Il Napoli risponde a Juve e Roma e conquista i 3 punti contro un Palermo più che dignitoso ma palesemente inferiore agli azzurri: decide la contesa il rigore di Higuain nel primo tempo, difeso poi con un possesso palla offensivo, continuato e autorevole da Jorginho e compagni. Rischi in difesa quasi a zero, tanti i segnali positivi per Sarri, in una volata-Scudetto che è già iniziata.
Di poco sotto la sufficienza, in realtà non sfigura e cerca di fare il possibile, tenuto a distanza di sicurezza (seppur minima) dagli avversari. Lotterà fino alla fine per salvarsi, con questo atteggiamento
Preciso, cinico, tranquillo nella gestione della partita. Scansa il pericolo rosanero con intelligenza e abilità… e grazie al Pipita
Si nasconde nelle pieghe di un match che si rivela più facile del previsto, nonostante il rigore (che c’era) e pochi altri episodi complicati
Dopo un primo tempo a lungo dominato e nonostante un discreto Palermo, il Napoli è avanti al ‘Barbera’ grazie al solito Higuain, in gol per la 27a volta in questa Serie A. Partenza con il turbo per gli azzurri, scatenati in particolare con Insigne (voto 6,5): due azioni offensive nei primi due minuti di gioco per lo scugnizzo di Sarri, stoppato da Sorrentino (voto 6), che si infortuna anche al capo nella seconda occasione, sbattendo contro un compagno. Molto arretrato e costretto nella propria metà campo il Palermo di Novellino, con Vazquez e Quaison (voto 6) che partono da lontano e difficilmente arrivano in zona-Reina (voto 6,5). Il trequartista e trascinatore dei siciliani, con un tiro proprio allo scadere, ha impegnato il portiere spagnolo, bravissimo però nell’intervento plastico sulla sua destra. Il Napoli è invece passato in vantaggio alla metà della prima frazione: fallo di Andelkovic (voto 5,5) su Albiol (voto 6) in area, sugli sviluppi di calcio d’angolo; dagli 11 metri destro potente del Pipita Higuain (voto 6,5), che arriva così a meno uno da quota 30 gol stagionali. Ottima prestazione di Allan in mezzo e Ghoulam a sinistra (per entrambi siamo tra il 6,5 ed il 7). Se risposta di carattere doveva essere, almeno per questo primo tempo risposta di carattere è stata…
Non demerita, nel senso che si capisce quanto il Napoli sia superiore e nonostante questo i rosanero non sfigurano e fanno il possibile. Restando in partita Si sacrifica nella fase difensiva e risulta il più pericoloso in avanti. Top player per la sua squadra Sia lui che Chochev soffrono terribilmente i ritmi e la tecnica dei centrocampisti azzurri, uscendo dal confronto molto ridimensionati
La rabbia e la voglia di vincere della banda-Sarri vengono a galla dopo circa 15 secondi dal fischio d’inizio! Quando si dice preparare al meglio le partite… Premiamo lui ma in realtà quasi tutti i singoli del Napoli sono oltre la piena sufficienza. Il brasiliano è ovunque, sfiora anche il gol, insomma gran match Trova pane per i suoi denti, tra le offensive di Vazquez che svaria per tutto il campo e la marcatura di Pezzella quando arriva sul fondo. (Luca Brivio)
Tiene in partita i suoi soprattutto nella ripresa, con diverse parate decisive (non impossibili). Buona presenza tra i pali, di esperienza
Soffre più degli altri perchè oltre ad Insigne gli si presenta davanti in velocità anche Ghoulam. Serata di straordinari
Il migliore tra i rosanero, impegnato con costanza dagli attaccanti azzurri, risponde sempre presente
Atterra Albiol sul calcio di rigore, sacrosanto. Poi è attento e preciso per il resto della serata, ma quell’episodio pesa
Considerando l’età non si può far altro che “spingerlo” e arricchire il voto, rendendolo più che positivo. Non ha paura di uscire anche palla al piede dalla retroguardia, molto interessante
Lento e compassato quando si tratta di andare al tiro, nel primo tempo. Per il resto è impegnato più che altro in chiusura, non esattamente il suo pezzo forte
Non si vede praticamente mai, Hamsik e Allan gli fanno passare un’ora e mezza abbastanza complicata
Lui decide di uscire dall’anonimato randellando il povero Jorginho, al limite del doppio giallo. Il giudizio è lo stesso, però, rispetto a Jajalo
E’ l’unico a provarci sul serio, con un tiro angolato che impegna Reina e poi con una serie di azioni in cui si nota tutta la sua solitudine
Libera la sua velocità senza controllo, sbattendo su Ghoulam. Poteva fare decisamente meglio
Molto isolato in avanti, fa il possibile e poi lascia il campo a Djurdjevic, senza grande guadagno per i suoi
Nè più nè meno rispetto a Gilardino, prova un tiro respinto da Koulibaly e poi si rivede solo a sprazzi
L’ennesimo allenatore nella pazza stagione rosanero sembra essere entrato bene nel ruolo. Con questa applicazione il Palermo se la giocherà, fino alla fine
Importante soprattutto sotto il profilo psicologico la sua parata su Vazquez, a fine tempo. E’ l’effetto-saracinesca, che scoraggia gli avversari
Sempre brillante e presente in entrambe le fasi, anche se meno appariscente e utile di altre occasioni. In ogni caso sufficiente
Conquista il calcio di rigore che sarà decisivo e poi sigilla la sua area, lasciando pochissimo spazio alle punte del Palermo
Come al solito giganteggia, stavolta senza interventi indimenticabili. Normale amministrazione
Il migliore della retroguardia, anche perchè spesso diventa un attaccante aggiunto sganciandosi con intraprendenza
Perde un po’ di verve con il passare dei minuti ma è sempre ultra-prezioso. Primo tempo di altissimo livello
Fa viaggiare il pallone, vertice basso ormai irrinunciabile per Sarri
In dubbio per influenza, tiene comunque bene il campo fino a quando il suo tecnico non decide di richiamarlo in panchina. Qualità e quantità
Partenza impressionante, senza però trovare la zampata e la soddisfazione personale. Al servizio dei compagni oppure scegliendo la soluzione del tiro in porta, sempre protagonista
Trasforma il rigore con grinta e mette a referto il suo 27° gol in campionato, avvicinando ulteriormente i 29 centri di Cavani, super capocannoniere della Serie A
Meno bene del solito ma sempre prezioso a livello tattico, uno dei segreti del Napoli di Sarri dal punto di vista difensivo
Sfiora il gol del 2-0, stoppato da Sorrentino. Porta rinnovata velocità e pericolosità con il suo ingresso
Partecipa con la consueta presenza oscura nel cuore del centrocampo alla vittoria di squadra
La classica prova di maturità della squadra che non molla mai. Fossimo in lui saremmo molto contenti
(Luca Brivio)