Zlatan Ibrahimovic, si sa, non è uno che le manda a dire. Il Milan visto all’Emirates, naturalmente, non gli è piaciuto per niente. E non solo a lui, verrebbe da dire. Come riportato dalle edizioni online dei quotidiani svedesi Aftonbladet ed Expressen, l’attaccante ha formulato un vero e proprio j’accuse nei confronti della squadra. Quanto accaduto a Londra, a suo avviso, non deve ripetersi più. Non sono cose da Milan: “Si può perdere in molte maniere, ma come abbiamo perso questa volta non è accettabile”, ha tuonato Ibra. Una squadra come quella rossonera, insomma, non può dilapidare un vantaggio di ben quattro reti: “Avremmo dovuto essere più forti e più stabili”. Ma ciò non è avvenuto, e la figuraccia londinese, va detto, ha pure un po’ ridimensionato lo show di San Siro contro l’Arsenal. A Milano i Gunners, timidi ed impauriti, sembravano quasi una squadretta, mentre davanti al proprio pubblico hanno sfoderato una prestazione leonina, che ha quasi annichilito i rossoneri. “A ogni attacco dell’Arsenal pensavo “E se segnano il quarto…”, è stato un sollievo alla fine”, ha aggiunto Ibra, che ha evidenziato pure un problema tattico. “Mi sono sentito fuori posizione per tutto il tempo in cui abbiamo giocato con tre attaccanti”. Il tridente puro, insomma, non ha funzionato. Ancora una volta s’è capito che questa squadra non può fare a meno del talento anarchico di Kevin Prince Boateng. Il Milan, in poche parole, ha giocato troppo col risultato dell’andata nella testa, come evidenziato dallo stesso Ibra. Questi ha invitato i compagni a fare tesoro degli errori commessi. Ne hanno commessi persino “giocatori straordinari che di solito non ne fanno”, come ha spiegato oggi Adriano Galliani ai microfoni di Sky. E il riferimento, tra gli altri, sembra allo sciagurato rinvio di Thiago Silva sulla seconda rete avversaria, siglata da Rosicky. Sul cui tiro “potevo fare meglio”, come ha ammesso ieri con onestà Abbiati. Peraltro il Milan deve molto al suo portierone, che ha neutralizzato quel lezioso pallonetto di Van Persie che poteva essere il gol della condanna (ai supplementari, almeno). Insomma, una serataccia, tanto che persino il tifoso Galliani non ce l’ha fatta a guardare la gara fino alla fine: “Negli ultimi 25 minuti me ne sono andato negli spogliatoi…”.
Un vero attentato alle coronarie. Ha ragione Ibra: che non si ripeta mai più…