La Roma di Andreazzoli supera la Juventus all’Olimpico per 1-0. Match deciso dal gol di Totti, il 224esimo in serie A, in apertura di secondo tempo. La vittoria dei giallorossi è frutto di una partita dispendiosa che l’ha vista cercare con insistenza la rete soprattutto nel secondo tempo. I bianconeri invece sono sembrati molto stanchi dopo le ultime gare disputate contro Fiorentina e Celtic, risultando meno brillanti del solito. Con la vittoria odierna la Roma scavalca momentaneamente Udinese e Catania, arrivando al settimo posto, mentre i bianconeri restano primi con 5 punti di vantaggio sul Napoli, impegnato domani contro la Sampdoria.
Primo tempo monotono con le due squadre attente a non concedere nulla agli avversari. Nella ripresa è tutta un’altra storia: in pochissimo tempo le squadre si allungano lasciando diversi varchi per colpire. Il primo ad approfittarne è Totti. Dopo il gol subito la Juventus cerca la via del gol con insistenza, ma le energie utili per colpire latitano. La Roma regge bene e rischia più volte di raddoppiare con azioni di contropiede.
Roma più accorta ed equilibrata. Lo scatto d’orgoglio che i tifosi invocavano è arrivato. Partita dura e sofferta, ma alla fine i tre punti sono meritati. Da sottolineare la fase difensiva. Non era facile non subire gol dalla squadra con il miglior attacco della serie A. La Roma ci è riuscita grazie all’organizzazione e a un atteggiamento accorto.
I bianconeri replicano la prestazione di 4 mesi fa al Meazza contro il Milan. Anche lì la squadra arrivava da un brillante 3-0 rifilato in Champions League (al Chelsea campione in carica) e rimediò una sconfitta di misura. Questa sera i segnali di stanchezza sono gli stessi e arrivano da più giocatori. La scarsa brillantezza emerge soprattutto dopo il gol subito, con l’incessante incapacità nel trovare la via del tiro.
Non convince nella gestione del match. Partita maschia fin dall’avvio. Non fa nulla per tutelare gli interpreti e rimedia urla da una parte e dall’altra.
Il pubblico giallorosso mette, per una serata, da parte la rabbia per una stagione deludente spingendo la squadra al successo in casa contro la Juve che mancava da 9 anni. Il rapporto tra squadra e città sembra ricucito. Per ora.
Le sue uscita fanno venire le palpitazioni ai tifosi giallorossi, ma alla fine il suo apporto risulta privo di sbavature. A conti fatti gli arriva un solo tiro: risponde alla grande sulla punizione velenosa di Pirlo.
Traballa non poco, soprattutto quando è pressato. Però riesce ad adattarsi bene nella difesa a 3, facendosi trovare pronto ai vari appuntamenti che lo impegnano.
Corre tanto, anticipando spesso e volentieri gli avversari in area. Attenzione costante mostrata nelle diverse situazioni che gli si presentano.
Sempre rapido e preciso nel gioco aereo. Limita al massimo Matri togliendogli ogni via di rifornimento. Impeccabile.
Si presenta bene al nuovo pubblico il greco. Chiusure attento e coraggio non da poco mostrato sulla fascia.
Cerca spesso attimi e spazi utili per ripartire, ma non trova l’ispirazione giusta per bucare la difesa bianconera. Molto utile e preciso nella circolazione di palla.
(dal 23’ s.t. BRADLEY 6 Dà più quantità a centrocampo correndo molto in ogni dove e spezzando spesso l’azione avversaria.)
Lotta come un leone a centrocampo, dando spesso una mano decisiva anche al reparto difensivo.
Unica nota stonata nel concerto capitolino. Non riesce a contenere Lichtsteiner nella prima frazione. Un po’ meglio nella ripresa, ma solo perché cala lo svizzero. (dal 38’ s.t. BALZARETTI s.v.)
Sempre pronto all’inserimento, mai fermo ad aspettare palla. Velocissimo nell’uno contro uno riesce ad allargare spesso la linea difensiva degli avversari.
