Il Trap fa sempre notizia. Più che mai quando si sbilancia su chi vincerà lo scudetto. Giovanni Trapattoni, storico allenatore del nostro calcio ed attuale commissario tecnico dell’Irlanda, ha parlato da Firenze, dove si è recato per ricevere il premio Hall of Fame del calcio italiano assieme ad altre leggende sportive come Giampiero Boniperti, Dino Zoff, Paolo Maldini e altri. Intercettato dai giornalisti presenti, Trapattoni ha incoronato la Juventus di Antonio Conte, attuale detentrice del titolo nazionale: “Questa Juventus è la favorita per lo scudetto, perchè ha carattere e qualità e in questo ricorda la mia Juve, e poi dà grandi segnali di continuità“. L’allenatore di Cusano Milanino ha allenato la Juventus dal 1976 al 1986, conquistando una lunga serie di vittorie: sette scudetti e tutte le competizioni UEFA per club, unico a riuscirci nella storia del calcio italiano. Nel suo palmares juventino figurano anche due Coppe Italia, due Coppe UEFA, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea, una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Trapattoni ha aggiunto: “Antonio Conte è un pezzo importante per questa Juve perchè sa abbinare gioco, spettacolo, mentalità e risultati. Non so se questa Juve possa arrivare in fondo alla Champions League, ci sono club più esperti, però sta acquisendo sempre più consapevolezza e quindi nessun risultato può esserle proibito“. L’ex ct della nazionale (dal 2000 al 2004, purtroppo con scarsa fortuna) ha parlato anche della Roma e dei suoi due giocatori simbolo, Francesco Totti e Daniele De Rossi, che stanno vivendo sottrazioni quasi diametralmente opposte: “Francesco non mi sorprende, sta ancora mettendo in mostra le sue immense qualità, in più sta beneficiando della nuova medicina-Zeman. Le ambizioni di questa Roma e del suo allenatore gli stanno dando ulteriore carica, il suo non è un risveglio e neppure una rivincita perchè Francesco è sempre stato un grandissimo giocatore. Premesso poi che non conosco i problemi della Roma e la questione De Rossi in particolare, dico solo che se c’è alla base l’ambizione del giocatore di misurarsi altrove, vuol dire che il problema non è tecnico“. Infine Trapattoni ha speso due parole per alcuni personaggi emergenti del nostro campionato:
“Stramaccioni e Montella, Conte a parte, mi piacciono molto. Sono molto bravi, stanno facendo giocare bene le loro squadre in base alle caratteristiche di ciascuna. Quanto alla Fiorentina non so quanto possa dar fastidio alle primissime, però sta facendo un grande calcio. E nel calcio non ci sono mai limiti“. Lo stesso Trap fu forse l’ultimo a guidare una Fiorentina da scudetto, quando nel 1999-2000 la sua Viola fu inclusa tra le “sette sorelle” papabili per la vittoria finale. La squadra di Prandelli raggiunse risultati migliori a livello globale, ma non è mai stata in corsa per il titolo in campionato.