Allegri e Pazzini rischiano il taglio. Ne è convinto l’agente Fifa Diana, che intervistato in esclusiva dalla nostra redazione ha svelato il futuro dei due rossoneri: lontano da Milanello.
Sono diversi i calciatori del Milan che ad inizio anno, in occasione del mercato di riparazione che aprirà i battenti il prossimo 4 gennaio, potrebbero fare le valigie e lasciare Milanello. Fra questi vi è senza dubbio il centrocampista Antonio Nocerino. L’ex Palermo ed ex titolare fisso al fianco di Ibrahimovic e Boateng, è completamente fuori dall’11 titolare e Massimiliano Allegri non sembra considerarlo. La sua cessione era già stata ipotizzata in occasione del mercato estivo quando Inter e Napoli si interessarono al ragazzo, poi il tutto decadde. L’ultima idea porta in casa Torino. Stando a quanto riportato stamane da Tuttosport, il tecnico dei Granata, Giampiero Ventura, vorrebbe il rossonero per il suo 3-5-2, giocatore che unirebbe esperienza, qualità e carattere, tutto ciò che serve per una squadra in cerca di un leader (dopo la cessione di Rolando Bianchi), come appunto il Torino. Ventura conosce Nocerino da tempo, avendolo allenato ai tempi del Messina, e non è da escludere che a breve il Toro possa presentare un’offerta concreta al Milan, alla luce anche degli ottimi rapporti intercorsi fra le due società.
Il Milan si dice naturalmente pronto a cedere il giocatore al miglior offerente, in caso di un’offerta che dovrebbe aggirarsi attorno ai 3/5 milioni di euro. Galliani ha pagato infatti Nocerino soltanto 500 mila euro e di conseguenza realizzerebbe un’importante plusvalenza accettando la somma di cui sopra. Altro calciatore che potrebbe fare le valigie a gennaio è Riccardo Saponara. Il talentuoso ex Empoli, sbarcato a Milanello in estate, ha trovato fin qui poco spazio nell’11 titolare, bloccato prima da un infortunio fastidioso, e poi dall’esplosione di Ricardo Kakà. Le cose per il giovane trequartista potrebbero complicarsi ulteriormente in vista di gennaio, quando sbarcherà a Milanello Keisuke Honda, altro trequartista che vorrà giocarsi tutte le sue carte per scendere in campo ogni weekend dal primo minuto.
Che Seedorf e Allegri non si fossero mai amati lo si era già capito in occasione del periodo di convivenza a Milanello, ma da ieri sera c’è stata di fatto la conferma. Il centrocampista olandese del Botafogo, bandiera decennale del Milan, ha rilasciato un’intervista all’emittente brasiliana SporTv, non lesinando attacchi nei confronti del tecnico dei rossoneri. Tornando a parlare del suo addio a Milanello, Seedorf non usa giri di parole: «Il motivo per cui sono andato via dal Milan è stato, senza dubbio, per via del suo attuale tecnico, Massimiliano Allegri – ha spiegato -. I rapporti con lui non erano al massimo, non c’era grande feeling. Mi faceva giocare le grandi partite come quelle contro Barcellona o Juventus e poi non venivo schierato in campo per altre quattro. Io ero abituato a giocare sempre». Una situazione spiacevole per Seedorf, che lo stesso “senatore” argomenta così: «Stando fuori, agli occhi del mondo sembrava che io non fossi al top dal punto di vista fisico. Se vuoi rimanere in forma, anche se non sei più giovanissimo, devi giocare con regolarità e l’esempio sono Scholes e Giggs . Allegri questo non me lo permetteva, fu un peccato».
Una vera e propria cannonata di Seedorf nei confronti di Allegri, resa ancora più pungente dal fatto che lo stesso Clarence sia considerato uno dei principali candidati a sostituire proprio il Conte Max sulla panchina del Milan a partire dalla prossima estate, pupillo del presidente Berlusconi. Altro serio contendente per il posto di allenatore rossonero è Filippo Inzaghi, allenatore della Primavera rossonera, anch’egli uscito allo scoperto nelle scorse ore: «Il mio rimpianto è non aver giocato di più a fianco di Ibrahimovic nel mio ultimo periodo al Milan – ha sottolineato Superpippo – credo fossimo fatti per giocare assieme. In realtà non fu possibile, sapete tutti com’è andata… Avessi potuto fare coppia stabile con Ibra, forse adesso sarei ancora in campo». Inzaghi non lo esplicita ma ha naturalmente nel mirino Allegri, che utilizzò Superpippo con il contagocce, spesso e volentieri facendolo entrare in campo al 90esimo, durante i minuti di recupero.