In casa Milan, al di là del rendimento non eccelso mostrato finora dai rossoneri, tiene sempre banco il tema infortuni. Massimiliano Allegri è giustamente preoccupato. La lista degli indisponibili, al momento, comprende ben 11 giocatori, una formazione intera, in pratica. Si va dai difensori Antonini, Bonera e Mexes ai centrocampisti Gattuso, Ambrosini e Boateng, fino ad arrivare alle punte, l’irrinunciabile Ibrahimovic, il fragilissimo Pato, Robinho ed il giovane Kingsley Boateng. Un esercito, insomma. Più di tutti, date le modalità, Allegri è preoccupato per i continui stop del Papero. A suo avviso, tutti questi infortuni subìti dal brasiliano non sono normali. Si parla di ben otto incidenti, e tutti a San Siro. Ovviamente, una sola causa, dice il mister, non c’è, anche se la coincidenza fa pensare. L’unico rimedio, a suo avviso, è quello di prestare ancora più attenzione del solito alla salute del 22enne attaccante, curando ogni minimo dettaglio. “L’anno scorso in America è stato vivisezionato, purtroppo si è fatto male ancora”, ha spiegato Allegri. La storia si ripete, quindi, ma non per questo bisogna abbattersi e gettare la spugna. La parola d’ordine dev’essere una sola: prevenzione. Non può essere che il ragazzo si infortuna così spesso per i troppi impegni, alla sua verdissima età. Può giocare più partite ravvicinate, ha le qualità fisiche per farlo, sottolinea Allegri. Che confida adesso in una riabilitazione specifica, che contribuisca a dimezzare i tempi di recupero, attualmente stimati intorno ad un mese circa. Quanto agli altri infortunati eccellenti, il Milan spera di riavere per la Champions League sia Ibrahimovic che Ambrosini: “Sono loro i due ad avere più possibilità per la Champions, non Boateng”. Anche Robinho può sperare. Tra i recuperati ci sarà di sicuro Taiwo, che dovrebbe accomodarsi in panchina in vista della sfida di domani con il Cesena. Una squadra organizzata, di grandi contropiedisti, secondo Allegri. Il Milan, considerando tutte le assenze, dovrà essere bravo ad impostare una partita umile, da provinciale. Spazio alla sciabola, più che al fioretto. In avanti dovrebbe toccare a Cassano ed El Shaarawy, con Inzaghi come possibile carta a sorpresa. Serve un Diavolo operaio e per una volta gli esteti di San Siro dovranno capire.
Undici assenze, del resto, non capitano tutti i giorni, per fortuna. Allegri spera che la nottata passi presto.