Parte bene l’Inter nel primo tempo, costretta però a subire al quindicesimo due occasioni con i tiri di Seferovic e Lanig. Al minuto 25 Nagatomo la crossa in mezzo e Botta di piatto sinistro la mette dentro. Un minuto più tardi arriva il pareggio di Piazon che prima colpisce il palo e poi la mette dentro. E’ un ricordo del campionato italiano a ribaltare il risultato, la rete di Seferovic porta sotto l’Inter per la prima volta nella gara. Nella ripresa assistiamo a una roulette di cambi e a pochissime occasioni. Momento emozionante quello dell’uscita di Seferovic e Piazon autori dei gol partita e sommersi dagli applausi. Doppia invasione pacifica di campo. Soddisfazione per Andreolli che nei minuti finali diventa capitano dei neroazzurri.
Il secondo tempo abbassa la votazione di una partita che anche nel primo non aveva regalato grandi emozioni, nonostante i quattro gol. Nella ripresa assistitamo a molti cambi e pochissime occasioni da gol;
Passo indietro per l’Inter di Walter Mazzarri che oggi ha sembrato pagare i carichi di lavoro e i buoni risultati della Guinness Cup. I neroazzurri escono con una sconfitta, ma con altri minuti nelle gambe, pronti per la prossima gara e consapevoli che siamo solo all’inizio;
L’Eintracht data come vittima sacrificale alla vigilia ha sorpreso tutti. Buoni sincronismi e talenti da mettere in mostra, come quel Seferovic che avevamo in Italia e quel Piazon che non è arrivato nel nostro paese per un soffio. Partita di spessore, ma che rallenta come naturale in questo periodo nella ripresa;
Poche decisioni da prendere, personalità e grande voglia di far giocare le due compagini lasciando correre la palla.
Parte bene l’Inter nel primo tempo, costretta però a subire al quindicesimo due occasioni con i tiri di Seferovic (7) e Lanig (6). Al minuto 25 Nagatomo (6) la crossa in mezzo e Botta (6.5) di piatto sinistro la mette dentro. Un minuto più tardi arriva il pareggio di Piazon (6.5) che prima colpisce il palo e poi la mette dentro. E’ un ricordo del campionato italiano a ribaltare il risultato, la rete di Seferovic porta sotto l’Inter per la prima volta nella gara.
MIGLIORE EINTRACHT SEFEROVIC 7 – aveva fatto vedere buone cose quando giocava in Italia, lo svizzero è pericoloso sia di destro che di sinistro. Con la sua fisicità mette in apprensione la retroguardia dell’Inter, riuscendo spesso a fare la differenza. Due dei tre gol sono suoi;
Handanovic 7: nel primo tempo è decisivo prima su Seferovic in uscita bassa e poi su un colpo di testa di Lanig. Nella ripresa si ripete con buoni colpi da grande portiere qual è. Già in forma;
Juan Jesus 6: sembra quello più avanti nella preparazione in difesa. Si fa notare soprattutto con un grande intervento nella ripresa, quando sradica un pallone dai piedi di un avversario. In confusione anche lui nel primo tempo; (80′ Silvestre sv)
Ranocchia 5: in difficoltà per i continui tagli degli avversari, non riesce a tenere alta la difesa e spesso gli sgusciano gli avversari alle spalle; (45′ Khrin 5): davanti alla difesa combina poco e nulla, rimanendo un elemento estraneo alla manovra. Se vuole imporsi, dovrà senza dubbi metterci più personalità;
Vidic 5.5: la peggiore prestazione da quando è all’Inter, nonostante dimostri sempre di avere qualità è male assistito e spesso va in difficoltà. La velocità degli avversari lo mette in apprensione e non riesce a contrastare l’ottimo Seferovic; (73′ Andreolli sv)
Jonathan 5: male in tutte e due le fasi, non riesce mai a tenere alta la concentrazione e soprattutto spesso è fuori posizione. Negativo il suo ritorno al vecchio ruolo, meglio da interno come lo si era visto nelle ultime uscite; (45′ D’Ambrosio 5.5): partito male quest’anno, non va migliorando. Mazzarri continua a preferirgli altro sulla corsia e lui quando entra non si fa trovare pronto. Vorrebbero tutti rivederlo come quando era al Toro, veloce e propositivo, invece è solo un lontano parente di quel giocatore;
Kovacic 5.5: è l’unico che davanti alla difesa può giocare, cercando di cambiare passo e di far muovere gli esterni con i suoi passaggi precisi e di grande qualità. Spesso rimane imbrigliato dietro, senza riuscire a cambiare la partita; (59′ Hernanes 5.5): il profeta gioca una mezzora senza grandi idee, rimanendo spesso imballato e poco propositivo. Male oggi;
M’Vila 5.5: fisicamente gioca una buona prima parte della partita, senza però riuscire mai a saltare l’uomo o proporre rapidamente l’azione. Lento e involuto, meno bene delle altre volte; (45′ Laxalt 6): uno dei pochi che ci mette qualità e velocità, provando a fare qualcosa. Si prende un giallo per la troppa voglia di fare;
Obi 5: non entra in partita, tanto che Mazzarri lo lascia in panchina nella ripresa. In fase difensiva impazzisce di fronte ai continui tagli degli avversari; (45′ Guarin 6): buona prestazione sulla mezz’ala, meno bene davanti dove non si fa vedere con i suoi soliti colpi;
Nagatomo 6: bella palla dentro per il gol di Botta e poco altro. Prestazione difficile in fase difensiva; (45′ Dodo 6.5): il migliore di questo precampionato nerazzurro, gioca con grande velocità, salta l’uomo e prova a metterla dentro. Non riesce però mai a trovare qualcuno pronto a raccogliere le sue giocate;
Icardi 5: isolato là davanti, non è pericoloso praticamente mai. Sembra comunque essere totalmente fuori forma;
(59′ Chandler 6)
(77′ Madlung sv)
(79′ Oczipa sv)
(70′ Rosenthal sv)
(59′ Russ 6): ha piede e gamba per contrastare in mezzo al campo, buon impatto con la gara;
(82′ Gerzgiher sv)
(59′ Kadlec 6): corsa e grande vivacità, si fa vedere poco davanti;
(70′ Flum sv)