Palermo-Roma chiude sullo 0-1 un match “atipico” per le due squadre in campo. Atipico per il Palermo, che in casa è stato in grado di raccogliere fino ad oggi la bellezza di trenta punti in tredici partite con dieci vittorie e solo tre (fino a stasera) sconfitte. Atipica per la Roma che riesce a impostare una gara di grande compattezza e solidità pur senza rinunciare completamente al proprio gioco, facendo possesso quando serve e lasciando sfogare l’avversario imbottigliandolo su binari morti e riuscendo (quasi sempre per merito) a frustrare l’altrui iniziativa offensiva. Quattordici punti in tredici gare esterne per la Roma non erano uno score – per così dire – inviadibile, ma con questa bella vittoria di Palermo le cose hanno cominciato a risistemarsi per il giusto verso per Luis Enrique. Dicevamo del possesso palla, nel primo tempo è stato il Palermo a farne di pià della Roma, anche se nel complesso si è chiusa la gara con un 41% contro il 59% dei giallorossi. La partita in ogni caso si è incanalata bene per la Roma non solo per il gol a freddo, ma anche per il fatto che la manovra del Palermo per tutto il primo tempo è stata costretta su direttrici sterili in modo che i giallorossi non rischiassero nulla pur giocando (relativamente ai loro parametri) di rimessa. Alla fine i numeri ci dicono che in ogni caso Palermo-Roma è stata una partita a senso unico, anche per supremazia territoriale (meno di otto minuti del Palermo contro i quindici della Roma) e che i giallorossi hanno attaccato con maggiore incisività degli avversari, anche se la differenza l’ha fatta la solidità difensiva e la maggiore capacità della Roma rispetto al Palermo di proteggere la propria porta. Tra Palermo e Roma c’è stata anche una differenza netta di qualità delle giocate, perchè se il Palermo ha chiuso con il 58% di passaggi riusciti, la Roma ha concluso felicemente le proprie trame per il 67,8% delle volte. Uomini chiave in fatto di palle recuperate sono stati Heinze per la Roma (trentun palloni), e Balzaretti per il Palermo con ventitrè, anche se in senso assoluto gli altri due maggiori recupera palloni sono stati Kjaer e De Rossi, a riprova del fatto che i giallorossi hanno davvero rotto egregiamente la manovra avversaria. E nei top player dei passatori c’è spazio solo per la Roma con Gago leader, Josè Angel, De Rossi e Rosi. Nella statistica legata ai tiri in porta sono tutti a quota tre i giocatori finiti a referto: Gago, Lamela e Totti per la Roma, Ilicic per il Palermo. Non c’è Borini, ma a lui non è servito tentare tre volte per far gol. Ce l’ha fatta al primo tentativo…
– Palermo-Roma alla vigilia era prevista come una partita da molti gol, ieri sera se ne è visto solo uno, quello bellissimo di Borini, mentre la scarsa precisione delle punte e qualche intervento sopra le righe dei portieri hanno impedito al pubblico di veder la rete gonfiarsi ulteriormente. La segnatura della Roma, come detto arriva al terzo minuto, quando Munoz sbaglia un disimpegno banale sul pressing di un attivissimo Lamela che intercetta il pallone e a memoria scodella una verticalizzazione al bacio per l’inserimento di Borini. Il pallone accarezzato d’esterno “buca” Munoz passandogli sotto le gambe, mentre il movimento a mezzaluna di Borini è semplicemente perfetto: giocatore e palla di materializzano davanti a Viviano che non può nulla contro il tocco felpato sul primo palo del “pirata” Borini, che se ne va facendo il consueto “verso del coltello”. Gol, Palermo 0 Roma 1. Il risultato non cambierà più, quello che cambia è il volto della Roma, finalmente solida e pragmatica. Non è poco. Per nulla.
– Luis Enrique come di consueto, nella buona e nella cattiva sorte non si sottrae ai microfoni del dopogara. In questo Palermo-Roma si tratta di raccogliere zuccherini, ma non sempre è stato così. “Il Barbera è uno degli stadi più difficili del campionato – ha detto il tecnico della Roma a SkySport – sapevamo che senza una grande prestazione non avremmo vinto. Questi tre punti sono importantissimi, perchè ci permettono di credere nei nostri obiettivi. Lobont ha giocato molto fuori dai pali? Si, il nostro portiere deve fare quasi da libero, perchè è parte integrante della squadra, con Tancredi li alleniamo a questo e stasera faccio i complimenti a Lobont”. Dal canto suo l’allenatore del Palermo Mutti è di umore opposto: “il gol a freddo ci ha tolto le nostre certezze sulla partita. Nella ripresa abbiamo fatto un’altra gara e la Roma ha subito, ma a questo Palermo, che pure ha cinto d’assedio i giallorossi, rispetto allo scorso anno manca Pastore”.