Torna nuovamente allo scoperto l’attaccante italiano del Liverpool, Fabio Borini. Il giovane centravanti ex Roma ha ribadito la sua volontà di rimanere nei Reds e di giocarsi le sue chance nonostante la fortissima concorrenza capitanata da Mario Balotelli. Interpellato dal Mirror il calciatore tricolore ha spiegato: «So che è una sfida ora per me trovare spazio nel Liverpool, perché la competizione ora qui è enorme e ci sono tanti ottimi giocatori. Per me però è una motivazione, non un problema. Sono motivato e devo provare che merito un posto». Borini è stato molto vicino all’Inter durante il calciomercato estivo, ed ha sfiorato anche la casacca del QPR. Il bomber del Liverpool vuole provare a riconquistare la piazza ma in corso Vittorio Emanuele continueranno a monitorare la situazione, consci che a gennaio potrebbero necessitare di un nuovo attaccante per la seconda parte stagionale, quando i giochi si faranno seri.
Il calciomercato estivo ha visto l’Inter subissata di offerte per i suoi due gioielli più puri: da una parte Mateo Kovacic e dall’altra Mauro Icardi. Sul giovane centrocampista della nazionale croata vi erano Manchester United, Arsenal, Real Madrid e soprattutto Barcellona, mentre sull’ex Sampdoria erano in pressing il Monaco e l’Atletico Madrid. Alla fine la dirigenza di corso Vittorio Emanuele ha resistito agli assalti, sia per la volontà di trattenere i due di cui sopra, sia per la mancanza di proposte veramente soddisfacenti. In un futuro non troppo lontano, nulla sarà però da lasciare al caso e secondo quanto raccoglie Tuttosport, in caso di offerta ad hoc la dirigenza potrebbe decidere di cedere Icardi e trattenere Kovacic. Il motivo è semplice: i vertici interisti considerano l’argentino maggiormente sostituibile rispetto al compagno di squadra croata e di conseguenza, se proprio bisognerà fare un sacrificio, lo si farà per l’albiceleste.
Il calciomercato del 2015 firmato Inter sarà all’insegna del talento. Il patron Erick Thohir proseguirà la sua opera di abbattimento dei costi e nel contempo di ringiovanimento, e dopo aver fatto piazza pulita dei senatori, punterà ad innestare lo scacchiere con nuovi giovani di qualità. Al di là dei ragazzi già di proprietà e sparsi per la Primavera e l’Italia, in corso Vittorio Emanuele si monitoreranno i giovani più interessanti e nel contempo accessibili. E’ il caso ad esempio dell’ottimo Belotti del Palermo, già seguito da Milan, Roma e Juventus, ma anche del belga M’Poku dello Standard di Liegi. In Polonia c’è invece nel mirino Milik, attaccante classe 1994 della nazionale Under-21, capocannoniere delle qualificazioni all’Europeo: è di proprietà del Leverkusen ma è in prestito all’Ajax. Rimanendo in attacco, occhio a Djordjevic (della Samp ma di proprietà dello Zenit), e al talentuoso Batshuayi dell’Olympique Marsiglia. A centrocampo continua ad essere monitorato il gioiello croato Brozovic, infine la difesa, dove piace da matti Schar, svizzero del Basilea in scadenza l’anno prossimo.
Non c’è nessuna possibilità che Alvaro Pereira possa tornare all’Inter subito come ribadito da diversi media, questo è quanto sottolinea FcInterNews.it. Il laterale è in prestito al San Paolo da gennaio e vi rimarrà fino al giugno 2015. Sul calciatore c’è un diritto di riscatto fissato a sette milioni di euro che non è comunque obbligatorio. Il ragazzo potrebbe infatti tornare l’estate prossima a Milano visto che ha un contratto fino al 2016, ma al momento non ci sono possibilità di rivederlo sotto la Madonnina.
– Simone Zaza è uno degli uomini del momento anche grazie alla chiamata in Nazionale di Antonio Conte che l’ha messo in luce anche di fronte ai più scettici. Il ragazzo però sono anni che sta facendo bene, tanto da far muovere su di lui la Juventus e non solo. Perchè è interessante quanto racconta Sergio Gasparri, suo ex tecnico al Valdera, ai microfoni de Il Tirreno: “Quando era da noi vinceva le partite da solo. Dopo la fantastica stagione al Valdera lo volevano non solo la Juventus e l’Atalanta ma anche Fiorentina, Inter e Milan. Suo padre mi venne a chiedere un consiglio e gli dissi di mandarlo a Bergamo, che era l’ambiente ideale per farlo crescere con calma“.
Xherdan Shaqiri è un’idea che tornerà di moda in casa Inter. Il club nerazzurro ha tentato l’acquisto dell’esterno d’attacco della nazionale svizzera, invano, ma potrebbe ritentarci nei prossimi mesi. Come sottolineato dal collega di Sky Sport, Gianluca Di Marzio, l’ex Basilea è rimasto al Bayern Monaco per giocarsi le sue chance ma difficilmente troverà spazio nell’11 titolare allestito da Pep Guardiola. Il giocatore farebbe decisamente comodo al club di corso Vittorio Emanuele, ancora alla ricerca di un attaccante per rimpolpare il reparto avanzato. L’Inter potrebbe tentare la via del prestito semestrale con diritto/obbligo di riscatto. Sulle tracce di Shaqiri potrebbe tornare anche la Juventus, altra squadra che necessita di innesti davanti.
