Buon inizio gara da parte dei padroni di casa, che sin dal fischio d’inizio giocano su ritmi molto alti, ma col passare dei minuti la formazione danese cede. Nella ripresa il Midtjylland prova a riaprire il match, non riuscendoci.
Anche questa sera l’undici di Sarri si rende protagonista di una grande gara, fatta eccezione per qualche calo di tensione che poteva costare caro. Con questa continuità di rendimento, il Napoli potrebbe essere un pretendente serio alla vittoria finale, e non solo dell’Europa League.
Al termine dei primi quarantacinque minuti di gioco, il punteggio di Midtjylland-Napoli è di 3 a 1 in favore della formazione partenopea allenata da Maurizio Sarri. Primo tempo spettacolare con ben quattro gol, quelli del Napoli uno più bello dell’altro. Nelle fasi iniziali del match i padroni di casa impongono subito un ritmo forsennato, ma è evidente che il Midtjylland non avrebbe potuto reggere così per 90 minuti e dopo essere andato al tiro in un paio di occasioni, la formazione danese è calata alla distanza, consentendo al Napoli di rifarsi sotto. E alla prima vera azione offensiva, gli ospiti rompono il ghiaccio con Callejon (7,5), che su lancio di Koulibaly (7) firma con un pallonetto la rete dello 0-1. Il Midtjylland va alla ricerca del pareggio, ma subisce in contropiede il gol del raddoppio a opera di Gabbiadini (8). Non contento, Gabbiadini concede il bis con un bellissimo gol da fuori area: 3 a 0 Napoli, partita chiusa? Certo che no, Pusic (6,5) accorcia le distanze avvertendo i partenopei che non possono permettersi distrazioni, che quindi corrono subito ai ripari cogliendo una traversa clamorosa con Callejon.
Buon inizio in cui i padroni di casa sembrano mettere in difficoltà il Napoli, poi alla distanza l’undici di Sarri fa valere tutto il suo tasso tecnico. Firma la rete dell’1-3 che consente al Midtjylland di poter ancora sperare nella rimonta nella ripresa. Impazzisce a stare dietro ai vari Ghoulam, El Kaddouri e Koulibaly sulla fascia sinistra. Serata da incubo finora.
Il Napoli di Sarri fatica a carburare, ma quando prende coraggio non ce n’è per nessuno: tre gol e una traversa. Due gol e uno fallito, quando su traversone di El Kaddouri manca di un nulla l’appuntamento col pallone. Rischia l’autogol e poi devia il pallone di Pusic che finisce in porta, ma a parte questo comunque non sta giocando male. (Stefano Belli)
Midtjylland
Andersen 6 – Due interventi miracolosi su Callejon e Allan, senza i quali il passivo sarebbe stato ancora più pesante.
Romer 5 – Patisce le presenze di El Kaddouri, Ghoulam e Koulibaly sulle fasce, solamente nel finale si mette in mostra con una conclusione fuori area.
Kian Hansen 5,5 – In evidenza con un coast-to-coast culminato però con una conclusione debole e centrale, il resto della gara si concentra sulla fase difensiva.
Sviatchenko 5 – Tanti falli ma poca sostanza, serata da dimenticare per lui.
Novak 5,5 – Pericoloso su calcio piazzato e sui rilanci (lunghissimi) da rimessa laterale, ma anche lui non conclude nulla.
Duelund 6 – Tra i suoi è quello che si muove di più, sempre presente in fase offensiva e anche in quella difensiva, quando può, ci mette una pezza.
Mabil 6 – Prende il posto di Duelund e potrebbe riaprire la partita, ma centra la traversa.
Sparv 5,5 – Arriva qualche volta al tiro, senza però impensierire Reina.
Poulsen 5,5 – Qualche copertura buona in difesa e qualche tentativo dalla distanza, ma niente di che.
Royer 6,5 – Il migliore dei suoi, gli manca solo il gol anche se spesso ci prova a gonfiare la rete, ma Koulibaly salvando sulla linea gli dice di no. Guadagna diversi falli e fa salire i suoi.
Rasmussen 5 – Non entra mai davvero in partita, le poche volte che può far male si complica la vita col pallone.
Larsen 5,5 – Prende il posto di Rasmussen, ma si fa notare solo per una testata (involontaria) a Valdifiori.
Pusic 6,5 – Firma il gol dell’1-3 che consente al Midtjylland di rimanere in partita anche nel secondo tempo, bravo a rimediare qualche fallo e un po’ di rimesse laterali.
Onuachu 5,5 – Prende il posto di Pusic ma non lascia il segno sul match.
All.: Jess Thorup 5,5 – Non prende nessuna decisione sbagliata, oggettivamente il Napoli è stato più forte e l’allenatore non poteva proprio farci niente.
Napoli
Reina 6 – Sempre attento, non interviene mai a vuoto, ingannato da una
Deviazione sul gol dell’1-3.
Maggio 6 – Come col Legia Varsavia rischia l’autogol e perde qualche pallone di troppo, concedendo così alcune ripartenze agli avversari.
Chiriches 6,5 – Più che sufficiente in fase offensiva, si rende pericoloso soprattutto sulle palle inattive.
Koulibaly 7,5 – Partita sontuosa la sua: incontenibile sulle fasce, salva sulla linea sul tiro di Royer, unica nota stonata il brutto fallo su Mabil che poteva costargli il rosso diretto.
Ghoulam 7,5 – Assieme a Koulibaly ed El Kaddouri semina il panico sulle fasce, buona la sua gara anche in fase difensiva.
Strinic SV – Solamente 10 minuti di partita per lui, avrà altre occasioni dove mettersi in mostra.
Allan 7 – Anche stasera gioca tanti palloni e va vicino al gol, poi Sarri lo sostituisce per farlo rifiatare.
Hamsik 6,5 – Entra al posto di Allan, qualche spunto interessante per lui che arriva anche al tiro, senza bucare le mani di Andersen.
Valdifiori 7 – Uno dei giocatori più attaccati dagli avversari, a fine gara prende anche una testata. Rimedia però tanti falli e si inventa pure qualche bel cross.
David Lopez 6,5 – Nel finale accusa la stanchezza più dei suoi compagni, ma in campo dà il fritto e cerca di rendersi utile in ogni modo.
Callejon 7,5 – Apre le danze con un pallonetto bellissimo che vale l’1-0, poi coglie la traversa e va vicino al gol in almeno altre due occasioni.
Higuain 7 – Rileva Callejon e non intende sfigurare al suo cospetto, per cui si mette alla ricerca del gol trovandolo a tempo praticamente scaduto.
Gabbiadini 8 – MVP di giornata, con la doppietta (due gol d’antologia) nel primo tempo. Un’alternativa di lusso per Sarri.
El Kaddouri 7 – Mai impiegato in campionato, in Europa League dimostra di essere un elemento validissimo su cui Sarri può sempre fare affidamento.
All. Maurizio Sarri 7 – Effettua qualche cambio ma senza stravolgere la formazione titolare, poi nella ripresa non si fida e sguinzaglia Hamsik e Higuain, tenendo però Insigne a riposo.
(Stefano Belli)