L’Inter accede alla fase a gironi dell’Europa League, i cui raggruppamenti sarano sorteggiati domani alle 13. Il sofferto pareggio per 2-2 della gara di ritorno basta a suggellare il 2-0 dell’andata: decidono le reti di Palacio e Guarin.
Stramaccioni lancia Juan Jesus a sinistra avanzando Nagatomo nel trio di centrocampo, nel ruolo che tra poco potrà essere, all’occorrenza, di Alvaro Pereira. In attacco Coutinho a supporto di Cassano e Palacio, con Sneijder e Milito in panchina. Prima del match standing ovation e lacrime per Julio Cesar, al passo d’addio dopo sette anni per le note ragioni di bilancio. Il Vaslui lascia inaspettatamente in panchina il leader Sanmartean: dentro l’atletico Tukura e spazio alla fantasia del giovane Stanciu, imbrigliato in dettami di contenimento nella gara di andata. Titolari anche Varela a sinistra al posto di Milanov, Cordos in mezzo alla difesa in luogo di Charalambous e il portiere di scorta Straton. Alla vigilia Strama ha invocato organizzazione, rabbia e fame: nel borsone nerazzurro non manca la prima; ognuno interpreta la movenze giuste e la squadra pare solida anche se non spettacolare. L’occasione più ghiotta capita al 13′: punizione da destra di Cassano, Samuel inzucca perentorio e coglie in pieno la traversa. Si parlava di fame, ingrediente forse carente nei primi 45 minuti. L’Inter rispetta la consegna ma diluisce un pò troppo il fraseggio di contenimento cercando poco lo strappo verticale. Il Vaslui ne approfitta sfruttando una retroguardia tutto sommato solida la vena di Stanciu, depresso da consegne tattiche una settimana fa. Al 34′ il talentino buca la difesa da sinistra (Samuel sale tardi) e imbecca lo scatto di Antal: l’ala destra anticipa Castellazzi che lo stende in area. Rigore ed espulsione ineccepibili: sarà lo stesso Stanciu a sbrigare la pratica dal dischetto, spiazzando il debuttante Vid Belec. Con l’uomo in meno Stramaccioni deve togliere Cassano, che esce col pollice alzato: nel 4-4-1 Coutinho fa l’ala destra, Palacio l’unica punta e Nagatomo affianca Cambiasso nell’inedita coppia centrale. Il Vaslui preme inizialmente poi rallenta, l’Inter costruisce una bella azione in velocità conclusa dal sinistro sballato di Jonathan. Si va all’intervallo non senza una punta di preoccupazione.
Ci vuole sicurezza, ci vuole Fredy Guarin: il colombiano subentra a Samuel consentendo a Nagatomo di tornare al suo ruolo naturale (Juan si sposta centrale). Con maggior peso a centrocampo l’Inter si difende molto meglio contenendo il Vaslui senza troppo patemi. La contromossa rumena si chiama Sanmartean, inserito al posto di Cauè (58′). Ma l’Inter non si lascia intimidire e mantiene attenta la difesa grazie all’impegno di tutti in fase di non possesso. Al 67′ c’è una punizione sulla trequarti mancina: Guarin guarda in mezzo ma calcia rasoterra sul primo palo, e solo un guizzo felino consente a Straton di evitare la beffa. Al 75′ il Vaslui approfitta di una rimessa laterale per bucare la difesa nerazzurra, ma il destro di Celeban da buona posizione muore solo in secondo anello. Azione seguente: Jonathan intercetta e serve Coutinho che distende il contropiede e lancia Palacio; Rodrigo rientra sul sinistro eludendo Cordos ed infila Straton (76′). Fatta? Macchè, ci si mette l’ultimo arrivato: sul corner di Salageanu Belec esce alla Tarzan e si fa anticipare da Varela, che insacca di testa (79′). La pazza Inter soffre ma tiene botta: su tutti Zanetti, la cui cavalcata è senza tempo, e Guarin, che affigge personalmente il pareggio al tabellone con una discesa di potenza, rispolverando progressione e destro di Matthaus (92′). Finisce 2-2 e va bene così: il barone Liedholm sarebbe stato fiero di questi nerazzurri, migliori in uno in meno.
Il tabellino
Marcatori: 35’Stanciu (V) rig., 76’Palacio (I), 79’Varela (V), 92’Guarin (I).