Fabio Borini è uno dei principali obiettivi di calciomercato dell’Inter per la finestra di gennaio. In corso Vittorio Emanuele avrebbero voluto assicurarsi un nuovo attaccante nelle scorse settimane, ma l’operazione è fallita meramente per una questione economica. Fra qualche mese l’Inter ci riproverà ma non sarà così semplice mettere le mani sul giovane italiano di casa Liverpool. L’ex Roma è infatti stato intervistato dai microfoni di Gianlucadimarzio.com, e parlando del proprio futuro ha ammesso: «Il pensiero di tornare o no non c’è. Perchè, alla fine, sono cresciuto calcisticamente e umanamente in Inghilterra. Mi sono trasferito qui a 16 anni, quindi tutta l’adolescenza e la crescita l’ho fatta qui. Che sia Italia, Inghilterra o Spagna, non mi cambia molto. Non penso di dover tornare a casa a tutti i costi, non c’è questo pensiero da parte mia». Borini ha motivato così la scelta di rimanere nel Merseyside: «Il mio desiderio è di giocare in un top club: il Liverpool lo è. Non ci sono mai stati veri problemi, so quali sono i miei obiettivi e come posso raggiungerli. Rimanere al Liverpool è uno di quelli. Sono in una grande squadra, che prova a vincere tutte le competizioni in cui è coinvolta. Ed è quello che voglio io». L’arrivo di Balotelli ha sovraffollato il reparto avanzato dei Reds, ma Borini non è spaventato dalla concorrenza: «Se sono rimasto qui è perchè penso di poter giocare qui. Non per una smania di grandezza o per tenere la poltrona, come si suol dire. Io non sono così. Se sono rimasto a Liverpool è perchè penso di poter competere. Ovvio, ci sono ottimi giocatori: ma se si vogliono vincere tutte le competizioni, non puoi farlo con giocatori scarsi. Quindi, siamo tutti sulla stessa barca e remiamo tutta nella stessa direzione. Voglio trasformare la grande concorrenza come un vantaggio per me stesso, per migliorare giorno dopo giorno».
Senad Lulic è stato uno dei calciatori più chiacchierati durante il calciomercato estivo da poco passato. L’esterno d’attacco della nazionale bosniaca sembrava destinato a lasciare per sempre la Lazio per il definitivo salto di qualità. Lo volevano diverse big fra cui la Juventus e l’Inter, ma alla fine il giocatore dell’est Europa è rimasto a Formello. Il patron biancoceleste, Claudio Lotito, si diceva disposto a cedere il ragazzo, ma a fronte di un’offerta elevata, pari ad almeno 18 milioni di euro. Una cifra che ha letteralmente spaventato sia Inter quanto Juventus, che hanno tentato invano di inserire delle contropartite tecniche nella trattativa. Alla fine Lulic è rimasto a Formello ed ora dovrebbe addirittura rinnovare il contratto in scadenza nel 2017: chi lo vorrà dovrà presentare un’offerta davvero convincente.
All’inizio del calciomercato estivo l’Inter è stata vicinissima ad assicurarsi Thomas Ince. Il figlio dell’ex nerazzurro, Paul, sbarcò a giugno a Milano per avere un colloquio con la dirigenza, e a quel punto l’affare sembrava cosa fatta. Peccato però che sul più bello il 22enne esterno britannico abbia fatto retromarcia, sposando l’Hull City a titolo gratuito. A circa tre mesi da quei giorni, è lo stesso Ince a raccontare il perché di quella scelta, per molti insensata: «Quando sono andato a San Siro – parla il calciatore inglese – non potevo crederci. Mi ha riportato con la mente a quando mio padre giocava lì, però quando ho parlato coi dirigenti ho capito che c’era qualcosa che faceva sì che questo non fosse il momento giusto». Chissà che lo sbarco all’Inter non possa essere rimandato solo di qualche anno/mese: «Adesso devo usare al meglio i 18 mesi all’Hull per dimostrare di poter competere a grandi livelli e di essere il giocatore che mi aspetto di essere – ha proseguito Ince Junior – Ho vissuto due anni fantastici a livello Under 21, ora devo spingere per approdare alla nazionale senior. Giocando nell’Hull, con tutta l’esposizione che ciò comporta, potrebbe essere il grimaldello per arrivarci. Noto che Roy Hodgson sta dando molto spazio ai giovani dell’Under 21 e a quelli della Premier, spero di poter avere anche io quell’opportunità».
Walter Mazzarri ha confermato la versione di Pietro Ausilio di un paio di giorni fa. Fredy Guarin è rimasto e sarà impiegato come giocatore offensivo, magari nel tridente o dietro a due punte. Queste le parole del tecnico al Corriere dello Sport: “Il Presidente aveva dato l’ok per l’acquisto di un altro giocatore offensivo. Però abbiamo Osvaldo, Icardi e Palacio, inoltre Guarin che vogliamo sfruttare davanti. In più ci sono Hernanes e Kovacic che possono dare qualità dietro a una punta o due. Un’altra seconda punta potevamo prenderla, ma poi saremo stati troppi col rischio di togliere spazio a Guarin, Hernanes e Kovacic“. La tesi della scelta tecnica sta prendendo quindi il sopravvento su chi invece pensa che a Milano per il colombiano non sia arrivata l’offerta giusta….
Su Maurito Icardi si è parlato molto di alcuni club disposti a fare follia per strapparlo all’Inter. Il calciatore al momento è rimasto in neroazzurro dove avrà la possibiità di crescere e giocare con continuità. Se un top club dovesse però decidere di puntare su di lui, di fronte alla potenza economica che viene da fuori sarebbe difficile trattenerlo. Ne abbiamo parlato con l’agente Fifa Pietro Chiaradia (Clicca qui per leggere l’intervista completa).