1, ma sprecando tante occasioni nel primo tempo e non chiudendo il discorso qualificazione). Prima di questa sfida i giallorossi erano caduti a Catania (0-1), finendo la partita senza reti per la seconda volta in stagione (era accaduto anche il 16 dicembre sul campo del Chievo). Quattro punti in cinque giornate, contando lo splendido 4-2 sul Milan appena prima della sosta: Zeman e i suoi hanno tirato un po’ il fiato dopo aver corso tantissimo sul finire del girone di andata (erano arrivate sei vittorie in sette partite). Il rallentamento però ha consentito alle avversarie dirette per il terzo posto di prendere il largo, e così la Roma vincendo oggi accorcerebbe sì sulla Lazio fermata ieri dal Chievo ma resterebbe comunque a sette punti di svantaggio. In trasferta la squadra di Zeman deve cambiare marcia: non ha mai pareggiato e questo può essere un dato positivo, ma oltre alle quattro vittorie (cinque, considerando il 3-0 a tavolino contro il Cagliari) ci sono anche ben sei sconfitte, alcune anche nette come l’1-4 dello Juventus Stadium o brucianti come il 2-3 subito nel derby. 17 gol fatti e 20 subiti il bilancio lontano dall’Olimpico: una differenza reti negativa che deve essere sistemata. Oggi mancherà Lamela per squalifica (10 gol per lui) e Destro sarà fuori due mesi: riproposto Pjanic davanti, l’attacco però sarà sulle spalle di Osvaldo (anche per lui 10 gol) e Totti, che contro l’Inter ha realizzato il settimo gol in campionato e continua la rincorsa a Silvio Piola.
Sarà una partita intensa: questa la definizione usata dall’ex Bologna Gianluca Pagliuca (clicca qui per l’intervista esclusiva). La Roma resta naturalmente favorita per la maggiore qualità che può mettere in campo, ma l’estremo difensore ha sottolineato come anche l’attacco dei felsinei non sia per niente da sottovalutare. Ad ogni modo ci auguriamo di vedere un bello spettacolo come era stato all’andata e tanti gol; non resta ora che lasciare la parola al campo, Bologna-Roma sta per cominciare…
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