Avversario interessante per il Napoli, nei sedicesimi di Europa League: l’urna di Nyon ha designato lo Swansea, società gallese che però partecipa al massimo campionato inglese. Non solo: è stata la prima squadra di un altro paese a partecipare alla Premier League (così denominata dalla stagione 1992-1993), dopo la promozione dalla Championship nel . In precedenza aveva già preso parte alla serie A inglese nel triennio 1981-1983. Due stagioni fa l’allenatore era Brendan Rodgers, attualmente alla guida del Liverpool: oggi la squadra gallese è diretta dal danese Michael Laudrup, ex trequartista anche di Lazio, Juventus e Barcellona. Nel palmares dello Swansea figurano 9 coppe del Galles (la prima nel 1912-13, l’ultima nel 1990-91) e soprattutto 1 coppa di Lega inglese, conquistata l’anno scorso a spese del Bradford City (5-0 in finale, in semifinale aveva eliminato il Chelsea). Attualmente occupa la decima posizione in campionato (20 punti) mentre in Europa League si è qualificato come secondo nel gruppo A, dietro al Valencia e davanti a Kuban Krasnodar e San Gallo.
Sulla scia del predecessore Rodgers, Michael Laudrup ha dato alla sua squadra una mentalità aperta, e un modulo frizzante: il 4-2-3-1. Il portiere è l’olandese Michel Vorm, trentenne ex Utrecht. In difesa i teorici titolari sono Angel Ramat, spagnolo di 31 anni ex Terrassa, a destra e il gallese Ben Davies (20 anni) a sinistra; in mezzo troviamo solitamente l’ex genoano Chico, che in Premier League ha saputo raccapezzarsi meglio, e il capitano Ashley Williams, ventinovenne in squadra dal 2008. A centrocampo Jonathan De Guzman, olandese di origini canadesi in prestito dal Villarreal, e Jonjo Shelvey. Quest’ultimo è una promessa del calcio inglese: nell’estate 2010 il Liverpool spese 2 milioni di euro per acquistarlo dal Charlton; nell’esperienza ad Anfield (70 presenze complessive, 11 gol e un prestito al Blackpool di mezzo) ha mescolato cose buone e meno buone, finendo per essere ceduto ai gallesi l’estate scorsa, per circa 5 milioni di euro. A destra gioca Nathan Dyer, a sinistra invece Wayne Routledge: sono due ali che miscelano velocità e tecnica in buona misura, presenziando spesso in zona gol. Il trequartista centrale nonché seconda punta all’occorrenza è un altro spagnolo, Michu Perez Cuesta. Prelevato a prezzo di saldo (quasi 3 milioni) dal Rayo Vallecano, dopo i 17 gol del 2011-2012, è diventato uno dei migliori attaccanti della Premier League. L’anno scordo ha messo a segno 18 gol in campionato e 4 nelle coppe, quest’anno è fermo a quota 2 in Premier ma ha già colpito 4 volte in Europa League. Il centravanti…
…è l’ivoriano Wilfried Bony, venticinquenne arrivato dal Vitesse per quasi 14 milioni di euro. Prima alternativa ai titolari è lo spagnolo Pablo Hernandez, in evidenza nel Valencia di qualche stagione fa.
Il reparto avanzato, che può contare sui tre giocatori più rappresentativi: Routledge, Michu e Bony. Il primo era considerato una promessa quando emerse appena ventenne nella prima squadra del Crystal Palace, non a caso lo acquistò il Tottenham. Del secondo si è già detto mentre Bony è un centravanti ben equipaggiato, forte fisicamente e con un buon fiuto del gol. Insieme possono mettere in difficoltà la difesa del Napoli, soprattutto penetrando dalle fasce: i movimenti di Michu e la velocità di Routledge potranno dare filo da torcere ai vari Maggio, Zuniga, Reveillere ed Armero, meno accorti nella loro metacampo.
La difesa non è propriamente impenetrabile: in 16 partite di Premier League lo Swansea ha subito 21 reti, una in meno rispetto a quelle realizzate, e l’anno scordo ne incassò in tutto 51. Gli interpreti non sono del tutto affidabili: i centrali, Chico e Williams, hanno grinta e la giusta dose di esperienza ma possono soffrire gli avversari tecnicamente superiori. Tra Higuain e i vari Callejon, Mertens e Insigne il Napoli dovrebbe capitare a fagiolo.
Michu, attaccante spagnolo di 27 anni. Atterrato al Liberty Stadium nell’estate 2012 è diventato un idolo dei tifosi, segnando tanti gol spesso non banali. Pur non essendo velocissimo ha un buon bagaglio tecnico e sa muoversi tra le linee; è inoltre dotato di fiuto del gol anche se non si può ancora considerare un bomber di razza. Le sue combinazioni con Bony possono dare ottimi risultati.
Michael Laudrup, nato a Frederiksberg il 15 giugno 1954 (49 anni). Ex nazionale ed uno dei migliori giocatori della Danimarca (104 presenze e 37 gol in nazionale), ha giocato con KB, Brondby, Juventus, Lazio, Barcellona, Real Madrid, Vitesse Kobe ed Ajax. Da allenatore ha iniziato nel , come vice della nazionale danese. Poi dal 2002 Brondby, Getafe, Spartak Mosca, Maiorca e Swansea a partire dal 2012. Laudrup è un allenatore ancora giovane ma con un bggaglio di esperienze già variegato: il suo Swansea è avversario insidioso per tutti in Premier League, anche se quest’anno ha quasi sempre perso contro le cosiddette grandi.
(Carlo Necchi)