Umile, disponibile, sognatore. Ha già le idee chiare Riccardo Saponara, il romagnolo classe ’91 che entrerà nei ranghi del Milan dalla prossima stagione. In un’intervista esclusiva a SpazioMilan.it, l’attaccante ha parlato per la prima volta del suo prossimo allenatore, quel Massimiliano Allegri del quale apprezza la capacità (non da tutti) di valorizzare i giovani e di aver recuperato una situazione quasi disperata ad inizio stagione. Parole al miele, insomma, per chi dovrà giocarsi il posto con i vari Balotelli ed El Shaarawy e, chissà, anche con Boateng. Perché, se è vero che nella stagione di Serie B in corso, con la maglia dell’Empoli, ha già realizzato nove reti, è anche vero che la posizione in cui ammette di riuscire a dare il suo meglio è la trequarti. Un po’ come il suo mito, che di nome fa come lui, che i palcoscenici rossoneri li ha già calcati in tempi non sospetti e che da un paio d’anni è tornato a circolare nel mercato di via Turati. Forse, in realtà, non se n’è mai andato via. “Se arrivasse anche Kakà… Ho i brividi, non fatemici pensare”, ci chiede Saponara. E, anche se la conversazione è solo telefonica, sembra di vederlo gongolare come pochi.
Di Riccardo in Riccardo, il Milan del rush finale 2012/13 non potrà prescindere fino alla fine da Montolivo. A Verona, a detta di molti, si è esibito in una delle sue prove migliori. Classe, fermezza e personalità: il modo migliore per affiancare Massimo Ambrosini in un centrocampo che, gara dopo gara, sembra trovare la sua forma ideale. Il capitano lavora “sporco” e lascia al suo ormai “vice” la possibilità di ragionare, di imbastire le azioni, di guidare le ripartenze. Di fare, in pratica, quello che l’ex viola dovrebbe sempre fare. Resta da registrare la tenuta e il carisma europeo, ma ogni discorso in tal senso è necessariamente rinviato alla prossima stagione. Il presente si chiama Fiorentina e il “Franchi” ha già preparato per il suo ex leader un’accoglienza tutt’altro che nostalgica. Un motivo in più, per il “Monto”, per mostrare di che pasta è fatto. Anche se non sarà per niente facile.
“Montolivo è il piú vicino al modello di giocatore che ha sempre idealizzato Claudio. Testa, cuore, corsa, piedi. Perchè lui era cosí. In campo e fuori. Lo diremo a Sofia che purtroppo non potrà crescere col suo papà, ma potrà vantarsi di esserne figlia”. Parole e musica dell’amico e collega di Telelombardia e Antenna 3, Cristiano Ruiu. Claudio, ovviamente, è Claudio Lippi.
Prima di spostarci in massa verso Firenze, l’appuntamento è fissato per oggi, venerdì 5 aprile alle 16.30, presso la parrocchia San Giovanni Battista di Cesano Boscone in provincia di Milano. Claudio ci aspetta tutti per salutarci uno ad uno. Ma il suo sorriso ci accompagnerà sempre. E non è il solito ricordo fine a se stesso: le aree stampa di Milanello a lui dedicate, da oggi, sono lì a testimoniarlo.