La Juventus scrive la storia al ‘Bernabeu’, conquistando di grinta, carattere e cuore la finalissima di Berlino del 6 giugno. Fondamentale, con il gol più importante della stagione, Alvaro Morata: il secondo “gol dell’ex” del giovane attaccante di scuola Real – un fulmine che stravolge il cielo sereno di Madrid – punisce duramente una squadra che non è parsa galactica, seppur meritasse fino all’1-1 forse anche un altro gol. Poi, però, la squadra di Allegri ha legittimato il pari, rischiando anche di chiudere la partita con Marchisio e Pogba. Il sogno bianconero di tornare in finale a 12 anni di distanza da Manchester è realtà A fine tempo avevamo detto che quanto visto sin lì non sarebbe bastato alla Juve. Il concetto si ribalta, ancor più duramente, dopo la ripresa: mancano grandissime occasioni create e voglia furibonda di prendersi la finale. Cosa che invece non è mancata dall’altra parte Reggere e trionfare dopo un primo tempo così vale una medaglia d’oro al valore sportivo. Nel secondo tempo si merita con il carattere e con i fatti, sul campo, di essere degna rivale del Barcellona dei fenomeni A voler essere pignoli ci poteva stare anche un altro rigore per intervento di Evra su Hernandez. Da italiani, va bene così…
Termina sull’1-0 per il Real Madrid il primo tempo al ‘Bernabeu’, su ritmi molto più bassi delle attese probabilmente per colpa del caldo soffocante. Per gli uomini di Ancelotti (voto 6,5) gol di Cristiano Ronaldo (voto 6,5) su calcio di rigore, per fallo di Chiellini (voto 5) su James Rodriguez (voto 6): in un primo momento – tra le furibonde proteste della Juve – sembrava un contatto regolare; poi, rivedendo l’azione, da condannare l’entrata poco intelligente (eufemismo) del difensore juventino. La squadra di Allegri (voto 6) rischia parecchio in un paio di occasioni, a firma CR7 e Bale (voto 6), salvata da Buffon (voto 6,5); pericoloso anche Benzema (voto 6,5), rientrato dopo un mese di stop per infortunio senza farlo notare. In avanti, invece, nonostante il trotterellante Tevez (voto 6) sempre in odore di pericolo per gli avversari, pochissimo a referto: un tiro di Vidal (voto 5,5) dal limite parato da Casillas (voto 6) e poco altro, con una serie di corner non sfruttati anche per la serata non brillante di Pirlo (voto 5).
Meritatamente in vantaggio, stando alle occasioni create. Ronaldo è un’assicurazione sul gol, nel senso che di fatto – vista la media – ne segna almeno uno a partita. Ancelotti lo sa e non ha lanciato inutili assedi, tenendo energie in vista della ripresa Niente di eccezionale, si mangia anche un gol che solitamente farebbe a occhi chiusi. Però il rigore più pesante della stagione se lo prende senza tremare e lo segna senza problemi Non ci sono insufficienze anche se non si è trattato di un monologo o di un primo tempo perfetto. Lui è tra i meno brillanti, anche perchè deve sbattersi in un ruolo non propriamente adeguato, in ripiegamento Senza l’ingenuità di Chiellini sarebbe ancora sullo 0-0, ma senza le parate di Buffon e un briciolo di imprecisione degli attaccanti avversari potrebbe essere sotto anche per 2-0… Ci vorrà qualcosa di più di questo per passare, questo è il verdetto in sintesi Interventi decisivi su Bale e Benzema, che non lo sorprendono nè dalla distanza nè da vicino. Tiene in partita i suoi, evitando tracolli anticipati Anche Pirlo, visto il livello, è molto deludente. Ma lui ha ben poco da protestare, purtroppo: in area interventi così sono sconsigliabili. Se ne dimentica proprio nel momento più importante (Luca Brivio)
CASILLAS 7: Sul gol può far poco, la difesa permette a Morata di centrare la porta da pochi metri e lui devia soltanto. Per il resto tiene aperta la contesa su Marchisio e Pogba, nel finale
CARVAJAL 6,5: Partita di grande corsa e duri scontri con chiunque gli capiti a tiro, manca di qualità ma è tutto scritto nel curriculum, non è certo lui a dover risolvere le partite per il Real
MARCELO 6,5: E’ probabilmente l’attaccante più pericoloso dei padroni di casa, visto che gioca costantemente sull’ala sinistra. Sicuramente è tra i migliori in assoluto in campo, pur senza trovare la zampata giusta