Decide lui il match con un tiro imparabile dai 30 metri. Per il resto, partita all’altezza con ottime aperture e grandi intuizioni che illuminano la manovra giallorossa. (dal 42’ s.t. FLORENZI s.v.)
Risponde alle ultime critiche ricevute con una gara positiva. Si sacrifica spesso e volentieri finchè il fiato regge, trova più volte l’imbucata giusta per smarcarsi, ma il gol non arriva.
All. ANDREAZZOLI 6,5 Decide di affrontare la capolista con un modulo a specchio. Gli va dato atto di aver ricompattato il reparto difensivo, molto più accorto e organizzato. La vittoria di oggi è uno scatto di orgoglio. Ora sta a lui cavalcarlo fino alla fine della stagione.
Sempre reattivo e attento sulle minacce che gli si prospettano davanti. Impotente sul gol subito.
Meno reattivo del solito. Allo stesso tempo occorre sottolineare l’ennesima partita positiva.
Testa e gambe in campo. Sbriga diverse situazioni pericolose in area, risolvendo le situazioni difficili che la difesa deve fronteggiare.
Conferma l’ottima impressione destata a Glasgow con una prestazione positiva. Molte chiusure puntuali e interventi efficaci.
Lotta bene sulla fascia, incitando spesso i compagni a imitarlo. Nella ripresa segnali di stanchezza e le sue discese non si vedono più.
Esaurisce ben presto le energie mostrando meno quantità del solito e sbagliando troppi passaggi.
(dal 26’ s.t. ANELKA 6 Fa da collante tra il centrocampo e l’attacco, svariando per tutto il versante offensivo. Trova un assist elegante per Giovinco, ma il torinese si fa trovare impreparato.)
Si innervosisce ben presto visto le continue steccate che riceve dagli avversari. Una su tutte quella di Totti nel primo tempo. Ci prova fino alla fine, ma i meccanismi della squadra sono incastrati e le sue giocate non godono di assistenza.
Troppo impulsivo. Perde troppi palloni, non riuscendo a dare vitalità alla manovra.
Fuori fase. Spesso sbaglia movimenti e giocate, manifestando un leggero senso di confusione. Da recuperare.
(dall’ 11’ s.t. PADOIN 5,5 Si fa trovare spesso pronto per il cross o per l’inserimento, ma non riesce a dare continuità alle idee dei compagni.)
Pur impegnandosi al massimo non riesce a trovare spazi e tempi per colpire.
Impalpabile. Non riesce a tenere la sfera e spesso complica incomprensibilmente la giocata, perdendo spesso palla.
(dall’11’ s.t. GIOVINCO 5 Perde una quantità elevata di palloni, non riuscendo a entrare mai concretamente nel match. Si addormenta su una splendida intuizione di Anelka “ciccando” clamorosamente il tiro da pochi passi.)
All. CONTE 5,5 Giocare tre partite di fila in così pochi giorni non è facile. Decide di affidarsi alla squadra dopo aver avuto risposte positive dal loro recupero, ma in campo i giocatori deludono e arriva la quarta sconfitta in campionato. Decisamente troppo.
(Francesco Davide Zaza)
Marcatore: Totti al 13’ s.t.
Stekelenburg; Piris, Burdisso, Marquinhos; Torosidis, De Rossi, Pjanic (dal 23’ s.t. Bradley), Marquinho (dal 38’ s.t. Balzaretti); Lamela, Totti (dal 43’ s.t. Florenzi); Osvaldo. (Lobont, Goicoechea, Taddei, Romagnoli, Perrotta, Tachtsidis, Lucca, Lopez). All. Andreazzoli.
Buffon; Barzagli, Bonucci, Caceres; Lichtsteiner, Vidal (dal 26’ s.t. Anelka), Pirlo, Pogba, Asamoah (dall’11’ s.t. Padoin); Matri, Vucinic (dall’11’ s.t. Giovinco). (Storari, Rubinho, Marrone, Isla, Giaccherini, Quagliarella). All. Conte.
Arbitro: Rocchi di Firenze (Di Liberatore-Manganelli/Tonolini/Orsato-Damato).