Oggi comincia il ritorno degli ottavi di finale di Champions League, e scendono subito in campo Arsenal-Milan. Una sfida che per i rossoneri non dovrebbe riservare spiacevoli sorprese, dal momento che si parte dal 4-0 ottenuto dal Milan a San Siro con il gol di Boateng, la doppietta di Robinho e il sigillo finale di Ibrahimovic su rigore. Si giocherà all’Emirates Stadium, la nuova casa dei Gunners che da qualche anno ha sostituito (anche se non nel cuore dei tifosi dell’Arsenal) il mitico stadio di Highbury, e ovviamente il Milan dovrà stare attento soprattutto a scendere in campo con il giusto atteggiamento e la concentrazione necessaria per affrontare una partita nella quale la formazione di Allegri parte nettamente favorita (come ha detto Giorgio Ciaschini nell’analisi delle partite di questa settimana di Champions League). Il Milan si qualifica persino perdendo con tre gol di scarto o con quattro a patto di segnarne almeno uno: certamente l’Arsenal partirà subito fortissimo per mettere in difficoltà i campioni d’Italia, che potranno approfittarne per colpire gli avversari. Ci saranno pochi tatticismi, ci auguriamo che ciò garantisca lo spettacolo.
L’Arsenal ha tanti giovani di grande talento, ma difetta un po’ in quanto a personalità, limite che a Milano è emerso di prepotenza. In casa propria, però, dovrebbero soffrire di meno e faranno di tutto per tentare di ribaltare la situazione: lo stesso Wenger, che negli spogliatoi di San Siro sembrava essersi già arreso, ora rilascia dichiarazioni bellicose, anche se ammette che le possibilità di passare il turno sono del 5%. Può fare affidamento sulle statistiche: solo la Fiorentina nel 1999 e l’Inter nel 2003 hanno vinto in casa dei Gunners, però è chiaro che oggi agli inglesi non basterà semplicemente vincere. Il trascinatore dovrà essere Robin Van Persie, mentre la difesa dovrà fornire una prestazione molto più convincente rispetto a quella dell’andata per tentare la missione – quasi – impossibile di far eliminare il Milan per la quarta volta consecutiva agli ottavi da parte di una squadra inglese. L’Arsenal deve affrontare una situazione di indisponibili decisamente importante con diversi giocatori fermi ai box, tra cui anche Benayoun, ma Wenger può contare su tante alternative a disposizione. In ogni caso i Gunners in casa sono squadra capace di tutto e le imprese impossibili in Champions League spesso sono soltanto destinate ad entrare nella leggenda: chi si aspetta un Arsenal scarico dal punto di vista mentale certamente si sbaglia, e contro il Milan provarci è un obbligo.
Il Milan invece, seguendo il consiglio di Giovanni Lodetti nell’intervista di presentazione della partita, deve scendere in campo per vincere, che è il modo migliore per evitare di sottovalutare la partita. L’occasione di sfatare il tabù inglese (e il ricordo di La Coruna) è davvero ghiotta, e anche i precedenti rincuorano Allegri e compagnia: le due partite giocate dai rossoneri in casa dell’Arsenal fino ad oggi sono finite entrambe sullo 0-0, e in pareggio sono finite anche tutte le partite esterne del Milan in questa Champions League. In più, c’è uno Zlatan Ibrahimovic che ha risposto davvero alla grande alla squalifica inflittagli in campionato con la tripletta di sabato scorso, e potrebbe forse puntare anche al Pallone d’Oro. Il Milan sicuramente sta bene in questo periodo, e vuole approfittarne per tornare grande anche nell’amata Europa. Un punto di forza in difesa sarà sicuramente la freschezza di Mexes che – forzatamente fermo in campionato – potrà puntellare la difesa del Milan al fianco dell’immenso Thiago Silva. Oggi avrà sulle spalle la responsabilità di dare una prova di concentrazione e continuità per dimostrare di essere davvero da Milan, e il francese contro l’Arsenal non vuole farsela scappare. Abrosini è squalificato, tanto per dare un tocco di dramma in più al centrocampo rossonero, ma il Milan può contare sulla duttilità di Robinho, da trequartista potrebbe dare un po’ di fiato visto che Aquilani non ha certo i 90′ nelle gambe. Insomma, c’è attesa per il debutto del tridente Ibrahimovic-Robinho-El Shaarawy, ma anche per la presenza in panchina di Ganz jr. Ma ora basta parole, la parola passa al campo: Arsenal-Milan sta per cominciare.
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