SERGIO RAMOS 5,5: Randella per tutta la partita, riservando un trattamento per nulla di favore all’ex compagno di squadra. Quel Morata che però, nel momento decisivo, lo punisce (e lui sbaglia il movimento sul fuorigioco)
VARANE 6: Anche lui impegnato più su Morata che sull’arretratissimo Tevez, non combina disastri nè fa molto per impedire alla punta della Juve di segnare il gol decisivo
KROOS 5,5: Ordinato come sempre, non trasmette però quella carica e quella voglia che ci vorrebbe negli assalti delle Merengues. E sul gol è forse il più colpevole, visto che lascia tirare Morata
J. RODRIGUEZ 6: Furbo a prendersi il fallo in occasione del rigore trasformato da Ronaldo, tocca tanti palloni ma senza riuscire più a centrare cross particolarmente taglienti o tiri in porta di livello
ISCO 5: In difficoltà in un ruolo che abbiamo capito non essere fatto per lui, dimostra buona forma lottando fino alla fine ma senza mai incidere
C. RONALDO 6: Il gol, la freddezza nel segnare il penalty, il 10° sigillo in 12 partite di Champions. E basta, però: quando serve lui a trascinare la squadra, scompare
BENZEMA 6: Fino a quando regge, impegna i centrali della Juve, trovandosi davanti un grande Buffon. Poi mancano le gambe e viene sostituito
BALE 5: Quando aziona il mancino è una specie di cannone umano. Ma le accelerazioni dei tempi di Londra sembrano scomparse… Soprattutto nella ripresa avrebbe i palloni giusti a disposizione ma non ne approfitta
(J. HERNANDEZ 6: Si muove bene, rischia di regalare un altro rigore ai suoi con il contatto di Evra in area ma non segna. Ancelotti lo aveva chiamato in causa principalmente per quello)
ALL. ANCELOTTI 5: Non trova il bis della ‘decima’, non riesce a caricare i suoi come l’occasione richiedeva e come il pubblico si aspettava. Ed esce, stavolta meritando l’eliminazione
BUFFON 8: E’ lui a firmare l’impresa juventina, parando tutto il parabile nel primo tempo. Nel secondo poi “serve” di meno alla causa, ma solo perchè il Real non tira più pericolosamente in porta
LICHTSTEINER 6,5: Corre tantissimo e ormai si può dire tutto tranne che sia una sorpresa. Esagera anche, a tratti, uscendo dalla sua zona e prendendosi un’ammonizione, ma il carattere e la forma fisica sono eccellenti
EVRA 7: Decisivo nel secondo tempo, quando con un paio di diagonali di livello (una anche al limite del fallo) riesce a blindare l’1-1
BONUCCI 6: Più volte perforato dalle offensive del Real in zona centrale, deve ringraziare San Buffon
CHIELLINI 6: Si rifà nel secondo tempo, dopo la sciocchezza del rigore nel primo. Solido e grintoso, pur tremando in alcune occasioni
MARCHISIO 6,5: Se quell’errore a tu per tu con Casillas fosse costato la finale sarebbe stato da arresto. Ma la prestazione nel complesso è positiva
PIRLO 5: Nota fuori spartito nella serata, davvero una sorpresa visto il livello che Pirlo ha sempre mantenuto in carriera. Sbaglia tanto e deve addirittura essere sostituito nel finale, segnale di un match deludente
POGBA 7: Il fatto che cresca alla distanza invece che crollare, come si potrebbe pensare dopo mesi di assenza, è quasi sovrumano. Assist chiave per il gol di Morata
VIDAL 6: Un pò confusionario, come gli capita di recente. Trotta avanti e indietro per 90 minuti e oltre, sacrificando la qualità a vantaggio della quantità
TEVEZ 6: Allunga con qualche corsa a perdifiato il Real, tenendo palloni e conquistando falli importanti. E’ quasi più centrocampista che attaccante, per l’occasione, ma va benissimo anche così
MORATA 8: Il gol è inestimabile, vale svariati milioni di euro ed è il più importante della sua breve carriera, finora. Il fatto che elimini, con 2 dei 3 sigilli totali nel doppio confronto, la “sua” squadra – visto che è un canterano – è una beffa atroce per Florentino Perez & co
(LLORENTE 6,5: Nei pochi minuti in cui viene chiamato in causa non sbaglia nulla e regala a Pogba il pallone che valeva il 2-1)
(BARZAGLI 6: Quando si aggiunge a Bonucci e Chiellini sigilla definitivamente il punteggio, senza tremare (quasi) mai)
(PEREYRA SV)
ALL. ALLEGRI 8: Vince il duello con Ancelotti, conquista una finale meritata e che corona in maniera spettacolare un’annata già strepitosa e che può diventare mitica. E dire che qualcuno pensava non si potesse mangiare al ristorante da 100 euro con un budget inferiore…
(Luca Brivio)