Questo pomeriggio si è tenuta a Dimaro, sede del ritiro estivo del Napoli, la conferenza stampa di Walter Mazzarri, introduttiva alla nuova stagione che la squadra campana sta per affrontare. Il mister è stato interpellato su diversi temi, a cominciare dal calciomercato, che per ora non ha mosso passi significativi. Alla domanda su cosa manca agli azzurri per essere competitivi, Mazzarri ha risposto svicolando il più possibile: “A livello generale il Napoli è competitivo, bisogna capire cosa s’intende per essere competitivi. In questi anni il Napoli è sempre ha sempre proposto un calcio piacevole, propositivo, e questo è già un successo. Poi si può sempre migliorare” A domanda più specifica (“cosa ti aspetti dal mercato?”), il tecnico livornese è stato più esplicito: “Quando un gruppo cresce in modo esponenziale, come è successo a noi, bisogna fare acquisti mirati. Pochi, ma buoni, e questo la società lo sa: nell’ultima riunione tecnica sono stato molto chiaro con Bigon. L’importante è essere tutti chiari“. Indicazioni più precise sono arrivate sull’undici titolare che Mazzarri sembra avere in mente. E’ tema di dibattito il ruolo di Lorenzo Insigne, rientrato da Pescara con grandi credenziali ed enormi aspettative, che lo dipingono come il più facile erede di Lavezzi, in campo e nel cuore dei tifosi. Mazzarri ha smorzato gli entusiasmi: “Faccio presente che nella mia carriera ho allenato giocatori giovani che poi sono esplosi. Detto ciò, Insigne è un’incognita: fare certe cose a Pescara è u conto, rifarle a questi livelli è un altro paio di maniche. Bisogna aiutare Insigne, deresponsabilizzarlo, i giornalisti devono lasciarlo in pace. Stesso discorso vale per Vargas: hanno ottime potenzialità ma non sarà il tempo a dire se sono pronti per gestire le pressioni di Napoli“. L’idea per l’attacco è di partire con Goran Pandev (“sarà titolarissimo, spero non abbia cali di condizione ma può sostituire Lavezzi, pur con caratteristiche diverse“), assieme agli intoccabili Hamsik e Cavani. Riguardo al Matador Mazzarri si è limitato a dire che “non sono la persona più adatta a rispondere di questo. I giocatori importanti li vorrei sempre, io chiedo i giocatori che servono, poi se non è possibile si fanno altri programmi, senza problema“. Insomma, la delega sulla questione Cavani è passata al volo alla società, da cui attendiamo novità ormai da oltre un mese. Infine una novità tattica, preannunciata da Mazzarri che sta preparando un Napoli camaleontico:
“Rispetto agli anni scorso voglio far conoscere ai giocatori un nuovo modulo, il 3-5-1-1 che va molto di moda e che ha usato anche la Juventus. Lo faccio anche per essere più imprevedibile: quest’anno dovremo essere in grado di cambiare pelle anche tra un tempo e l’altro“. I punti sono chiari: il Napoli punta a restare dov’è, per migliorare ci vuole qualche ritocco, Insigne e Vargas partono in panchina, per Cavani rivolgersi in direzione. Non l’inizio più entusiasmante dell’era Mazzarri: che sia preludio alla miglior stagione?