Inter (4-3-2-1): Castellazzi; Jonathan (82′ Ranocchia), Silvestre, Samuel (46′ Guarin), Juan Jesus; Zanetti, Cambiasso, Nagatomo; Coutinho; Cassano (34′ Belec), Palacio. (Benassi, Sneijder, Livaja, Milito). All.Stramaccioni.
Vaslui (4-2-3-1): Straton; Celeban, Salageanu, Cordos, Varela; N’Doye, Caue (58′ Sanmartean); Stanciu (78′ Buhaescu), Tukura, Antal, Sburlea. (Coman, Milanov, Costin, Charalombous, Varga). All.Sumudica.
Arbitro: Manuel De Sousa (Portogallo).
Ammoniti: Cordos (V), Guarin (I), Sanmartean (V), Antal (V) per comportamento non regolamentare, Coutinho (I) per perdita di tempo.
Espulsi: 34′ Castellazzi (I) per fallo da ultimo uomo.
Le pagelle
Inter 6,5
Forse un pò in ritardo sul lancio di Stanciu, ma l’errore è di reparto.
Positivo dietro (non è lui a sbagliare il fuorigioco) ad anche propositivo davanti, nei limiti del possibile: è lui a lanciare il contropiede dell’1-1 dall’82’RANOCCHIA 6 Minuti roventi: aiuta a rastrellare l’area.
Mezzo in più per la traversa, ma dietro pattina. E’ lui a tenere in gioco Antal nell’azione del rigore dal 46’GUARIN 7 Entra con la squadra in riserva, anche mentale: benzinaio per anima e corpo dei compagni, cui offre corsa ed infonde sicurezza. Non ci stava a perdere: pareggia da solo.
In versione mastro Lindo sgrassa Sburlea dall’area e rinvia diversi palloni minacciosi.
Sicurezza che sorprende: chiude bene e gioca il pallone quando può. Un solo buco, ma glielo perdona pure Celeban. Addirittura meglio da centrale.
C’è un solo modo per fermarlo: sparargli.
Dà equilibrio nel primo tempo, più in affanno nella ripresa ma c’è Guarin che compensa.
Interno, centrale di centrocampo e poi terzino.Non a suo agio sul bagnato, sbaglia diverse giocate pur tenendo sempre bene la posizione.
Il grande sacrificio fisico tattico ne intacca la lucidità in fase di rifinitura: lancia bene Palacio ma sballa altri due comodi assist, uno per tempo. Perdonato.
Pennella sulla zucca di Samuel: traversa. Finchè resta è il più vivace, esce per Belec, non se la prende dal 34’BELEC 5,5 Entra senza paura ma sbaglia l’uscita sul gol di Varela.
Deve fare reparto da solo: col centrocampo più spesso ci riesce, pur spendendo moltissimo. Va a segno e sfiora il raddoppio.
All.STRAMACCIONI 6,5 Meglio in dieci con Guarin, vuol dire due cose: la squadra ha carattere ma può aver anche bisogno di trovarsi in difficoltà per reagire. Non una bellissima notizia per i cuori nerazzurri, d’altronde abituati ad un’Inter mai normale.
Vaslui 6,5
Presentato a sorpresa, paratissima su Palacio, bucato da Guarin.
Non scalfisce Juan nè aggredisce Nagatomo, quando può calciare spara alle stelle.
Meglio in impostazione che nelle chiusure.
Modi grezzi, soffre i movimenti di Palacio.
Solido e in gol, si scioglie solo davanti a Zanetti (capirai).
Meno intraprendente rispetto all’andata, quando i suoi giocarono col 4-5-1. Frenato da esigenze di copertura, si limita a fraseggi di raccordo.
Titolare a sorpresa, s’impegna ma incide poco dal 58′ SANMARTEAN 6 Grande escluso, prova a suggerire ma sbatte sul muro interista.
Metamorfosi kafkiana rispetto all’andata: molto in palla, guizza, propizia e realizza il rigore, cerca l’assist dal 78’BUHAHESCU s.v. Non si nota.
Altro inserimento inedito: bel fusto, rincula bene nelle due fasi anche se contro Guarin sbiadisce.
Attivo come all’andata ma meno efficace: al netto “solo” il rigore procurato.
Perde il confronto con Silvestre.
All.SUMUDICA 6,5 Conoscesse la pazza Inter forse ci avrebbe creduto di più. I suoi restano in gara sino all’ultimo, del resto lui Guarin non ce l’ha.
Arbitro MANUEL DE SOUSA 6,5 Bene nelle decisioni chiave, a cominciare da rigore ed espulsione di Castellazzi.
(Carlo Necchi)